skip to Main Content

Leonardo Drs

Leonardo-Finmeccanica, che cosa succede su Drs? Fatti, indiscrezioni e scenari

Davvero Leonardo-Finmeccanica sta facendo valutare la controllata Drs per una possibile dismissione? L'indiscrezione di Dagospia, la ricostruzione di Start e non solo...

Davvero Leonardo sta facendo valutare la controllata Drs per una possibile dismissione? E’ la domanda che circola tra gli addetti ai lavori dopo l’indiscrezione di ieri sera: “Profumo avrebbe chiesto a una banca d’affari quanto sarebbe valutata la Drs, l’azienda americana specializzata in produzione di tecnologie per la difesa”, ha scritto Dagospia.

C’è già un mandato del capo azienda di Leonardo, Alessandro Profumo, per valutare una cessione? O ci sono soltanto ipotesi finora su scenari che vanno da una quotazione a Wall Street a una cessione di una fetta della società? Scenari che avrebbero comunque una ricaduta finanziaria: far incamerare soldi all’ex Finmeccanica per ridurre il debito, spingere sugli investimenti e far lievitare, magari, il titolo in Borsa.

Secondo la ricostruzione di Start, non è stato alcun mandato dai vertici di Leonardo ad alcuna banca d’affari su Drs. Piuttosto, come si mormora in ambienti finanziari, sono grandi banche d’affari e società di consulenza che da tempo propongono al vertice dell’ex gruppo Finmeccanica operazioni variamente congegnate per valorizzare la controllata, compresa la cessione totale o parziale.

Ma gli effetti di un’operazione su Drs sarebbero anche geopolitici visto che – come scrive Dagospia – “si tratta di un’azienda molto ”sensibile” per gli Stati Uniti, tanto che nell’accordo di acquisto fu stipulato un proxy agreement: la controllante italiana non può mettere becco nella gestione, può solo incassare i dividendi. Manager, indirizzo e staff sarebbero rimasti al 100% americani, e lo sono tuttora”.

In realtà, il proxy non riguarda tutte le attività di Drs ma solo quelle più “sensibili”.

Drs Technologies fu acquistata nel 2008 dall’allora capo azienda Guarguaglini in base al quale Finmeccanica acquisito il 100% di Drs: “L’operazione, il cui valore è di circa 5,2 miliardi di dollari Usa (3,4 miliardi di euro) compresa l’assunzione di 1,2 miliardi di USD di indebitamento netto dopo la conversione anticipata delle obbligazioni convertibili di Drs, comporta un premio pari al 32% sulla quotazione media del titolo di DRS sul mercato NYSE negli ultimi trenta giorni”, raccontarono le cronache dell’epoca.

Quando alla testa dell’ex Finmeccanica c’era Mauro Moretti si valutò luglio 2015 una vendita di Drs ma poi la mossa fu congelata. Si optò per un piano di dismissioni che dopo la cessione di Ansaldo Energia (al Fondo Strategico della Cdp in alleanza con Shanghai Electric) e alcuni anni fa alla vendita di Ansaldo Breda e Ansaldo Sts al gruppo giapponese Hitachi.

D’altronde, con un vertice in scadenza (l’intero vertice di Leonardo scadrà con l’approvazione del bilancio 2019 nella prossima primavera), non pare ci siano i presupposti per operazioni societarie straordinarie del genere, anche per la fluidità della situazione politica.

Per questo c’è chi avanza l’ipotesi che l’indiscrezione sia frutto di preoccupazioni da parte di ambienti americani o italo-americani per modifiche che potrebbero avere impatti sulle relazioni istituzionali fra Italia e Usa.

Di seguito i dettagli sul proxy agreement di Leonardo Drs e i numeri della controllata così come emergono dall’ultima trimestrale di Leonardo.

+++

Il gruppo Leonardo Drs è gestito attraverso un Proxy Agreement, che prevede la nomina da parte di Leonardo Us Holding (controllante di Leonardo Drs) – previa consultazione con Leonardo S.p.a. – di almeno 5 Proxy Holder (di nazionalità statunitense, ivi residenti, dotati di nulla osta di sicurezza ed indipendenti rispetto aLeonardo DRS e al Gruppo Leonardo) e soggetti ad approvazione del DSS, i quali, oltre ad agire comeDirector della società – assieme a 2 Non Proxy Director che essi stessi nominano scegliendoli tra i candidati indicati da Leonardo US Holding -, esercitano anche il diritto di voto, prerogativa di Leonardo US Holding, nell’ambito di un rapporto fiduciario con quest’ultima in base al quale la loro attività viene condotta nell’interesse degli azionisti e coerentemente con le esigenze di sicurezza nazionale degli Usa. I Proxy Holder non possono essere rimossi dall’azionista salvo il caso di dolo o colpa grave nei propri comportamenti o, previo assenso del DSS, qualora la loro condotta violi il principio di preservazione del valore dell’asset Leonardo Drs e i legittimi interessi economici in capo agli azionisti. Inoltre, i Proxy Holder si impegnano a porre in essere specifiche procedure di governance al fine di assicurare all’azionista l’esercizio delle proprie prerogative, con il consenso del DSS e sempre nel rispetto dei vincoli imposti dal Proxy Agreement con riferimento ad informazioni “classificate”, e a presidiare il rispetto dell’indipendenza del management della società rispetto alla possibile influenza del socio estero. All’azionista competono direttamente, invece, le decisioni in materia di operazioni di natura straordinaria, acquisizione/dismissione di attività, assunzione di debiti, concessione di garanzie e trasferimento di diritti di proprietà intellettuale afferenti alla difesa.

++++

Andamento commerciale

Le acquisizioni di nuovi ordini presentano, rispetto ai primi nove mesi del 2018, una flessione (8,6%) dovuta agli Elicotteri che avevano beneficiato, nel 2018, dell’acquisizione dell’ordine NH90 Qatar per circa €mld. 3. Al netto di tale fenomeno, tutti i business risultano in crescita, in particolare l’Elettronica per la Difesa e Sicurezza, che ha beneficiato di importanti acquisizioni nell’Area Europa e in Leonardo DRS e, in misura inferiore, l’Aeronautica, oltre agli stessi Elicotteri.

I Ricavi presentano, rispetto ai primi nove mesi del 2018, una crescita (+10,8%) principalmente riconducibile all’Elettronica per la Difesa e Sicurezza per le maggiori attività in Leonardo DRS ed in ambito Airborne Systems e, in misura inferiore, all’Aeronautica. Il valore dei ricavi beneficia inoltre, rispetto al periodo a confronto, del positivo andamento del tasso di cambio USD/Euro.

L’EBIT pari a €mil. 648 presenta, rispetto ai primi nove mesi del 2018 (€mil. 372), un miglioramento pari a €mil. 276 (+74,2%) dovuto, oltre che al miglioramento dell’EBITA, alla riduzione degli oneri di ristrutturazione ed al completamento di gran parte degli ammortamenti legati alle attività immateriali iscritte in occasione dell’acquisizione di Leonardo DRS (Purchase Price Allocation)

Ordini.

In crescita rispetto a settembre 2018 per effetto dei maggiori ordini acquisiti sia in ambito Elettronica per la Difesa e Sicurezza Europa che in Leonardo DRS. Tra le principali acquisizioni del periodo si segnalano per Leonardo DRS l’ordine per i comandi di missione dell’Esercito statunitense per la produzione dei sistemi informatici di nuova generazione, denominati Mounted Family of Computer Systems (MFoCS) II, per la Divisione Elettronica l’ordine export per la fornitura di un sistema di combattimento navale e, nel Regno Unito, gli ordini in ambito Airborne Systems per le attività di sviluppo di sistemi avionici radar a scansione elettronica e sistemi di comunicazione. Per il business Automation, si segnalano gli ordini per il rinnovo di sistemi di smistamento bagagli rispettivamente per l’aeroporto internazionale di Ginevra e per quello di Atene.

Ricavi.

In crescita rispetto al 2018 principalmente per le maggiori attività di Leonardo DRS ed in ambito Airborne Systems, oltre che per l’effetto positivo del cambio USD/€.

Back To Top