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Leonardo Hensoldt

Leonardo (ex Finmeccanica) entrerà nella tedesca Hensoldt

Leonardo (ex Finmeccanica) interessata a rilevare da Kkr la quota nella tedesca Hensoldt. Fatti, numeri, indiscrezioni e analisi

 

CHE COSA FARA’ LEONARDO NELLA TEDESCA HENSOLDT

Leonardo in lizza per rilevare il 25% di Hensoldt, gruppo tedesco di elettronica per la difesa, da Kkr.

Il 21 aprile Hensoldt AG ha confermato i resoconti dei media secondo cui Square Lux Holding II, società indirettamente posseduta da Kkr, è in trattative per la cessione di una quota fino al 25,1% del produttore tedesco di sensori militari.

Sulla scia della notizia il titolo Leonardo è salito ieri dello 0,61% circa a 6,946 euro a Piazza Affari, in linea con il Ftse Mib.

L’investimento in Hensoldt (ex Airbus DS Electronics and Border Security, quotata da settembre 2020) varrebbe a quasi mezzo miliardo di euro.

“Per gli analisti la mossa ha un senso sia strategico sia politico per frenare le mire espansionistiche della Francia”, ha sottolineato Milano Finanza. D’altronde un mese fa, quando stava pianificando l’Ipo della controllata statunitense Drs, l’ad Alessandro Profumo aveva indicato che il gruppo punta a crescere “nelle aree core in cui ha già solidi fondamentali di business”.

Senza dimenticare che, sempre sul fronte tedesco, Leonardo potrebbe essere presto coinvolta insieme a Iveco Veicoli Difesa da Rheinmetall per il rinnovo della flotta dei cingolati corazzati dell’Esercito.

Tutti i dettagli.

CHE COSA FARA’ LEONARDO NELLA TEDESCA HENSOLDT

KKR SI SFILA DALL’EX AIRBUS DS ELECTRONICS

La società di private equity Kkr, prima azionista di Hensoldt con una quota del 43%, sta sollecitando offerte per una partecipazione del 25,1% tra i principali appaltatori europei della difesa.

Kkr, che ha rilevato l’ex divisione Elettronica per la Difesa di Airbus nel 2017 per circa 1,1 miliardi di euro, farebbe quindi un passo avanti verso l’uscita dall’investimento. Dopo la cessione al nuovo investitore, la società di private equity manterrebbe una quota del 18%.

LEONARDO TRA I GRUPPI EUROPEI CHE SI CONTENDONO HENSOLDT

Secondo quanto confermato da Hensoldt, Kkr è in trattative avanzate con alcuni gruppi europei tra cui la francese Thales e l’italiana Leonardo, la spagnola Indra e la svedese Saab.

IL VALORE DELL’INVESTIMENTO

Ai prezzi di mercato, il 25% varrebbe oltre 0,4 miliardi, che implica un rapporto ev/ebitda atteso al 2021 e 2022 di 9,8 volte e un ratio prezzo/utile di, rispettivamente, 15 e 12 volte.

I CONTI DI HENSOLDT

La società tedesca ha chiuso il 2020 con un portafoglio ordini per 3,4 miliardi di euro e ricavi per 1,2 miliardi. Ha registrato inoltre un ebitda rettificato di 219 milioni (circa il 18% dei ricavi) e un flusso di cassa ante imposte di 196 milioni di euro.

CHE COSA FARA’ LEONARDO NELLA TEDESCA HENSOLDT

IL BUISNESS

Hensoldt fornisce componenti per l’Eurofighter e per le navi della Marina tedesca. Inoltre anche la Bundeswehr utilizza la sua tecnologia radar.

GIÀ PARTNER DELL’EX FINMECCANICA

Ricordiamo che nel 2017 Leonardo ha firmato un accordo proprio con Hensoldt per offrire insieme sul mercato internazionale sistemi di identificazione (IFF – Identification Friend or Foe) Modo 5.

Poco dopo le due aziende hanno firmato un contratto con il Ministero della Difesa UK del valore di oltre 290 milioni di euro per l’aggiornamento di equipaggiamenti Iff su più di 400 piattaforme terrestri, marittime e aeree.

LA QUESTIONE DELLA “GOLDEN SHARE”

A complicare l’operazione c’è la “golden share” detenuta nella società dal governo tedesco. In passato Berlino ha espresso preoccupazione sul mantenimento di posti di lavoro e tecnologia in Germania. Le azioni conferiscono a Berlino il potere di bloccare le decisioni riguardanti la società.

L’INCOGNITA DEL GOVERNO FEDERALE

Tuttavia, come riporta Finance Magazin, Christian Cohrs, analista di Warburg Research, ritiene probabile che il governo federale darà il via libera alla vendita di un’altra quota di minoranza a un partner europeo. Dopotutto, la Germania sta già lavorando a stretto contatto con i suoi vicini europei su vari progetti di armamenti come l’Eurofighter. È prevedibile, però, che Berlino avrà voce in capitolo nella selezione e nella strutturazione della partecipazione.

IL PARERE DI EQUITA SIM

Secondo Equita Sim, che su Leonardo ha un rating buy e un target price di 8,8 euro, l’ambito in cui opera Hensoldt è di potenziale interesse per il gruppo della difesa. “Gli analisti ritengono che rilevare una quota di minoranza (di una società quotata) abbia senso dal punto di vista strategico se rappresenta un passo per arrivare ad un accordo di collaborazione o di joint venture oppure (fatto considerato meno probabile) di controllo” ha riportato MF.

E QUELLO DI BANCA AKROS

Secondo Banca Akros (rating buy, target price 9,5 euro) Hensoldt si adatterebbe bene con il business dell’elettronica per la Difesa di Leonardo per circa 7 miliardi di euro di ricavi.

QUESTIONE DI RISORSE PER L’EX FINMECCANICA

Akros ricorda che durante il processo di quotazione della controllata americana Drs (poi sospeso), Leonardo ha espresso il desiderio di crescere nel settore dell’elettronica della difesa in Europa. E ora che l’ipo non si farà quanto meno a breve, gli analisti si domandano come il gruppo italiano possa  “ottenere le risorse per acquistare una partecipazione nella società tedesca”, dal momento che l’operazione su Drs “avrebbe garantito un cash-in di 0,5/0,6 miliardi di euro”.

E quindi, se entrare in Germania avrebbe “senso strategicamente e anche politicamente la mossa sarebbe praticabile”, Akros si chiede come Leonardo possa “trovare le risorse finanziarie necessarie ora che ha rinviato l’ipo di Drs, potrebbe aver quindi bisogno di vendere attività o persino di pianificare un aumento di capitale”.

LEONARDO BEN POSIZIONATO NELLA GARA PER LA PARTECIPAZIONE IN HENDSOLDT

Infine, gli analisti ritengono che Leonardo sia ben posizionato nella gara per acquistare una partecipazione in Hendsoldt dal momento che la Germania sta cercando di rafforzare la sua industria dell’elettronica per la Difesa. E la Francia, con Thalès, il suo partner in molti nuovi sviluppi della piattaforma, è troppo forte e “ingombrante”.

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