Leonardo è ottimista sulla guidance per quest’anno, malgrado le difficoltà della divisione Aerostrutture.
Il colosso dell’aerospazio e difesa prevede quest’anno “una ripresa del percorso di crescita” e un miglioramento dei conti, nonostante i problemi della divisione Aerostrutture.
La divisione Aerostrutture, che produce componenti per aerei di linea, continuerà ad avere ordini più contenuti da parte di Boeing e del consorzio Atr. Questo significa che le perdite saranno maggiori quest’anno rispetto al 2020.
Per la Fim, “il 2021 si caratterizzerà come l’anno peggiore per i volumi produttivi con una previsione di produzione di 4,7 B787/mese rispetto ai 14 precedenti e di circa 22 ATR contro i 75 del 2019”.
“Le nuove previsioni di ripresa del mercato, legate al perdurare della situazione pandemica, vedono il 2026 come l’anno nel quale si prevede di tornare ai volumi del 2019”, sostiene la federazione dei metalmeccanici della Cisl.
Tanto che il gruppo guidato da Alessandro Profumo ha comunicato il 10 marzo ai sindacati metalmeccanici 1.000 esuberi strutturali per la divisione Aerostrutture.
Tutti i dettagli.
BREAK-EVEN NON RAGGIUNGIBILE NEL 2021
Il dg di Leonardo Lucio Valerio Cioffi ha comunicato che l’obiettivo di break-even per la divisione Aerostrutture non è raggiungibile quest’anno. Nei prossimi mesi l’azienda presenterà un piano dettagliato di ristrutturazione. “C’è un confronto con Boeing sui costi del programma 787. Un conto è produrre 14 fusoliere al mese come nel 2019, altro conto è produrne 5 come quest’anno», ha detto Cioffi, facendo notare che «i programmi di Airbus si stanno riprendendo meglio”.
L’ex Finmeccanica ha chiesto quindi a Boeing una variazione dei prezzi per coprire i costi di una produzione più bassa. “Per le fusoliere del 787 siamo l’unico fornitore. Senza di noi il 787 non esiste”, ha chiarito l’ad Profumo.
1000 ESUBERI PER LA DIVISIONE AEROSTRUTTURE DI LEONARDO
Leonardo ha annunciato quindi 1.000 esuberi per la divisione Aerostrutture. Di questi, “500 da gestire con prepensionamento per i lavoratori che matureranno i requisiti per accedere all’articolo 4 “legge Fornero” negli anni 2021-2022-2023″. Gli altri 500, invece, “saranno ricollocazioni presso stabilimenti di altre Divisioni”.
I SITI INTERESSATI
Per la Fim, “tutto questo deve avvenire a tutela di un settore importante e strategico per il Passe per garantire occupazione nei territori di Grottaglie, Foggia, Nola e Pomigliano”. Sono infatti questi (2 in Puglia e altrettanti in Campania) gli stabilimenti che formano la divisione Aerostrutture di Leonardo.
PREOCUPAZIONE PER LO STABILIMENTO LEONARDO A GROTTAGLIE
Già prima dell’annuncio degli esuberi, le Rsu Uilm hanno manifestato preoccupazione per il futuro dello stabilimento Leonardo di Grottaglie (Taranto). Qui lavorano 1300 dipendenti (diretti) che si occupano della costruzione di due sezioni (centrale e posteriore centrale) della fusoliera in fibra di carbonio del Boeing 787. Non va dimenticato che Boeing l’unico committente dello stabilimento pugliese. Le Rsu lamentano la “condizione del tutto anomala a causa del fermo impianti che ha decretato circa centosettanta giornate di fermate collettive”.
“Nonostante l’accordo del 17 dicembre — aggiungono — abbia sancito la previsione di carichi di lavoro da affiancare al B787 sul sito di Grottaglie (progetto drone EuroMale e progetto di ricerca denominato Astro), e nonostante fosse stato annunciato l’avvio dei lavori in cantiere per la realizzazione del Drone nel gennaio 2021, ad oggi non esiste alcuna novità concreta”.
Quello che “emerge e che ci preoccupa — insistono le Rsu — è la netta sensazione che la strategia industriale della Corporate di Leonardo Spa continui nei fatti a non vedere assolutamente le Aerostrutture come parte integrante del proprio core business”.
VERSO LA DIVERSIFICAZIONE CON L’EUROMALE
L’INTERROGAZIONE A GIORGETTI PER LEONARDO AEROSTRUTTURE
Ma la situazione dello stabilimento tarantino di Leonardo approda anche sul tavolo del governo Draghi.
NO PREPENSIONAMENTI A GROTTAGLIE
Lo scarto che c’è rispetto alle 14 fusoliere, si colmerebbe con i nuovi programmi annunciati da Leonardo”.