skip to Main Content

Leonardo Oto Melara

Leonardo, che cosa farà l’ex Finmeccanica sullo smart working

Leonardo rivedrà i propri modelli di lavoro ma non andrà verso uno smart working permanente. Tutti i dettagli sui piani dell'ex gruppo Finmeccanica secondo le parole di Profumo

Leonardo rivedrà i propri modelli di lavoro ma non andrà verso uno smart working permanente. A spiegarlo, in un incontro sul tema al Meeting di Rimini, l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo: “Abbiamo capito che sarà fondamentale non avere le persone permanentemente al lavoro a distanza, quindi ci attrezzeremo per avere una modalità di smart working temporaneo”, ha detto il capo azienda del gruppo attivo nell’aerospazio e nella difesa.

FRA SMART WORKING E HOME WORKING IN LEONARDO

“Significherà cambiare radicalmente tutto il nostro assetto degli uffici, abbiamo calcolato che sarà necessario circa il 30% in meno di spazi”, ha aggiunto ancora l’amministratore delegato di Leonardo, che preferisce però parlare di home working: “Prima di diventare smart bisogna cambiare i processi di lavoro”, ha concluso.

I PERICOLO DELLO SMART WORKING PER LA SICUREZZA SECONDO PROFUMO DI LEONARDO

Lo smart working “aumenta drammaticamente i rischi di sicurezza digitale, perché la superficie attaccabile aumenta in modo spaventoso”, ha detto l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, nel corso di un dibattito al Meeting di Rimini. Parlando delle implementazioni tecnologiche connesse allo smart working, e della necessita’ di modificare i processi di lavoro per permettere l’interazione a distanza, il numero uno di Leonardo torna più volte sul tema della cyber security: “Stiamo parlando di connessioni a distanza delle nostre persone, tutte queste connessioni sono potenziali aree di attacco da parte di soggetti malintenzionati’ e da questo punto di vista è decisivo ‘avere dei sistemi che consentano di essere disegnati come sicuri dal punto di vista strutturale”. Per questo, conclude Profumo, ‘ci sono tanti piccoli elementi che vanno considerati e diventano rilevanti. Il numero di attacchi in questo periodo è cresciuto moltissimo, anche grandi aziende hanno avuto degli attacchi, ma e’ ovvio che bisogna cercare di evitarli perché questo pone a rischio tutti noi”.

LEONARDO PUNTA AL DIGITALE

Leonardo sta “investendo molto sul digitale”, sia attraverso la creazione di alcuni laboratori sia, ad esempio, collaborando con l’Anci, l’associazione nazionale dei comuni italiani. A ricordarlo al Meeting è stato lo stesso Profumo. I Leonardo Labs saranno “sette laboratori che saranno focalizzati su diversi temi” dai big data ai nuovi materiali per l’aeronautica. Il gruppo sta lavorando anche con Anci “per dare servizi ai piccoli comuni, che consentano loro di avere piattaforme standard sicure dal punto di vista informatico ma anche vicine alla capacita’ dei cittadini di poterne usufruire”, ha concluso il capo azienda del gruppo ex Finmeccanica.

Back To Top