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Bolla Intelligenza Artificiale

Le previsioni degli analisti sul futuro dell’intelligenza artificiale

Bolla speculativa o fenomeno reale? L'intelligenza artificiale divide gli esperti tra ottimismo, cautela e pessimismo. Girotondo di pareri

 

L’intelligenza artificiale (IA) sarà la prossima bolla a esplodere? Le recenti turbolenze del mercato, imputate anche alle non ottime performance di titoli come Nvidia, simbolo dell’IA, stanno sollevando dubbi sull’hype che si è creato negli ultimi due anni intorno a quella che viene considerata la quarta rivoluzione industriale.

Ma cosa ne pensano gli esperti?

GLI OTTIMISTI

Gli indici azionari globali hanno registrato alti e bassi e Wall Street ha reagito sia in modo positivo che negativo ai risultati delle aziende tecnologiche. Tuttavia, la volatilità del mercato azionario ha scatenato nuovi timori di recessione e di bolla speculativa.

Ma Dan Ives, analista di Wedbush, ritiene che gli investitori non dovrebbero preoccuparsi perché gli utili delle aziende tecnologiche hanno dimostrato che il clamore dell’intelligenza artificiale è un fenomeno reale ed è destinato a durare nel prossimo futuro.

In particolare, l’analista ha espresso fiducia in Apple, Nvidia, Microsoft, Alphabet, Amazon, nelle aziende di software IA ServiceNow e Palantir e in AMD. “Questo – scrive Quartz – nonostante il crollo in borsa di Nvidia, il mancato guadagno di Amazon, la delusione delle vendite di IA di Microsoft, la riduzione della partecipazione di Warren Buffett in Apple e lo scetticismo degli investitori di Google nei confronti delle spese per l’IA”.

A convincere Ives sono state le previsioni rialziste di Apple sugli utili e quelle positive di Microsoft sulle vendite del suo software Cloud alimentato dall’intelligenza artificiale, esempi di aziende che stanno sviluppando la tecnologia fino a raggiungere una monetizzazione sostenibile.

“Roma non è stata costruita in un giorno e non lo sarà nemmeno questa rivoluzione dell’intelligenza artificiale senza precedenti […] Ci concentriamo sul premio: la costruzione dell’IA e i vincitori tecnologici di questa quarta rivoluzione industriale… e la stagione degli utili tecnologici ha solo rafforzato e convalidato questa visione rialzista dei titoli tecnologici verso la fine dell’anno e il 2025”.

I CAUTI

C’è poi chi ugualmente non vede nell’intelligenza artificiale una bolla speculativa ma è più contenuto nelle previsioni. Per Teleborsa l’IA rappresenta infatti “un’opportunità straordinaria per i mercati e per il progresso tecnologico, tuttavia, è fondamentale affrontare questa nuova frontiera con cautela e realismo”.

In merito ai recenti eventi spiega che l’evoluzione tecnologica “è sempre stata accompagnata da fasi di euforia che hanno portato a investimenti massicci, seguiti da inevitabili correzioni e, talvolta, da crolli spettacolari. […] Come in tutti i momenti caratterizzati da novità ed euforia però è lecito aspettarsi che non tutti i tentativi di cavalcare una ‘nuova onda’ abbiano successo”.

Dunque, pur non essendo molto probabilmente di fronte a una bolla pronta a esplodere, secondo Teleborsa, “un ridimensionamento del mercato in un prossimo futuro dovrebbe essere fisiologico”.

Non è poi da sottovalutare l’andamento degli ultimi mesi con il mercato delle IA che, secondo l’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano, “è cresciuto nel 52% contro il 37% previsto, con un dominio netto, pari al 90%, delle grandi aziende”.

I PESSIMISTI

Vede nero, invece, l’investitore e stratega David Roche, il quale – senza tenere conto dei risultati delle elezioni Usa a novembre – prevede che l’economia entrerà in un mercato orso nel 2025. A spingere al ribasso il mercato, ha dichiarato durante un’intervista alla Cnbc, saranno i tagli dei tassi che deluderanno, il rallentamento dell’economia e la bolla dell’intelligenza artificiale.

Roche ha infatti previsto che la Fed non ridurrà i tassi al 3,50%, come auspicato dal mercato. Inoltre, secondo lui, “gli utili [non] rispetteranno le aspettative, perché l’economia sta rallentando” (ma per giustificare un taglio dei tassi l’economia deve rallentare). Infine, per Roche il settore dell’IA sta vivendo quanto accaduto con la bolla delle dot-com, che ha raggiunto il suo apice nel 2000.

Sebbene non vi sia alcuna garanzia che la Fed possa far ripartire completamente un mercato orso, Roche ha affermato che sarà in grado di impedire che diventi “draconiano” o che “minacci e distrugga l’economia mondiale”. Naturalmente, ha aggiunto, poi ci sono gli eventi politici, che rappresentano un altro grande rischio per la crescita economica.

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