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Hugging Face

Le mani di Microsoft su Hugging Face, il numero uno del machine learning

Hugging Face è considerato il verificatore indipendente di modelli di intelligenza artificiale migliore al mondo ed è stato valutato 2 miliardi di dollari. Ecco cosa fa con Microsoft e perché è fondamentale per l’azienda di Bill Gates nella competizione sull’IA

 

La corsa di Microsoft per arrivare prima nella competizione globale dell’intelligenza artificiale (IA) sembra inarrestabile. Dopo l’investimento da 10 miliardi di dollari in OpenAI – la software house che ha realizzato ChatGpt -, l’azienda di Bill Gates ha messo gli occhi su Hugging Face, una piattaforma di apprendimento automatico (machine learning), recentemente valutata 2 miliardi di dollari e ritrovo delle menti dell’IA.

COSA FA HUGGING FACE

“Siamo in missione per democratizzare il buon apprendimento automatico, un impegno alla volta”, afferma Hugging Face. E infatti il suo obiettivo è democratizzare l’intelligenza artificiale attraverso l’open source e l’open science, dando la possibilità agli sviluppatori di discutere di qualsiasi cosa sulla piattaforma.

Perfino il suo simbolo, l’emoji che rappresenta l’abbraccio, vuole manifestare apertura e inclusività, oltre che apprezzamento, sostegno e attenzione.

Come precisa Quartz, Hugging Face è famosa per la sua vasta libreria, Transformers, che consente di creare soluzioni basate sui sottoinsiemi di intelligenza artificiale dell’elaborazione del linguaggio naturale, dell’apprendimento automatico e della visione artificiale.

I NUMERI DI HUGGING FACE

Fondata nel 2016 a New York, è oggi considerato il verificatore indipendente di modelli IA migliore al mondo, secondo Business Wire.

L’anno scorso l’azienda ha chiuso un round di finanziamento da 100 milioni di dollari che ha portato la sua valutazione a 2 miliardi di dollari. All’epoca, stando a Supervised, Hugging Face aveva un fatturato annuo compreso tra i 7 e i 10 milioni di dollari.

Oggi ospita oltre 200mila modelli open-source.

L’INTERESSE DI MICROSOFT

Microsoft, che ha fiutato il potenziale dell’azienda, si sta muovendo per assicurarsi che abbia un posto all’interno dei suoi prodotti, “anche se per ora sembrano embrionali e piccoli”, scrive Supervised.

La collaborazione più stretta risale all’anno scorso, quando a maggio Hugging Face ha rilasciato un endpoint per Azure, la piattaforma cloud di Microsoft. Ora però ha un vero e proprio ruolo nel flusso di lavoro di Azure AI e Supervised si chiede se questo modificherà le grandi ambizioni originali.

LA COLLABORAZIONE TRA MICROSOFT E HUGGING FACE

In un comunicato di marzo riportato da Quartz, Microsoft ha annunciato la partnership con Hugging Face per portare i modelli open-source sulla piattaforma Azure Machine Learning.

Al momento, stando all’articolo, Microsoft, ha già 500 membri del team sulla piattaforma e ha condiviso 246 modelli – programmi che utilizzano dati di addestramento per riconoscere modelli e prendere decisioni – che sono stati scaricati milioni di volte dagli utenti.

“È una pietra miliare nella nostra missione di accelerare le iniziative di IA e portare sul mercato soluzioni innovative in modo rapido e sicuro”, ha dichiarato John Montgomery, vicepresidente di Azure AI Platform, spiegando che la collaborazione semplificherà il processo di distribuzione e scalabilità di modelli linguistici di grandi dimensioni.

Tuttavia, Microsoft ha messo un freno all’entusiasmo avvertendo gli utenti che, per quanto i modelli Transformer di Hugging Face siano facili da provare sulla piattaforma, “possono essere difficili da implementare e scalare per gli endpoint di inferenza di livello produttivo”.

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