I risultati economici al di sotto le aspettative di Infineon Technologies, azienda tedesca di semiconduttori, hanno avuto ripercussioni negative anche su STMicroelectronics. L’azienda italo-tedesca di componenti elettronici, partecipata dal ministero dell’Economia, ha perso infatti oltre il 2 per cento alla borsa di Milano, una delle performance peggiori dell’intero indice FTSE MIB.
INFINEON DELUDE LE ASPETTATIVE DEGLI ANALISTI
Il calo di Infineon a Francoforte, oltre undici punti in meno, è dovuto alla conferma degli obiettivi per il 2023 che ha deluso gli esperti che si aspettavano piuttosto una revisione al rialzo, “in particolare sul fronte dei margini”, hanno spiegato gli analisti di Citi.
L’azienda stima vendite per 4 miliardi di euro nel quarto trimestre dell’anno, contro i 4,1 miliardi attesi dagli analisti. Il margine operativo previsto è del 25 per cento, contro il 26 per cento previsto dagli esperti.
“Nel complesso giudichiamo la guidance del quarto trimestre negativamente”, ha commentato la banca d’investimento italiana Equita.
COME VANNO L’AUTOMOTIVE E L’ELETTRONICA
Nel trimestre da poco concluso Infineon ha registrato ricavi in rialzo del 13 per cento su base annua, a 4,09 miliardi di euro (le attese erano di 4,05 miliardi) e un utile netto di 831 milioni, contro i 517 milioni dell’anno precedente. L’azienda ha parlato di una domanda robusta da parte del settore automobilistico – i veicoli elettrici e connessi contengono molti più chip di quelli tradizionali -, ma di una bassa richiesta proveniente dal comparto dell’elettronica di consumo, come smartphone e pc.
Infineon ha annunciato un investimento da 5 miliardi di euro in cinque anni per l’espansione della fabbrica in Malaysia, destinata alla produzione di microchip per auto.
L’ACCORDO MIMIT-STMICROELECTRONICS
Il 14 luglio scorso il ministero delle Imprese ha autorizzato la stipula dell’accordo “Arrowhead Tools – Arrowhead II” sullo sviluppo di progetti informatici per le smart city e l’energia. Il progetto è guidato da STMicroelectronics assieme a Eurotech, Santer Reply, il Politecnico di Torino e il Consorzio nazionale interuniversitario per la nanoelettronica.
L’accordo prevede un investimento complessivo di 18 milioni di euro; il ministero delle Imprese fornirà 5,8 milioni e le regioni Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Sicilia un totale di 380.000 euro.