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Harris

Il capo della Nasa vola per Kamala Harris

Il capo dell'agenzia spaziale americana ha espresso una chiara ammirazione per l'impatto della candidata democratica alla presidenza Kamala Harris nella strategia della Casa Bianca per lo spazio

Per la candidata repubblicana alla Casa Bianca Kamala Harris arriva l’endorsement della Nasa.

“Credo che sia un’appassionata dello spazio”, ha affermato l’amministratore della Nasa Bill Nelson a un evento sulla politica spaziale tenutosi il 30 luglio da Politico a Washington. Tale conclusione, ha affermato, si basava sia sul suo rapporto con Harris come vicepresidente sia quando hanno prestato servizio insieme al Senato nel 2017 e nel 2018.

Con Harris e Trump che si scontrano in vista delle elezioni di novembre, lo spazio è uno dei pochi ambiti in cui i due sono quasi d’accordo, sottolinea Politico.

Kamala Harris è infatti una sostenitrice attiva e attenta ai dettagli del ritorno sulla Luna nell’ambito del cosiddetto programma Artemis. Tale iniziativa, lanciata sotto Trump e da allora è continuata, con un probabile atterraggio sulla Luna dopo il 2026, entro il prossimo mandato presidenziale.

D’altronde la politica spaziale dell’amministrazione Biden guidata da Harris è risultata in gran parte una continuazione dell’eredità di Trump.

Tutti i dettagli.

L’ENDORSEMENT DEL NUMERO UNO DELLA NASA PER KAMALA HARRIS

A un evento di Politico di fine luglio, il capo dell’agenzia spaziale americana ha ricordato i suoi “lunghi colloqui” con la vicepresidente, ufficialmente candidata democratica alla presidenza per le elezioni del 2024, sullo spazio, riferendosi a Harris come “appassionata dello spazio”.

IL SOSTEGNO AL PROGRAMMA ARTEMIS

“È stata una sostenitrice della campagna Artemis per riportare gli astronauti sulla luna e su Marte, ed è stata una sostenitrice chiave dell’importanza della cooperazione spaziale con i nostri partner internazionali e dell’aumento del numero di firmatari dell’Accordo Artemis”, ha dichiarato l’amministratore della Nasa Bill Nelson a Politico.

La missione Artemis I senza equipaggio, partita il 16 novembre 2022, ha testato la navicella spaziale Orion, costruita da Lockheed Martin, senza equipaggio a bordo. L’equipaggio di quattro astronauti di Artemis 2 dovrà attendere fino al 2025 prima di poter effettuare il sorvolo previsto intorno alla Luna a bordo della capsula Orion, mentre il loro atterraggio sulla Luna come parte di Artemis 3 è stato posticipato dal 2025 al 2026.

Proprio Harris si è posizionata in prima linea nel contribuire a convincere molti altri paesi a unirsi agli accordi Artemis.

LA PRESIDENZA DEL NATIONAL SPACE COUNCIL

Inoltre, il discorso di Nelson ha messo in luce anche il ruolo di Harris nella politica spaziale come presidente del National Space Council durante l’amministrazione Biden.

Si tratta di un ruolo che comporta supervisionare la Nasa e consigliare il presidente su questioni di politica e strategia spaziale degli Stati Uniti. “Ho avuto lunghe conversazioni con lei sullo spazio” mentre ero al Senato, ha ricordato il direttore della Nasa. Come presidente del National Space Council, ha aggiunto Nelson, “ha imparato con entusiasmo”.

NUOVO CORSO PER LA POLITICA SPAZIALE AMERICANA?

È improbabile che una presidenza di Harris apporterebbe un cambiamento significativo alla politica spaziale dell’attuale amministrazione. L’attuale vice presidente è generalmente vista come una fedele alleata della Nasa.

Tuttavia, la Nasa è destinata a tagli massicci al suo bilancio del 2025. Come ricorda Spacenews, in base al Fiscal Responsibility Act del 2023 firmato da Biden e a una nuova proposta di legge sulla spesa della Camera.

IL COMMENTO DEGLI ESPERTI

“Penso che dovresti aspettarti una continuazione di molte politiche se vincesse Harris, ma devi comunque pensare a questo come a una transizione”, ha detto a SpaceNews l’ex vicepresidente dei sistemi spaziali dell’Aerospace Industries Association Mike French, “perché alla fine della giornata, è un nuovo amministratore delegato”.

COME SI POSIZIONERÀ TRUMP

Secondo Spacenews, non è chiaro anche quali cambiamenti nello spazio Donald Trump apporterebbe se tornasse alla presidenza.

La piattaforma del partito repubblicano approvata a luglio include un paragrafo sullo spazio che menziona sia l’esplorazione spaziale umana che la commercializzazione dello spazio:

“Sotto la leadership repubblicana, gli Stati Uniti creeranno una solida industria manifatturiera in orbita terrestre vicina, rimanderanno gli astronauti americani sulla Luna e poi su Marte e rafforzeranno le partnership con il settore spaziale commerciale in rapida espansione per rivoluzionare la nostra capacità di accedere, vivere e sviluppare risorse nello spazio”.

Quel che è certo è che l’importanza della corsa spaziale accumuna entrambi i candidati in corsa per la Casa Bianca.

 

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