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Huawei

Huawei, Samsung, Apple. Come cambia la classifica tra le società dei telefonini

Il produttore cinese di smartphone ha superato Apple per la prima volta dal 2010 piazzandosi al secondo posto della classifica dei produttori di telefonini dietro soltanto a Samsung e punta al primo posto del podio per l'anno prossimo

Sarà anche la prima società da un trilione di dollari di valore di mercato, ma la Mela di Cupertino è scesa al terzo nel podio di più grande produttore di smartphone del mondo. La cinese Huawei ha sorpassato Apple come secondo fornitore mondiale di smartphone nel trimestre di giugno, dichiarando di aver spedito oltre 95 milioni di smartphone a livello globale nei primi sei mesi. È seconda soltanto alla coreana Samsung e già punta a diventare la top player nel 2019.

LA RIMONTA SU APPLE

Huawei irrompe nel duopolio. Il produttore di smartphone di Shenzen ha superato Apple per la prima volta nelle spedizioni di smartphone nel secondo trimestre dell’anno, secondo i dati diffusi dalla International Data Corporation (IDC), con una quota di mercato superiore al 15%, in parte dovuta ai guadagni in Cina.

Scalzando Apple, il gruppo cinese si impone come secondo produttore di smartphone al mondo ed è preceduto solo da Samsung. Apple non usciva dalla coppia di testa da otto anni.

TUTTI I NUMERI

Samsung rimane comunque incontrastata al top, avendo venduto 71,5 milioni di telefonini per una quota di mercato del 20,9% mentre Huawei ha venduto 54,2 milioni di telefonini per una quota di mercato del 15,8 percento, seguita dai 41,3 milioni di iPhone di Apple che gli hanno dato il 12,1 percento del mercato. Sempre secondo la ricerca di IDC, la vendita di smartphone resta comunque in calo: ne sono stati venduti 342 milioni di unità nel secondo trimestre di quest’anno, in calo dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2017.

GRAZIE AI MERCATO CINESE ED EUROPEO

Il numero uno di Huawei, Richard Yu, non ha dubbi: questa crescita è tutto merito delle vendite in Europa e in Cina, sostenute da prodotti premium come la serie p20, di cui ha venduto oltre 9 milioni di unità dal suo lancio quattro mesi fa.
Il mercato cinese ha giocato un ruolo fondamentale per Huawei dal momento che è stato messo sotto accusa negli Stati Uniti, in Australia e in altri paesi per le preoccupazioni diffuse circa il favoreggiamento dello spionaggio del governo di Pechino tramite i suoi dispositivi. Accuse sempre respinte da Huawei che si è sempre dichiarata una società privata non soggetta al controllo del governo cinese e non soggetta alle leggi cinesi sulla sicurezza oltreoceano.

OBIETTIVO PRIMO POSTO ENTRO LA FINE DEL 2019

Ma la rimonta sulla mela morsicata non basta. Oggi la società cinese ha annunciato i risultati del primo semestre e le principali ambizioni. Entro la fine di quest’anno, Huawei prevede di lanciare 10.000 negozi al dettaglio in tutto il mondo e di fare test interni dei telefoni 5G per un probabile lancio nel 2019. Infine, punta al primo posto del podio come fornitore mondiale di dispositivi nell’ultimo trimestre del prossimo anno aumentando le sue previsioni per le spedizioni di smartphone per un anno intero a oltre 200 milioni di unità. “Penso che non sarà un problema restare secondi l’anno prossimo, anzi, nel quarto trimestre del 2019, è possibile che diventiamo il numero uno” ha dichiarato Yu in conferenza stampa presso il quartier generale di Huawei a Shenzhen.

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