Mentre negli Usa si dibatte sullo spazio che deve essere concesso all’Intelligenza artificiale sotto elezioni, c’è un comparto economico – che vale sui 150 miliardi – che tira un sospiro di sollievo per due vittorie conseguite sugli algoritmi: Hollywood.
Il potente sindacato Sag-Aftra, che riunisce le principali maestranze del mondo cinematografico e che lo scorso anno ha dimostrato di essere in grado di bloccare le riprese di film, serie televisive e persino l’uscita di alcuni videogame di peso che si affidano ad attori per il doppiaggio dei propri personaggi, festeggia l’approvazione al Senato californiano della legge AB 1836 che di fatto ridà potere di parola alle famiglie degli artisti deceduti tutte le volte in cui uno Studio intenda ricostruire digitalmente un attore scomparso.
SENATO IN SEDUTA DI SABATO, IN AGOSTO
Per capire il peso della questione in uno stato che vive di cinema, ma anche l’importanza del sindacato, basterebbe sottolineare che il Senato, pur di approvare il testo in tempo per il primo ciak di settembre, si è riunito di sabato e il testo è stato subito inviato per la firma al governatore Gavin Newsom. Un risultato a tratti insperato anche per il Sag-Aftra, che può festeggiare un Labor Day (negli Usa cade il 2 settembre) avendo disinnescato alcune delle minacce più insidiose sul fronte dell’Intelligenza artificiale.
IL SINDACATO DI HOLLYWOOD SEGNA 2 PUNTI SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Quattro giorni prima il medesimo Senato aveva infatti approvato un’altra norma voluta dal mondo del cinema, l’AB 2602, che inasprisce i requisiti di consenso per l’uso dell’IA per replicare artisti viventi. Adesso invece l’attenzione del Sag-Aftra sarà tutta per gli artisti che lavorano nel settore dei videogiochi, come hanno già fatto intendere.
🌟 Video game performance should remain HUMAN. We are on the front lines of the #VideoGameStrike to ensure authenticity and humanity remain at the heart of gaming. This is about preserving the soul of storytelling! #SagAftraStrong #LevelUpTheContract pic.twitter.com/I6upA9ruK7
— SAG-AFTRA (@sagaftra) September 1, 2024
SCONFITTE LE MAJOR
L’intento dell’associazione che rappresenta attori, doppiatori e musicisti non è escludere totalmente l’Intelligenza artificiale dal dorato mondo di Hollywood, quanto dare la possibilità a chi di dovere di bloccare le riproduzioni digitali senza consenso evitando il proliferare di quelle clausole che alcune delle etichette principali avevano iniziato ad apporre al momento dell’ingaggio che obbligavano gli attori a cedere i diritti della propria immagine, dovendosi far riprendere da speciali telecamere in grado di ricostruire fisici, volti e mimica facciale così da digitalizzare una loro controparte 3D da conservare poi in appositi data base.
IL MERCATO DEGLI ATTORI DECEDUTI, MA ETERNI
Tali procedure non saranno vietate a prescindere, ma dovranno essere normate rigorosamente in sede contrattuale. Il mese scorso, il Sag-Aftra ha raggiunto un accordo con la startup di intelligenza artificiale Narrativ per creare un mercato online in cui gli attori possano mettere a disposizione le loro voci per le repliche dell’intelligenza artificiale, previo consenso e compenso.
A luglio, l’azienda di Intelligenza artificiale applicata all’audio Eleven Labs ha rivelato di avere siglato accordi con chi detiene i diritti su diversi artisti leggendari, tra cui Judy Garland, James Dean, Laurence Olivier e Burt Reynolds per l’utilizzo delle loro voci nelle repliche audio create dall’AI. Resta da chiedersi se la magia di Hollywood sia più messa a rischio dal proliferare di tutta questa Intelligenza artificiale o dal mercanteggiamento degli eredi che intendono vendere a caro prezzo voci e volti delle stelle del cinema.