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Tutte le grane di X per Musk

Pioggia di cause legali su X. Il social network precedentemente noto come Twitter di proprietà di Elon Musk dovrà rispondere a oltre 2.200 richieste di arbitrato da ex dipendenti. Non solo. Calano utenti e interazioni per la piattaforma dopo il rebranding ma occhio all'entrate...

Tempi duri per X, il social network precedentemente noto come Twitter, da quando è di proprietà di Elon Musk.

Elon Musk e X affrontano più di 2.200 casi arbitrali legati ai cambiamenti radicali che seguirono l’acquisizione da lui guidata lo scorso anno della piattaforma allora conosciuta come Twitter, secondo dei documenti giudiziari depositati lunedì, come riportato per primo da Cnbc.

L’imprenditore miliardario statunitense ha acquistato la società e ha deciso fin da subito di licenziare la maggior parte della sua forza lavoro. Il 4 febbraio il nuovo proprietario Elon Musk ha avviato il primo round di licenziamenti di massa dimezzando l’organico di Twitter.

E ora l’ex Twitter deve affrontare 2.200 casi arbitrali e spese di deposito superiori a 3 milioni di dollari.

Si tratta soltanto dell’ultima grana in ordine temporale per la società di microblogging da quando è sotto il timone di Musk. Dal cambio di nome, avvenuto a fine luglio, il social network ha anche perso utenti e interazioni.

Tutti i dettagli.

OLTRE 2MILA CAUSE LEGALI PER X ED ELON MUSK

Gli ex dipendenti di Twitter hanno fatto causa al di social media di Musk affermando che la società non solo non ha pagato loro la buonuscita promessa, dopo massicci tagli di posti di lavoro e di aver ritardato i loro casi arbitrali non pagando le corrispondenti spese di deposito.

Le spese di deposito per questi casi possono ammontare ad almeno 3,5 milioni di dollari, secondo la Cnbc.

IL CALO DELL’APP DOPO IL REBRANDING

Ma non è l’unico problema che deve affrontare la società di microblogging con sede a San Francisco.

Nel suo report più recente la società di analisi Sensor Tower sostiene che dopo il rebranding il social network X ha visto calare gli utenti attivi del 4%, mentre scende la notorietà globale della piattaforma, che nella classifica degli analisti passa dalla posizione 32 alla numero 36.

Come sottolinea TechCrunch, il rebranding sembra aver creato confusione tra i consumatori sugli app store. Sebbene molti utenti esperti di tecnologia fossero consapevoli del cambio di nome, un certo numero di consumatori tradizionali che cercavano Twitter negli app store non lo erano.

LE CONSEGUENZE PER LE APP RIVALI

Nella prima settimana (23 luglio – 5 agosto) del rebranding, i download di Threads, la neo app rivale di Twitter lanciata dal gruppo Meta, sono diminuiti del 70%, lasciando l’app al 16° posto assoluto. Ma Bluesky e Mastodon hanno visto i download aumentare rispettivamente del 180% e del 15%, un’indicazione che coloro che fuggivano dalla nuova X si sono rivolti invece in gran parte a Bluesky.

Tuttavia, nelle settimane successive (8-20 agosto), Threads ha registrato un aumento dei download con una crescita di circa il 50%, risalendo anche di una posizione fino al 12° posto assoluto nella classifica di categoria. A questo punto, Threads aveva anche implementato una serie di nuove funzionalità, incluso un feed cronologico. Bluesky e Mastodon, d’altro canto, hanno visto un calo dei download dopo il rebranding di X, con installazioni in calo rispettivamente del 25% e del 40%.

L’“X-odus”, in altre parole, non si è stabilizzato su una nuova piattaforma, ha concluso TechCrunch.

A SORPRESA SALGONO I RICAVI

Quanto gira intorno all’ecosistema del progetto di Musk non è però del tutto in discesa, come evidenzia l’Ansa.  Dal 6 al 20 agosto, le entrate di X sono aumentate sostanzialmente del 25% circa, guidate principalmente dalle entrate di iOS (+24%), ha rilevato Sensor Tower.  Anche Twitter Lite, app ufficiale e “leggera” dal punto di vista del peso in memoria, conserva un andamento positivo, con un incremento di download pari a oltre il 350%, grazie prevalentemente a Stati Uniti, Indonesia e India, probabilmente per il ritardo nel cambio di nome e per la persistenza del vecchio logo con l’uccellino blu.

 

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