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Google

Che cosa sta architettando Google sui telefoni

Con Voices Access gli utenti potranno utilizzare il telefono senza dita soltanto tramite comandi vocali e con Intra saranno tutelati dagli interventi della censura governativa. Ecco le novità di Google

Basterà parlare al telefono. In tutti i sensi. Google ha annunciato di aver completato lo sviluppo di Voice Access, la funzionalità che permette di eseguire le principali attività sullo smartphone attraverso i comandi vocali.

TU DILLO A VOICES ACCESS

Le dita non sono più necessarie. Dopo due di versione beta, il colosso tecnologico di Mountain View ha reso disponibile la sua app di accesso vocale che consente di spostarti tra le schermate del cellullare e aprire le applicazioni utilizzando soltanto la voce.
Fruibile per i dispositivi Android, Voices access si colloca a un livello successivo rispetto ad altre funzionalità vocali già esistenti in quanto ti permette di “fare clic” sui pulsanti o premere i comandi nelle app attraverso i comandi vocali.
L’app rappresenta una svolta per tutte le persone che non possono utilizzare le mani e le dita. Big G ha osservato infatti che il 19,7% della popolazione negli Stati Uniti (62 milioni di persone per la precisione) ha forme di compromissione della mobilità che incidono sulle loro funzioni manuali.

IL LATO UMANO DELLE BIG TECH

Come sottolinea il sito Cnet, il colosso di Mountain View non è l’unica società tecnologica a mostrarsi attento alle necessità delle persone disabili. A settembre, eBay ha messo a punto HeadGaze, una tecnologia che utilizza la fotocamera dell’iPhone X per consentire alle persone di navigare e fare shopping sull’iPhone senza usare le dita. Sempre lo scorso mese, Microsoft ha annunciato il lancio sul mercato del suo Xbox Adaptive Controller, un pad pensato per i giocatori affetti da disabilità.

INTRA CONTRO LA CENSURA

Ma torniamo alle novità di Google. Ieri la divisione dedicata alla cyber-security Jigsaw, di proprietà della società madre Alphabet, ha rivelato Intra, una nuova app volta a contrastare le tecniche dei governi per censurare Internet.
Intra mira a prevenire gli attacchi di manipolazione DNS (Domain Name System), una delle tecniche più comuni utilizzate per manipolare la politica e diffondere malware. Come spiega Techcrunch, ogni volta che visiti un sito, l’indirizzo Web facile da ricordare viene convertito in un indirizzo IP meno memorabile, spesso su una connessione non protetta. Ciò rende facile per i governi oppressivi intercettare le richieste degli indirizzi web così da impedire il caricamento dei siti o reindirizzare gli utenti su un sito falso. Grazie a Intra invece, sarà sufficiente accedere all’app per navigare in tranquillità e accedere ai siti tramite connessione sicura.

Secondo uno studio dell’Open Observatory of Network Interference (Ooni), in Venezuela il governo è riuscito a bloccare l’accesso ai social media e ai siti di notizie proprio attraverso la manipolazione del DNS. Ma queste forme di censura non riguardano soltanto il Venezuela, i ricercatori dell’Ooni hanno riscontrato la manipolazione del DNS per censurare Internet anche in Iran, Turchia e Cina.

LA DOPPIA FACCIA DI GOOGLE

Ed è proprio in Cina che Google mostra una doppia faccia. Se Jigsaw ha lanciato Intra per contrastare la censura di stato, allo stesso tempo il colosso tecnologico di Mountain View sta sviluppando Dragonfly, un motore di ricerca su misura per il governo di Pechino.
Secondo quanto rivelato da The Intercept Dragonfly dovrebbe lavorare in maniera tale da censurare e bloccare siti e parole chiave relativi a diritti umani, democrazia e religione. Del progetto per ora non si sa molto, ma un centinaio di dipendenti starebbero protestando contro Google in dissenso con un’iniziativa simile. Come Giano bifronte, Google lancia Intra per i cittadini e Dragonfly per i governi.

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