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Google Cloud

L’acqua di Parigi ha mandato in tilt i sistemi di Google Cloud?

Google Cloud ha smesso di funzionare in parte dell'Europa occidentale a causa di una infiltrazione d'acqua nell'impianto di Parigi. Colpa della pioggia? Tutti i dettagli.

Mercoledì mattina Google Cloud, il servizio di cloud computing della società statunitense, ha smesso di funzionare nella zona europe-west9-a a causa di una “infiltrazione d’acqua”. Nello stesso giorno, la metropoli di Parigi – che si trova in quell’area, e che ospita Google Cloud – è stata interessata da una leggera pioggia. Google non ha specificato se l’inondazione del suo centro fosse legata al meteo, ma è più probabile – così scrive anche The Register, giornale sempre attento all’industria tecnologica – che fosse dovuta a un incendio.

COSA HA DETTO GOOGLE

Stando a un comunicato della società, “un’intrusione d’acqua in europe-west9-a ha portato all’arresto d’emergenza di alcuni componenti hardware in quella zona. Non c’è una data prevista per il ripristino delle operazioni in europe-west9-a, ma si prevede un’interruzione prolungata. Si consiglia ai clienti di effettuare il failover su altre zone in europe-west9-a se sono interessati dal problema”.

L’interruzione ha riguardato oltre novanta servizi di Google Cloud nell’Europa occidentale. Global Switch, che gestisce il centro dati di Parigi dove si trova Google Cloud, ha dichiarato mercoledì che “questa mattina si è verificato un incendio in una stanza di uno dei due data center del nostro campus di Parigi. I vigili del fuoco sono intervenuti e l’incendio è ora circoscritto. I sistemi antincendio dell’edificio hanno funzionato come previsto e nessuno è rimasto ferito”.

MALFUNZIONAMENTO E INCENDIO DELLE BATTERIE

Stando alla ricostruzione di The Register, l’infiltrazione d’acqua potrebbe aver avuto origine da un malfunzionamento di una pompa idraulica del sistema di raffreddamento del centro, che ha causato un accumulo di acqua e poi la perdita. Di conseguenza, la sala batterie si è allagata ed è scoppiato l’incendio.

PROBLEMI NON SOLO A PARIGI

Sempre mercoledì scorso, Google Cloud ha avuto anche un problema di bilanciamento del carico non solo nella zona europe-west9, ma anche nel resto d’Europa, nelle Americhe, in Asia e in Australia.

GLI OTTIMI RISULTATI DI GOOGLE CLOUD NEL 2023

Ma non tutte le notizie sono negative. Alphabet, la società madre di Google, ha fatto sapere recentemente che nel primo trimestre del 2023 Google Cloud ha generato ricavi per 7,4 miliardi di dollari e un utile operativo di 191 milioni di dollari, performando molto meglio rispetto allo stesso periodo del 2022.

IL CONSUMO D’ACQUA DEI CENTRI DATI GOOGLE

Google possiede dei centri dati in ventitré località nel mondo. Il loro consumo d’acqua annuo, stando a una stima della società, è pari a quello di ventinove campi da golf nel Sudovest degli Stati Uniti.

Molti data center di Google si trovano negli Stati Uniti. In media, nel 2021 una di queste strutture ha utilizzato 450.000 galloni d’acqua al giorno. Ma il consumo varia a seconda della posizione geografica: il centro dati americano con il consumo maggiore è stato quello di Council Bluffs, nell’Iowa, seguito da quello di Mayes County nell’Oklahoma.

Ben Townsend, che si occupa di infrastrutture e di risorse idriche per Google, aveva spiegato che l’azienda cerca di determinare il metodo più efficace per raffreddare ciascun impianto, e che – quando possibile – non utilizza acqua dolce ma acqua non potabile o di scarico. Secondo Townsend, il sistema di raffreddamento utilizzato da Google, che prevede circuiti d’acqua al posto dei condizionatori, riduce il consumo energetico dei centri dati del 10 per cento: in termini di emissione, considerata l’attuale composizione del mix elettrico statunitense, il risparmio è di 300mila tonnellate di CO2.

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