skip to Main Content

Polo Nazionale Della Dimensione Subacquea

Fincantieri e Leonardo scaldano i motori per il Polo nazionale della subacquea

Sarà inaugurato il prossimo 9 giugno a La Spezia il Polo nazionale della Dimensione subacquea, sotto la guida della Marina militare. Le risorse stanziate e il ruolo di Fincantieri e Leonardo, ma anche di Eni e Sparkle Pronto all’avvio il polo nazionale della dimensione subacquea. Sarà inaugurato il 9 giugno a La Spezia il polo…

Pronto all’avvio il polo nazionale della dimensione subacquea.

Sarà inaugurato il 9 giugno a La Spezia il polo della subacquea, un incubatore sotto l’egida della Marina militare italiana per riunire e far collaborare tutti i player nel mondo della subacquea: dalle piccole e medie imprese, alle micro imprese, oltre che dai grandi gruppi industriali (Leonardo e Fincantieri in primis ma anche Eni e Sparkle) oltre al mondo dell’università e della ricerca.

Nel frattempo, il 20 aprile si è tenuto il primo Industry Day domini Navale e Underwater organizzato da Aiad (Federazione aziende italiane per l’aerospazio, la difesa e la sicurezza), presso il Segretariato generale della Difesa e Direzione nazionale degli armamenti, per fare incontrare le grandi aziende), Pmi e principali attori istituzionali nel dominio underwater.

La valenza strategica del dominio “underwater“, era già stata evidenziata dai ministri per le Politiche del Mare, Nello Musumeci, e della Difesa, Guido Crosetto, nell’ambito del convegno “Civiltà del mare-Il subacqueo, nuovo ambiente dell’umanità” organizzato dalla Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine e Marina Militare, ospitato dall’Accademia Navale di Livorno lo scorso 27 marzo.

Tutti i dettagli.

LA VALENZA STRATEGICA DEL DOMINIO UNDERWATER

“Il dominio dell’underwater rappresenta un enorme potenziale di crescita e sviluppo per il nostro Paese per il prossimo decennio, interseca gli aspetti securitari ed economici, dai cavi sottomarini ai gasdotti, le risorse minerali sui fondali (le c.d. terre rare), le energie rinnovabili e il mondo unmanned fino agli aspetti più “creativi” come le progettualità di alcune strutture ricettive sottomarine nel campo civile” ha dichiarato in occasione dell’evento il sottosegretario di Stato alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago.

La strategicità del dimensione subacqua è stata messa in luce anche dal generale Luciano Portolano, Segretario Generale Difesa: «Lo spazio sottomarino è un teatro di operazioni militari sempre più rilevante, dove si svolgono attività di intelligence, sorveglianza, difesa e deterrenza», ma c’è anche l’aspetto economico, sui rischi che potrebbero essere causati da attacchi a infrastrutture, fondamentali «per garantire la sicurezza, la connettività e lo sviluppo economico», ripreso dal Sole 24 Ore.

LA SEDE DEL POLO SUBACQUEO

La provincia ligure ospiterà quindi la sede del Polo Nazionale, a San Bartolomeo presso il Centro di Supporto e Sperimentazione Navale. Il CSSN, infatti, è già in punto di riferimento sia per le attività attualmente svolte, sia per la vicinanza ad altre strutture e infrastrutture con interessi affini.

Il polo sarà inaugurato il 9 giugno, probabilmente alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

SOTTO L’EGIDA DELLA MARINA MILITARE

“La Marina Militare sarà il direttore d’orchestra”. Come aveva illustrato il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Enrico Credendino, in audizione alla commissione difesa della Camera lo scorso 23 febbraio.

“Stiamo scrivendo — aveva proseguito l’ammiraglio Credendino — il decreto ministeriale che poi il Ministro della difesa dovrà concordare con il MUR e con il MIMIT e darà avvio appunto a questo mondo. Sarà un incubatore di start up, uno spin off dell’attività. Il mondo subacqueo sarà popolato da droni, con una nave madre di superficie o subacquea, con o senza pilota e da sensori. Ci sono grandi investimenti che devono essere fatti che sono pari a quelli che si fanno per lo spazio; c’è la grande corsa allo spazio che, come ho detto, è molto meglio conosciuto del mondo subacqueo”.

UN VOLANO DI CRESCITA PER LE GRANDI INDUSTRIE E LE PMI

Infatti, come ha spiegato il sottosegretario Perego nell’evento del 20 aprile “Il polo nazionale della dimensione subacquea sarà un volano di crescita per le grandi industrie e le Pmi, nasce con l’obiettivo di realizzare a livello nazionale una visione comune e un approccio sinergico al mondo underwater, amalgamando sotto la regia della Marina militare un ecosistema in grado di raccogliere tutte le competenze che guardano al di sotto della superficie del mare, valorizzarne le potenzialità e rafforzarne la competitività per permettere di far affermare la leadership dell’Italia nella dimensione subacquea”.

I BIG COME FINCANTIERI, LEONARDO, ENI E SPARKLE

Il Polo Nazionale della subacquea raccoglierà quindi sia le tante piccole e medie imprese italiane sia i grandi gruppi industriali.

“Si andrà, quindi, da Fincantieri, Leonardo, Eni, perché anche Eni lavora sott’acqua con noi [per gli oleodotti e gasdotti], Sparkle [la società di Tim che si occupa di cavi sottomarini] al grande indotto spezzino che nascerà a San Bartolomeo dove non solo c’è il nostro centro di ricerca, ma c’è anche un centro di eccellenza della Nato che riguarda appunto il mondo subacqueo. Ma è inclusiva la situazione, noi vogliamo che tutti quelli che si occupano del mondo subacqueo siano dentro il Polo nazionale della subacquea” aveva spiegato l’ammiraglio Credendino.

“Il nascente polo della subacquea rappresenta il punto di convergenza corretto degli interessi pubblico e privati, lo strumento migliore per creare le abilità e le sinergie in questo segmento per tutti gli attori che hanno interesse”, aveva osservato Tommaso Pani, senior Vice President Italian Marketing and Strategic Campaigns di Leonardo nel corso dell’evento di Livorno.

In questo progetto Fincantieri è in prima fila come potenziale “aggregatore” del Polo come ha confermato a Il Sole 24 Ore il direttore generale della business unit Navi Militari, Dario Deste, «grazie agli investimenti in R&D e alle competenze tecnologiche e di integratore maturate con la recente costruzione di sommergibili hi-tech per la nostra Marina: i 4 battelli della classe U212A e i 2+2 U212 NFS, in corso di realizzazione, dove siamo prime contractor».

LE RISORSE MESSE A DISPOSIZIONE

Infine, le risorse per il polo della subacquea nazionale. Il governo ha stanziato con la legge di bilancio 2023 due milioni per la costituzione del Polo Nazionale della dimensione subacquea. Anche se potrebbero non essere sufficienti secondo il presidente della Federazione aziende italiane per l’aerospazio, la difesa e la sicurezza (Aiad), Giuseppe Cossiga: “Ne serviranno 20 di milioni, se non 30, ma non per un anno, per cinque o sei”.

Back To Top