skip to Main Content

Musk Ai Robot

Elon Musk teme davvero i Robot killer?

Dall'intelligenza artificiale che sarà "in grado di fare tutto" al rischio di robot killer. Tesi e ipotesi emerse dall'incontro tra primo ministro britannico, Rishi Sunak, ed Elon Musk, a margine del vertice sulla sicurezza dell'Ia svoltosi nel Regno Unito

Terminator in vista secondo Musk.

Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale porterà in futuro a “un’era dell’abbondanza” e alla fine del lavoro, se non per quello che si fa per “soddisfazione personale”, ma anche a tanti rischi, come i robot capaci di rivoltarsi contro gli uomini.

È il quadro avveniristico e un po’ da fantascienza fatto da Elon Musk, il noto imprenditore statunitense proprietario del social network X e delle aziende Tesla e SpaceX, nel corso di un faccia a faccia col premier britannico Rishi Sunak al termine del primo summit globale sull’IA svoltosi a Bletchley Park, centro di decrittazione a nord di Londra durante la Seconda guerra mondiale e oggi museo.

D’altronde proprio Musk ha co-fondato OpenAI nel 2015, ma se ne è andato diversi anni dopo a causa degli scontri sulla sicurezza dell’IA. A luglio ha lanciato la sua società di intelligenza artificiale, xAI. La nuova società ha fatto assunzioni di alto profilo nel settore, con la missione di “comprendere la vera natura dell’universo” e concentrandosi sulla costruzione di macchine con intelligenza di livello umano, nota come intelligenza generale artificiale o AGI, ricorda il Financial Times.

Il visionario magnate americano ha descritto infatti la nuova tecnologia come una sorta di “genio” della bottiglia in grado di avverare potenzialmente tutti i desideri. La situazione però potrebbe sfuggire di mano come nel caso dei “robot umanoidi” sempre più sofisticati e capaci di adattarsi all’ambiente circostante e di apprendere, al fine di svolgere compiti sempre più complessi per aiutare l’uomo.

Tutti i dettagli.

BENE REGOLARE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Alla domanda di Sunak su cosa pensasse dell’iniziativa di regolamentare l’intelligenza artificiale Musk ha ammesso che “sarà fastidioso” ma ha anche confermato di sostenere il piano perché “abbiamo imparato negli anni che avere un arbitro è un fattore positivo”, riporta ancora il Ft.

L’IPOTESI DI MUSK SULL’AI

Il patron di Tesla e SpaceX ha spiegato a Sunak di ritenere che l’AI sia “la forza più dirompente della storia”, ipotizzando che la tecnologia sarà in grado di “fare tutto” e di rendere il lavoro come lo conosciamo oggi un ricordo del passato.

“Non so se questo mette le persone a proprio agio o a disagio”, ha affermato Musk aggiungendo: “È sia positivo che negativo. Una delle sfide del futuro sarà: come trovare il significato della vita se si dispone di un genio magico che può fare tutto ciò che si vuole?”.

L’IMPORTANZA DI “SPEGNERE LE MACCHINE”

A questo punto Musk si è interrogato su “Cosa accadrebbe se un giorno ricevessero un aggiornamento software e non fossero più così amichevoli?”,  ipotizzando una rivolta delle macchine e quindi l’insorgere di robot killer.

Musk e Sunak si sono trovati d’accordo sulla possibile necessità di “spegnimenti” fisici per evitare che i robot vadano fuori controllo in modo pericoloso, facendo riferimento al franchise cinematografico “The Terminator” e ad altri film di fantascienza.

“Tutti questi film con la stessa trama fondamentalmente finiscono tutti con la persona che lo spegne”, ha detto Sunak, aggiungendo che l’importanza degli interruttori fisici di spegnimento ha fatto parte delle discussioni del summit all’inizio della giornata.

Musk ha infatti affermato di ritenere che garantire che le tecnologie legate all’intelligenza artificiale abbiano “una sorta di interruttore” sia qualcosa di cui dovremmo essere “abbastanza preoccupati”.

LA POSIZIONE (VERA O PRESUNTA) DI MR MUSK SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Non va dimenticato che proprio il numero uno di Tesla e SpaceX è stato anche uno dei firmatari di una lettera che chiedeva una pausa nello sviluppo dell’intelligenza artificiale avanzata per motivi di sicurezza.

Tuttavia, di nuovo il Financial Times ricorda che i critici hanno suggerito che la mossa fosse un tentativo di guadagnare tempo mentre corre per raggiungere OpenAI, sviluppatore del chatbot ChatGPT lanciato proprio un anno fa e diventato subito un fenomeno.

Vero è che già nel 2015 più di mille esperti di robotica e intelligenza artificiale avevano sottoscritto una lettera aperta richiedendo la messa al bando dei ‘Robot Killer’, le armi offensive autonome. Tra i firmatari figuravano il fisico Stephen Hawking, il filosofo Noam Chomsky, il cofondatore di Apple Steve Wozniak e Elon Musk appunto.

Back To Top