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Molinari

Editoria, tutti i piani di Molinari (Stampa), Gubitosi (Tim) e Conte

"L'obiettivo è portare il giornale alle persone anziane che hanno difficoltà ad acquistarlo perché ci sono sempre meno edicole", ha detto il direttore de La Stampa, Maurizio Molinari, parlando del progetto con Tim e governo

Il quotidiano torinese La Stampa prova a superare gli ostacoli dovuti alla chiusura delle edicole (a fine gennaio si era tenuta la “notte bianca” per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema) e a risollevare le vendite della carta stampata puntando sulla tecnologia, con una partnership che coinvolgerà Tim e il governo, attraverso la ministra pentastellata dell’Innovazione Paola Pisano, già assessore a Torino nella giunta Appendino.

LE RICETTE DIGITALI DI MOLINARI

A rivelarlo è lo stesso Maurizio Molinari, direttore della testata dal primo gennaio 2016, nell’ultimo numero del mensile Prima Comunicazione. Il quotidiano del Nord Ovest, si apprende, ha in cantiere un progetto con il governo e con Tim che, paradossalmente, non servirà a intercettare i lettori più giovani (che, è noto, si informano sui social) ma proverà almeno a mantenere quelli vecchi. “Vecchi” nel vero senso del termine, come spiega Molinari: “L’obiettivo è portare il giornale alle persone anziane che hanno difficoltà ad acquistarlo perché ci sono sempre meno edicole”.

L’INTERESSAMENTO DI GUBITOSI

Tim invece fornirà i device: “L’amministratore delegato, Luigi Gubitosi – ha detto il direttore de La Stampa – ha capito subito l’importanza dell’operazione e fornirà i tablet necessari, dotati di app, per consultare le testate locali e per accedere ai servizi di emergenza”. Il progetto pilota partirà dalla Stampa, sarà seguito da Guido Scorza per il ministero ma passerà anche attraverso il direttore generale di Gedi, Maurizio Scanavino. E, secondo quanto annuncia lo stesso Molinari, si aprirà presto ad altre testate.

L’IA ENTRA IN REDAZIONE

Ma nella redazione della Stampa si sta sperimentando anche il modo di sfruttare i complessi algoritmi alla base delle intelligenze artificiali. “Un primo esempio – racconta sempre Molinari – riguarda i podcast: l’AI registra la voce di Mattia Feltri mentre legge il suo ‘Buongiorno’, lo memorizza e nei giorni seguenti sarà in grado di mettere online i pdcast dei nuovi corsivi di Feltri con la sua stessa voce, senza che sia lui a leggerli”. Il secondo esempio non piacerà ai redattori, specie considerate le condizioni di salute del mercato del lavoro nel giornalismo dato che l’AI potrebbe essere sfruttata per la “pubblicazione delle notizie delle quotazioni di Borsa e dei risultati elettorali. Le Monde – spiega Molinari – nell’ultimo anno ha pubblicato 36 mila notizie di questo tipo redatte con l’AI”.

LA CRISI DELLA CARTA STAMPATA

Resta da chiedersi se simili strategie riusciranno a frenare la storica fuga dei lettori dai vecchi quotidiani di carta. Una vera emorragia che ha travolto anche le edicole, come si accennava. Secondo i dati più aggiornati, negli ultimi 15 anni, le edicole italiane si sono quasi dimezzate, passando da 42mila a 26mila. E la situazione se possibile si è persino aggravata negli ultimi dodici mesi: nel 2019, infatti, hanno abbassato le serrande non meno di quattro edicole al giorno. Chi resiste guadagna pochissimo: sei edicole su dieci dichiarano utili inferiori ai 10mila euro annui. In un anno, la stessa Stampa di Molinari è passata dalle circa 103mila copie del dicembre 2018 alle quasi 89mila del dicembre 2019 (qui tutti i dati).

 

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