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Armi Ucraina

Ecco le armi che Biden invia all’Ucraina

Gli Usa preparano un nuovo pacchetto aiuti militari da 800 milioni di dollari per Kiev. Tutte le armi inviate finora in Ucraina

 

Altre armi in arrivo dagli Stati Uniti per l’Ucraina.

Il presidente americano Joe Biden annuncerà un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina nei prossimi giorni, di importo uguale a quello appena varato: 800 milioni di dollari.

Lo riferiscono il New York Times e la Cnn citando fonti informate, senza specificare quali mezzi faranno parte del nuovo invio.

I dettagli dell’ultimo pacchetto sono ancora in discussione e potrebbero subire modifiche, ma il presidente Biden ha affermato che gli Stati Uniti intendono inviare alle forze di Kiev nuovi pezzi di artiglieria.

Dall’inizio della guerra, si aggira intorno a 2,6 miliardi di dollari il totale di aiuti militari forniti da Washington a Kiev. L’amministrazione Biden ha anche chiarito che stava inviando attrezzature sempre più pesanti e sofisticate, inclusi elicotteri, droni aerei e marini e obici a lungo raggio da 155 mm, mentre addestrava i soldati ucraini al loro uso.

Ma oltre a sostenere le richieste del presidente ucraino Zelensky, tra alcuni alleati della Nato pervade l’ansia di provocare una guerra più ampia fornendo armi pesanti a Kiev. E poi c’è la questione delle scorte.

La scorsa settimana, il Pentagono ha convocato i vertici di otto grandi appaltatori militari, come Raytheon e Lockheed Martin — le due compagnie insieme producono il sistema anticarro Javelin e Raytheon il missile Stinger — per discutere su come superare eventuali problemi di approvvigionamento, sia per ricostituire le scorte di armi americane ridotte per aiutare l’Ucraina sia per supportare la difesa di Kiev.

Tutti i dettagli.

NON SOLO I SISTEMI MISSILISTICI JAVELIN

Finora l’Occidente è concentrato sull’invio di armi in Ucraina a lungo raggio come obici, sistemi antiaerei, missili anti-nave, droni armati, camion blindati, mezzi da trasporto per il trasporto di personale e persino carri armati.

Come sottolinea la rivista Limes nell’ultimo numero “La Fine della pace”: “Washington ha rifornito gli ucraini soprattutto di sistemi missilistici anticarro portatili Fmg-148 Javelin, con la consegna iniziale di 37 lanciatori e 210 missili risalente alla primavera 2018. In poco tempo questi sistemi d’arma sono diventati l’emblema del supporto militare americano a Kiev, anche se non sono stati certo gli unici”.

In particolare, gli Usa hanno inviato all’Ucraina circa 7.000 Javelin, circa un terzo dell’inventario americano totale, sottolinea il New York Times. E probabilmente ci vorranno tre o quattro anni per sostituirlo, sostiene Mark F. Cancian del Center for Strategic and International Studies (Csis) think tank di Washington.

OBICI DA 155 MM

Inoltre, gli Stati Uniti hanno anche accettato di fornire alcuni obici da 155 millimetri, insieme a 40.000 proiettili corrispondenti, mentre tentano di acquistare munizioni standard sovietiche da paesi che le utilizzano, comprese nazioni al di fuori dell’Europa, come l’Afghanistan e persino l’India, un acquirente di lunga data di armi russe.

FUCILI BARRET

Secondo Limes, “La superpotenza ha ceduto fucili di precisione Barret per il tiro dei cecchini, con il contratto di acquisto siglato già nel dicembre 2014 relativo a tre diverse versioni: la M107a1 e la M82 che impiegano cartucce 12,7×99 mm Nato e la Mrad che utilizza cartucce 338 Lapua Magnum”.

I DRONI SWITCHBLADE

Washington ha inviato a Kiev anche centinaia di droni Switchblade.

Soprannominati ‘droni kamikaze’, gli Switchblade possono colpire a lungo raggio. Un operatore da terra lancia il drone da un tubo. Una volta lanciato, Switchblade dispiega le ali per andare verso il suo obiettivo grazie a un sistema di pilotaggio che gli consente di seguirlo se si muove.

Ma per utilizzare questi droni, gli ucraini hanno bisogno di addestramento. Circa una dozzina di soldati ucraini si stavano già addestrando negli Stati Uniti e il Pentagono ha insegnato loro a usare i moderni droni armati, come i circa 700 droni Switchblade che Washington sta fornendo, rivela il NyT.

I VEICOLI HUMVEE

Dunque “Gli Stati Uniti hanno fornito alle Forze armate di Kiev anche 130 veicoli Humvee (di cui 30 corazzati) e 43 Toyota Land Cruiser, oltre ad almeno 36 radar controfuoco An/Tpq-36m An/Tpq-48 e An/Tpq-49, lanciagranate Psrl-1, stazioni radio, dispositivi per la visione nottura, giubbotti antiproiettile e altro equipaggiamento militare” riporta Limes.

SUPPORTO IN CAMPO NAVALE

Inoltre, sottolinea sempre Limes, “Il supporto americano riguarda anche il campo marittimo: a fine 2021 sono arrivati a Odessa due pattugliatori dismessi dalle forze navali Usa”.

E LE ARMI PESANTI?

Infine, che ne è dell’invio di armi “pesanti” a Kiev?

Di recente Robert Habeck, ministro nel nuovo governo tedesco, ha affermato che la fornitura di carri armati sarebbe un’escalation e dovrebbe essere una questione di consenso all’interno della Nato e dell’Unione Europea. “Le armi pesanti sono sinonimo di carri armati e tutti i paesi della Nato hanno finora escluso che questo non diventasse loro stessi obiettivi”, ha affermato.

Tuttavia, la Repubblica Ceca ha già inviato carri armati T-72 e veicoli corazzati cingolati mentre gli Stati Uniti inviano elicotteri e obici. Ma anche la Casa Bianca si è trattenuta finora nel fornire alcune armi che potrebbero colpire le forze russe oltre il confine, come l’artiglieria missilistica, gli aerei da attacco al suolo e i droni a medio raggio.

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