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Vinted

Ecco come Vinted cede (non del tutto) alle regole Ue

Vinted, il sito di abbigliamento di seconda mano, si adegua alla legge Ue in materia di tutela dei consumatori aumentando la trasparenza sulle informazioni relative ai prezzi. Tutti i dettagli

La piattaforma online per la vendita di abiti di seconda mano Vinted aumenta la trasparenza sui prezzi, dopo le sollecitazioni della Commissione europea.

A seguito di un dialogo con l’esecutivo di Bruxelles e le autorità nazionali di tutela dei consumatori Vinted ha accettato di migliorare le sue informazioni sui prezzi per allineare le sue pratiche con la normativa dell’Ue sulla tutela dei consumatori. Lo ha reso noto ieri un comunicato stampa della Commissione.

Il sito, lanciato nel 2008, è diventato un peso massimo nel settore dell’abbigliamento con circa 65 milioni di utenti. Secondo Cross-Border Commerce Europe, una società di consulenza specializzata nel commercio transfrontaliero, Vinted è il terzo rivenditore online di moda in Europa, dopo il tedesco Zalando e il cinese Shein.

Fondato da due amici, Justas Janauskas e Milda Mitkute, a Vilnius, in Lituania, per vendere online i vestiti di cui questi ultimi volevano disfarsi, il sito è cresciuto timidamente nei primi tempi. Nel 2019 la start-up è diventata il primo unicorno della Lituania, quando ha raccolto 128 milioni di euro da Lightspeed Venture Partners, Sprints Capital, Insight Venture Partners e Burda, valutandola oltre 1 miliardo di euro.

Tuttavia, al momento la società per la vendita e l’acquisto di abbigliamento di seconda mano non ha acconsentito alla richiesta di informare i consumatori del fatto che i prezzi visualizzati non includono le spese di consegna.

Tutti i dettagli.

IL PRESSING DI COMMISSIONE UE E AUTORITÀ PER LA TUTELA DEI CONSUMATORI

Nel dicembre 2021 la rete di cooperazione per la tutela dei consumatori, coordinata dalla Commissione europea e guidata dall’autorità nazionale lituana per la tutela dei diritti dei consumatori, ha avviato un dialogo con Vinted che, dopo molteplici scambi, ha apportato varie modifiche alle versioni del sito web e dell’applicazione per i consumatori dell’UE/SEE.

La Commissione e le autorità nazionali avevano ricevuto infatti numerosi reclami contro Vinted, in particolare riguardo all’aggiunta automatica di una commissione all’acquisto al momento del pagamento senza che i consumatori ne fossero informati in anticipo.

LA POSIZIONE DI BRUXELLES

“La vendita di beni di seconda mano tra consumatori diventa sempre più popolare e sia il venditore che l’acquirente devono capire come funzionano i mercati online e quali sono i loro diritti quando le cose non vanno come previsto”, ha commentato la vicepresidente della Commissione europea per i Valori e la Trasparenza, Věra Jourová.

LE MODIFICHE APPORTATE DA VINTED

A seguito di un dialogo con la Commissione europea e le autorità nazionali per la tutela dei consumatori degli Stati membri, Vinted ha migliorato le informazioni sui prezzi per allineare maggiormente le sue pratiche al diritto dell’Ue.

Quindi la piattaforma ha modificato il sito web e l’applicazione mobile per fornire ai consumatori maggiori informazioni sul prezzo totale degli articoli in vendita e su come chiedere un rimborso se il bene acquistato non arriva o è contraffatto. I consumatori sono ora informati preventivamente del prezzo totale degli articoli in vendita su Vinted, compresa la cosiddetta “commissione per la protezione acquisti”, aggiunta automaticamente al momento dell’acquisto, ed è stata eliminata la pubblicità ingannevole che dava l’impressione che gli acquisti su Vinted fossero senza commissioni.

I NODI DA SCIOGLIERE

Tuttavia, la Commissione non è completamente soddisfatta: Vinted non ha acconsentito alla richiesta di mostrare chiaramente che i prezzi esposti non includono le spese di spedizione o di dichiarare, ove possibile, le spese di spedizione minime all’inizio della procedura di acquisto.

I PROSSIMI STEP

Le associazioni dei consumatori hanno quindi esortato Vinted ad affrontare questo problema. Le autorità nazionali per la tutela dei consumatori potrebbero decidere di adottare misure per garantire la conformità, comprese sanzioni, conclude la nota di Bruxelles ricordando che “In alcuni Stati membri siano in corso procedimenti legali contro Vinted”.

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