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Ecco come Meta tasformerà WhatsApp per il Dma

WhatsApp sta pianificando di aggiungere una nuova funzionalità che consentirà la messaggistica multipiattaforma. Con il nuovo aggiornamento l'app del gruppo Meta sarebbe in linea con il Digital Markets Act

Meta, il colosso social di proprietà di Mark Zuckerberg, pronto a rivoluzionare WhatsApp per conformarsi alle regole Ue.

WhatsApp potrebbe presto consentire la messaggistica multipiattaforma così da permettere agli utenti di chattare con qualcuno che utilizza una piattaforma diversa.

È quanto emerge da un aggiornamento beta di WhatsApp per Android (versione 2.23.19.8) uscito ieri che contiene una nuova schermata chiamata Chat di terze parti, come riporta WABetaInfo, ripreso da The Verge. Per ora, secondo WABetaInfo, lo schermo non è né funzionale né accessibile agli utenti. Tuttavia, la sua presenza potrebbe segnalare che WhatsApp sta preparando tale funzionalità per conformarsi al Digital Markets Act (Dma) dell’Unione Europea.

Il Digital Markets Act è la nuova normativa europea che punta a promuovere una maggiore concorrenza nel settore tecnologico in Europa. La scorsa settimana la Commissione europea ha designato, per la prima volta, come “gatekeeper”, le aziende informatiche, Alphabet, Amazon, Apple, ByteDance (TikTok), Meta e Microsoft, ai sensi della Legge sui mercati digitali (Dma). Un principio fondamentale del Dma è che ai gatekeeper è vietato favorire i propri servizi e devono consentire l’interoperabilità con terze parti.

Tutti i dettagli.

A COSA STA LAVORANDO WHATSAPP

Il nome della schermata dell’aggiornamento Beta “Chat di terze parti” fa presupporre il primo passo per aprire l’app di messaggi crittografati di Meta alla compatibilità multipiattaforma. Ciò significa che Meta dovrà far funzionare WhatsApp con altre app di messaggistica di terze parti come Signal e Telegram a partire da marzo 2024, sottolinea Engadget. Ciò consentirà agli utenti di tali app di contattare persone su WhatsApp, anche se non dispongono di un account WhatsApp. Non ci sono ancora notizie sul tipo di funzionalità che saranno disponibili con la messaggistica incrociata, anche se la crittografia end-to-end verrà presumibilmente preservata, secondo WaBetaInfo.

IN RISPOSTA AL DMA

Questo aggiornamento beta arriva pochi giorni dopo che la Commissione europea ha confermato che Meta, proprietario di WhatsApp, rientra nella definizione di “gatekeeper” ai sensi del Digital Markets Act (Dma), che richiede che software di comunicazione come WhatsApp interagiscano con app di messaggistica di terze parti entro marzo 2024.

Secondo la normativa, saranno considerate gatekeeper le piattaforme digitali che hanno un fatturato annuo superiore a 7,5 miliardi di euro, un valore di mercato superiore a 75 miliardi di euro e 45 milioni di utenti mensili attivi nell’Ue. Secondo le disposizione del Dma, alle piattaforme non sarà consentito dare priorità ai propri servizi rispetto a quelli dei concorrenti. Inoltre, sarà loro vietato unire dati personali provenienti da servizi diversi o utilizzare dati raccolti da commercianti terzi per intraprendere pratiche competitive nei loro confronti. Non solo, le aziende saranno obbligate a consentire ai propri clienti di scaricare app da piattaforme rivali.

Allo stesso tempo, l’esecutivo Ue ha avviato quattro indagini di mercato per valutare ulteriormente le osservazioni di Microsoft e Apple, che sostengono che alcuni dei loro servizi di piattaforma principale non si qualificano come “gateway”. Per Microsoft, si parla dei servizi Bing, Edge e Microsoft Advertising, mentre per Apple di iMessage.

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