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Stazione Spaziale Cina

La Cina farà concorrenza a Starlink di SpaceX, ecco come

Nel tentativo di superare Starlink di Elon Musk, i ricercatori in Cina stanno pianificando di lanciare la propria flotta di 13mila satelliti portare la banda ultralarga in tutto il mondo

La Cina prepara la risposta cinese a Starlink, il servizio di connessione a Internet satellitare di SpaceX, la società aerospaziale di Elon Musk.

I ricercatori di Pechino stanno pianificando di lanciare la propria flotta di satelliti. Secondo il South China Morning Post, la costellazione ha il nome in codice “GW”, che probabilmente si riferisce a “Guowang”, citando il professor Xu Can della People’s Liberation Army’s Space Engineering University di Pechino. Il China Satellite Network Group, compagnia creata appositamente per il progetto, assumerà la proprietà della costellazione, come Xu e colleghi spiegano in un articolo pubblicato il 15 febbraio sulla rivista Command and Control Simulation.

La megacostellazione non ha una data di lancio stabilita, ma dovrebbe essere composta da 12.992 satelliti con l’obiettivo di superare il numero di satelliti lanciati in orbita dalla statunitense SpaceX entro il 2027.

Dunque China Satellite Network Group, Starlink e OneWeb e presto anche Amazon con Project Kuiper si contenderanno il dominio dell’orbita terrestre bassa.

Tutti i dettagli.

LA CINA A LAVORO SULLA PROPRIA COSTELLAZIONE

Gli sforzi della Cina per far decollare Guowang sono sul tavolo ormai da alcuni anni. Come sottolinea SpaceNews, la Cina ha presentato la richiesta per lanciare 13.000 satelliti all’Unione internazionale delle telecomunicazioni a Ginevra nel 2020. Nel 2021, Pechino ha istituito il China Satellite Network Group, citando Internet satellitare come una parte cruciale dell’infrastruttura cinese. Questo mese, China Satellite Network Group ha firmato un accordo con Shanghai, anche se i dettagli delle specifiche dell’accordo non sono chiari.

Non esiste una data fissa per il lancio o il completamento della costellazione cinese, ma Xu afferma che l’obiettivo è che la rete GW venga implementata prima che la costellazione di Starlink sia completata. Un rapido dispiegamento della costellazione cinese potrebbe impedire a SpaceX di “impadronirsi” dell’orbita terrestre, evidenza SCMP.

I PROGRAMMI SPAZIALI DI PECHINO

Nel frattempo il programma spaziale del Dragone sta ottenendo successo con missioni sempre più complesse come la costruzione della sua stazione spaziale, le missioni su Marte e i viaggi sulla Luna. Tuttavia la Cina attualmente non può eguagliare il programma di lancio di SpaceX. Solo nel febbraio 2023 sono decollate sette missioni per l’azienda americana, quattro delle quali dedicate al lancio dei satelliti Starlink.

A CHE PUNTO È STARLINK

Ad oggi SpaceX ha in orbita più di 3.600 satelliti Starlink, che coprono 25 paesi e oltre 145.000 utenti in tutto il mondo. Questi satelliti garantiscono l’accesso a internet a livello globale indipendentemente dalle connessioni terrestri. La rete satellitare Internet ha collegato alcune delle parti più remote del globo ed è ufficialmente disponibile in tutti e sette i continenti.

I TIMORI DI PECHINO RIGUARDO I SATELLITI STARLINK DI MUSK

Infine, i ricercatori cinesi temono anche che SpaceX possa scegliere di armare la sua costellazione di satelliti, sottolinea Gizmodo. Quindi, oltre a fornire servizi Internet, la flotta satellitare proposta cinesi potrebbe spiare il suo rivale e persino disabilitare i singoli satelliti Starlink.

“I satelliti Starlink possono utilizzare la loro manovrabilità orbitale per colpire e distruggere attivamente obiettivi vicini nello spazio”, hanno affermato i ricercatori, secondo SCMP. Xu ha aggiunto che lo sforzo cinese “garantirà che il nostro Paese abbia un posto in orbita bassa e impedirà alla costellazione Starlink di anticipare eccessivamente le risorse in orbita bassa”.

 

 

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