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Ecco come il Pentagono interviene su Starlink in Ucraina

Secondo un alto funzionario del Dipartimento della Difesa, il Pentagono sta lavorando con la società aerospaziale privata SpaceX e il governo ucraino per impedire alle forze russe di utilizzare i terminali di comunicazione satellitare della compagnia di Elon Musk nella guerra in corso

Il Pentagono collabora con l’Ucraina e SpaceX per impedire lo sfruttamento russo di Starlink.

È quanto ha dichiarato il vicesegretario alla Difesa americano per la politica spaziale John Plumb. “Starlink è un prodotto commerciale. È disponibile sul mercato commerciale. Naturalmente, aziende, paesi di tutto il mondo – certamente la Russia non ha problemi a cercare di acquistare cose attraverso il mercato nero”, ha dichiarato Plumb ai giornalisti alla conferenza Space Symposium a Colorado Springs del 10 aprile, riporta Breaking Defense.

Il riferimento è ai recenti rapporti che rivelano come le forze russe abbiano catturato o acquisito con successo i terminali Starlink di SpaceX.

Ad oggi SpaceX ha in orbita più di 5500 satelliti Starlink,che riescono a portare praticamente ovunque la la banda ultra-larga a bassissima latenza. Questi satelliti garantiscono l’accesso a internet a livello globale indipendentemente dalle connessioni terrestri. Per collegarsi, le persone necessitano di un terminale specifico di Starlink, una sorta di router che riceva i dati inviati dai satelliti, differenti dai segnali tradizionali delle stazioni di terra.

Un’indagine di Bloomberg News ha identificato ampi esempi di kit Starlink scambiati e attivati ​​illegalmente. Il modo in cui sono contrabbandati e l’assoluta disponibilità di Starlink sul mercato nero suggeriscono che il suo uso improprio è un problema sistemico globale, sollevando interrogativi sul controllo da parte della società di un sistema con chiare dimensioni di sicurezza nazionale.

L’USO DEL SISTEMA DI CONNETTIVITÀ DI SPACEX IN UCRAINA

Finora i terminali per l’Internet satellitare Starlink donati da SpaceX all’Ucraina all’inizio del conflitto con la Russia hanno aiutato le forze armate di Kiev a mantenere le comunicazioni e il coordinamento sul campo di battaglia. Anche se nell’ottobre 2022 Musk ha iniziato a limitare le operazioni di Starlink nelle aree dell’Ucraina occupate dalle forze russe, inclusa la Crimea.

A metà febbraio l’intelligence ucraina ha sostenuto che le truppe russe stanno utilizzando Starlink. Nel frattempo SpaceX, proprietaria di Starlink, ha negato le notizie di aver venduto apparecchiature al governo o all’esercito russo. In un post su X, anche Musk ha dichiarato infatti: “Per quanto ne sappiamo, nessuno Starlink è stato venduto direttamente o indirettamente alla Russia… Numerose notizie false affermano che SpaceX sta vendendo terminali Starlink alla Russia. Questo è categoricamente falso”.

Tuttavia, né Musk né Starlink hanno delineato alcuno sforzo proattivo per impedire alle forze russe di ottenere terminali o connettersi a Starlink, come osservato dal Guardian.

LA POSIZIONE DEL PENTAGONO SU STARLINK

“… Non so se la parola giusta sia illegale”, ha affermato Plumb riguardo allo sfruttamento dei terminali SpaceX da parte della Russia, “ma certamente senza licenze e certamente non per volere del paese che stanno invadendo, per l’amor del cielo”.

“Solo l’idea che questo sia più disponibile e che le persone possano trovarlo e provare a sfruttarlo, è qualcosa che dobbiamo solo approfondire e comprendere”, ha aggiunto il rappresentante del Pentagono riferendosi a servizi commerciali come quelli forniti da SpaceX. “E non commettere errori, il motivo per cui questa cosa [Starlink] è così efficace.”

Alla domanda se il Dipartimento della Difesa avesse incaricato SpaceX di creare un elenco di terminali approvati da utilizzare nell’Ucraina occupata – un desiderio evidente di Kiev – Plumb ha detto di non credere che il Dipartimento della Difesa ne abbia l’autorità, riporta Breaking Defense.

“Prima di tutto, non penso che il Dipartimento della Difesa sia nella posizione di costringerli a fare queste cose”, ha spiegato Plumb. “Sono consapevole delle preoccupazioni dell’Ucraina e sto lavorando sia con l’Ucraina che con Starlink”.

Alla domanda se SpaceX abbia adottato le misure necessarie per prevenire lo sfruttamento di Starlink, Plumb ha sottolineato il rapporto del Dipartimento della Difesa con l’azienda. “Penso che siano un ottimo partner”, ha detto.

IL DILEMMA DEL PENTAGONO

Come ricorda Bloomberg, i funzionari militari statunitensi hanno elogiato il ruolo che i terminali portatili Starlink hanno svolto in Ucraina dopo l’invasione russa nel mantenere collegata la popolazione civile e nel fornire comunicazioni cruciali per l’esercito del paese.

Secondo Breaking Defense, la questione Starlink evidenzia un difficile dilemma per attori come il Pentagono, che dipendono fortemente dalle tecnologie commerciali che hanno fatto un balzo in avanti rispetto alle capacità del governo nella fornitura di servizi spaziali. Ciò è particolarmente vero per SpaceX, leader nel lancio nello spazio tramite razzi come il Falcon 9 dell’azienda e servizi di comunicazione satellitare tramite Starlink.

E proprio SpaceX sta rafforzando i suoi legami con le agenzie militari e di intelligence statunitensi, aggiudicandosi almeno un importante contratto riservato ed espandendo un programma satellitare aziendale segreto chiamato Starshield per i clienti della sicurezza nazionale.

La società guidata da Elon Musk ha stipulato un contratto riservato da 1,8 miliardi di dollari con il governo degli Stati Uniti nel 2021, riferiva lo scorso febbraio il Wall Street Journal. 

Secondo un rapporto di Reuters di fine marzo, l’unità Starshield di SpaceX sta sviluppando la rete satellitare nell’ambito di un contratto classificato da 1,8 miliardi di dollari con il National Reconnaissance Office (NRO), l’agenzia Usa che gestisce la flotta di satelliti spia. Negli ultimi tempi il legame dell’azienda del miliardario americano con gli apparati militari si è rafforzato, e ciò gli ha anche attirato critiche.

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