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Computer Quantistico Tecnopolo

Dopo Leonardo e Lisa, in arrivo il primo computer quantistico al Tecnopolo di Bologna

Non solo il supercomputer Leonardo è a pieno regime, entro giugno previsto l’upgrade col sistema Lisa e a fine anno arriverà il computer quantistico. Tutti i progetti al Tecnopolo di Bologna

Questo è l’anno del primo computer quantistico d’Italia.

Era novembre 2022 quando fu inaugurato Leonardo, il supercomputer da 240 milioni di euro, oggi sesta macchina al mondo per potenza di calcolo, ma seconda per applicazioni di intelligenza artificiale (la prima in Europa) installato nel data center di Cineca al Tecnopolo di Bologna.

Oggi il supercomputer Leonardo “è a pieno utilizzo”  e ha raggiunto “il livello di saturazione”, con progetti di ricerca “in coda” in attesa di essere sviluppati. In poche parole, “abbiamo già più domanda che offerta” hanno spiegato di recente il presidente e la direttrice generale del Cineca, Francesco Ubertini e Alessandra Poggiani, intervistati dall’agenzia Dire.

Ma non finisce qui.  “Ad oggi la road map prevede l’upgrade di Leonardo, col sistema Lisa, entro giugno, e a fine anno arriverà il computer quantistico e nel 2028 andrà in pensione Leonardo, sostituito dal nuovo supercomputer” hanno spiegato i vertici di Cineca.

E il computer quantistico rappresenterà una vera e proprio rivoluzione sfruttando le leggi della meccanica quantistica per fornire un miglioramento esponenziale delle prestazioni delle applicazioni di analisi dei dati. Il quantum computing infatti usa particelle elementari, dette qubit, al posti dei bit dei computer tradizionali. Nei computer tradizionali ogni calcolo è effettuato grazie ai bit che possono esprimere le due condizioni di zero e uno. Nel computer quantico invece il fotone può esprimere una moltitudine gigantesca di condizioni anche contrastanti secondo le conoscenze della fisica classica ma proprie della fisica quantistica.

“Il computer quantistico può essere paragonato a un telescopio, che permette di osservare più lontano dei nostri occhi, o a un aereo, che vola più alto e più velocemente di una macchina. È la cosiddetta supremazia quantistica” spiegava poco tempo fa il Corriere.

Tutti i dettagli.

COSA FA IL SUPERCOMPUTER LEONARDO

Quindi al momento Leonardo  – il supercomputer realizzato dalla società francese Atos si compone di più di cinquemila server che lavorano in parallelo e una capacità di calcolo di 250 petaflops. In informatica, “flops” è un’unità di misura che esprime il numero di operazioni in virgola mobile che una macchina è capace di svolgere al secondo, mentre “peta” ne indica la grandezza, che è dell’ordine dei milioni di miliardi.

In grado di eseguire un totale di 250 milioni di miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo – 10 volte di più del precedente sistema Cineca – con una capacità di archiviazione di oltre 100 petabyte, Leonardo serve a sviluppare nuove applicazioni in aree come intelligenza artificiale e medicina personalizzata, fonti di energia rinnovabile, progettazione di farmaci e materiali, bioingegneria, previsioni meteorologiche e lotta al cambiamento climatico.

GESTITO DAL CINECA, FRUTTO DELL’INVESTIMENTO UE E MIUR

Gestito dal Cineca, Leonardo è frutto di un investimento congiunto da 240 milioni di euro: 120 milioni stanziati dalla Commissione Europea e 120 milioni finanziati dall’Italia attraverso il Ministero dell’università e della ricerca a fronte di un accordo fra Miur, Cineca, Infn e Sissa e in sinergia con Regione Emilia-Romagna, la data valley italiana, dove già oggi è concentrato il 70% della potenza di calcolo nazionale.

BASATO NEL TECNOPOLO DI BOLOGNA

Leonardo è basato infatti nel capoluogo emiliano anche grazie agli investimenti della Regione Emilia-Romagna sul Tecnopolo, cittadella della scienza dove si trovano già il Data Center del Centro Meteo Europeo, l’Agenzia Italia Meteo e dove troveranno sede l’iFab-Fondazione internazionale Big Data e intelligenza artificiale per lo sviluppo umano, centri di ricerca come Infn, Cineca e Cnr con l’arrivo previsto a Bologna di circa 1.500 ricercatori da tutto il mondo.

ENTRO GIUGNO L’UPGRADE DI LEONARDO CON LISA

Entro giugno, comunque, arriverà un supporto per dare man forte a Leonardo: un upgrade, chiamato Lisa (in onore di Monna Lisa). La Commissione europea e il Governo italiano, infatti, hanno deciso “un ulteriore finanziamento per un aggiornamento che permetterà a Leonardo di arrivare alla fine del suo ciclo di vita nel 2027 sempre nella top ten dei supercalcolatori al mondo“, ha spiegato a Dire la direttrice Poggiani.

IN ARRIVO AL TECNOPOLO IL PRIMO COMPUTER QUANTISTICO

Nel frattempo, al Tecnopolo di Bologna il Cineca è pronto ad aprire anche la nuova frontiera del supercalcolo: quella dei computer quantistici.

Nella seconda metà dell’anno il sito si prepara infatti a installare un computer quantistico.

“L’Europa ha deciso di potenziare la sua infrastruttura con sei computer quantistici e uno di questi sarà al Tecnopolo. Parliamo di una tecnologia emergente” ha spiegato lo scorso dicembre sempre il presidente di Cineca Ubertini al Resto del Carlino. “Leonardo fa 250 milioni di miliardi di operazioni al secondo. Per capirci: un’ora di lavoro di Leonardo equivale a 920 anni di lavoro di un computer portatile. Il quantistico è una macchina ancora più potente e rapida, ma consuma meno” ha concluso Ubertini.

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