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Perché Trump strapazza Intel per le cinesate del Ceo

Trump ha chiesto le dimissioni immediate dell'amministratore delegato di Intel, Lip-Bu Tan, accusato di conflitto di interessi con la Cina: in effetti l'imprenditore ha investito in molte aziende cinesi e Cadence Design (l'azienda che ha guidato fino al 2021) ha venduto software per i microchip a un istituto militare in Cina. Tutti i dettagli.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiesto le dimissioni immediate di Lip-Bu Tan, il nuovo amministratore delegato della società di semiconduttori Intel, per via dei suoi presunti conflitti di interessi in Cina. “L’amministratore delegato di Intel è in palese conflitto di interessi e deve dimettersi, immediatamente. Non c’è altra soluzione a questo problema”, ha scritto Trump sul suo social network Truth.

CHI È LIP-BU TAN E QUAL È LA SITUAZIONE DI INTEL, IN BREVE

È raro che un presidente americano si inserisca nelle dinamiche interne di un’azienda privata fino a chiedere pubblicamente le dimissioni dell’amministratore delegato. Lip-Bu Tan, nato in Malaysia da genitori cinesi, ha peraltro assunto la carica di recente, dallo scorso marzo: sta portando avanti un piano di risanamento di Intel dopo la crisi legata – in poche parole – al fallimento del piano di potenziamento della divisione manifatturiera ideato dall’ex-amministratore delegato Pat Gelsinger.

Negli ultimi anni Intel, un tempo il peso massimo assoluto nel settore dei microchip, non si è dimostrata in grado né di evolvere le proprie capacità produttive (il divario tecnologico con la compagnia taiwanese Tsmc è notevole) né di cavalcare l’onda dell’intelligenza artificiale, che invece ha fatto la fortuna di altre società (a partire da Nvidia e Amd, entrambe americane).

PERCHÉ TRUMP È COSÌ INTERESSATO A INTEL?

Intel è considerata rilevante per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti perché è una delle poche aziende americane attive sia nella progettazione che nella fabbricazione di semiconduttori. Se la società dovesse riuscire a rafforzare le sue capacità manifatturiere potrebbe aiutare a ridurre la dipendenza americana dai produttori esteri, in particolare dalla già citata Tsmc.

L’anno scorso Intel ha ricevuto sussidi pubblici da 8 miliardi di dollari – l’assegnazione più grande sotto il Chips Act del 2022, la legge dell’ex-presidente Joe Biden odiata da Trump ma non dall’interezza del Partito repubblicano – per la costruzione di nuove fabbriche sul suolo americano, in particolare nell’Ohio. I lavori dello stabilimento nell’Ohio, però, sono stati rallentati e la struttura dovrebbe venire completata nel 2030-2031.

Tan ha abbandonato la strategia espansiva (e fallimentare) di Gelsinger, concentrandosi sul contenimento attraverso il taglio della forza-lavoro e la sospensione dei progetti all’estero: ha spiegato che Intel adotterà un “approccio fondamentalmente diverso” alle sue attività manifatturiere, ma non sembra essere intenzionato a venderle.

Intel, inoltre, ha fatto sapere di essere pronta ad avviare entro l’anno la produzione su larga scala basata sulla sua ultima tecnologia manifatturiera, nota come 18A. Nelle scorse settimane, però, ha avvertito che potrebbe essere costretta ad abbandonare lo sviluppo della tecnologia di nuova generazione, la 14A, nel caso in cui non dovesse riuscire ad assicurarsi un “cliente esterno significativo” che garantisca un ritorno soddisfacente dell’investimento.

La società, per proteggersi dagli attacchi di Trump, ha detto di avere un piano di investimenti allineato all’agenda della Casa Bianca per il rimpatrio industriale.

MA COSA C’ENTRA LA CINA CON LIP-BU TAN?

Trump ha accusato Tan di conflitto di interessi perché quest’ultimo – come rivelato da Reuters lo scorso aprile – ha investito almeno 200 milioni di dollari in centinaia di aziende cinesi che si occupano di microchip e di manifattura avanzata; alcune di queste aziende, peraltro, hanno rapporti con le forze armate di Pechino.

Questo legame di Tan con la Cina è stato sollevato più recentemente da un senatore repubblicano, Tom Cotton, che ha mandato una lettera al consiglio di amministrazione di Intel nella quale chiedeva spiegazioni, oltre che sugli investimenti dell’amministratore delegato, anche sulle attività di Cadence Design.

Cadence Design è un’azienda statunitense che realizza software per la progettazione di microchip di cui Lip-Bu Tan è stato amministratore delegato dal 2008 al 2021. In questo periodo la società ha venduto i suoi prodotti a un istituto militare in Cina che si occuperebbe di simulazioni di esplosioni atomiche. Il mese scorso Cadence Design ha accettato di pagare una multa di 140 milioni di dollari per risolvere le accuse mosse dalle autorità americane in merito a queste transazioni.

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