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Leonardo Riassetto

Difesa, tutti i progetti di Leonardo finanziati col fondo europeo Edf

Leonardo è il player europeo che ha ottenuto finanziamenti per il maggior numero di progetti nell’ambito dello European Defence Fund (Edf) Leonardo si è aggiudicata il maggior numero di progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito dello European Defence Fund (Edf). In particolare, il colosso della difesa e aerospazio italiano si è aggiudicato 19 progetti in…

Leonardo si è aggiudicata il maggior numero di progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito dello European Defence Fund (Edf).

In particolare, il colosso della difesa e aerospazio italiano si è aggiudicato 19 progetti in totale (11 di sviluppo capacitivo e 8 di ricerca), di cui cinque riguardano la divisione Cyber.

Si tratta dei programmi: 5G Compad, Achile, Adequade, Agami_Eurigami, Arturo, Commands, Ecoballife, Edinaf, Edocc, Eicacs, Engrt, Epiic, Epw, Eu-Guardian, Eurohaps, Faradai, Indy, nNavguard e nNeumann.

“Avere vinto così tanti bandi Edf è un segnale di buona salute, anche prospettica, perché significa essere ritenuti capaci di sviluppare le tecnologie del futuro” ha dichiarato Alessandro Profumo, ceo di Leonardo in un’intervista al Secolo XIX.

COS’È L’EUROPEAN DEFENCE FUND

Edf è lo strumento di punta della Commissione per promuovere la cooperazione in materia di difesa europea per progetti competitivi e collaborativi coprendo l’intero ciclo di ricerca e sviluppo.  Tale strumento sostiene, in particolare, progetti relativi a tecnologie ed equipaggiamenti di difesa all’avanguardia e interoperabili, promuovendo al contempo l’innovazione e incentivando la partecipazione delle Pmi.

Nello specifico i fondi assegnati dall’Ue equivalgono a 1,2 miliardi di euro, distribuiti tra 61 progetti approvati.

“L’Italia in questo contesto, con 36 progetti finanziati, si posiziona subito dopo Francia, Spagna e Germania, traguardando i 5 progetti a guida nazionale, risultato al quale Leonardo ha contribuito in maniera significativa” sottolinea una nota del gruppo ex Finmeccanica.

LEONARDO PLAYER PROTAGONISTA DEI PROGRAMMI EDF

I progetti a cui partecipa Leonardo si sono aggiudicati oltre il 50% dei fondi europei per il WP 21.

“L’azienda, in particolare, con il contributo significativo delle società controllate e partecipate dal gruppo e dei Leonardo Labs, si è aggiudicata finanziamenti per attività di ricerca e sviluppo in tutte le 12 categorie a cui ha partecipato, relative ai settori elettronica, velivoli, elicotteri, cyber security e spazio” sottolinea la nota di Leonardo.

LA LEADERSHIP DEL PROGRAMMA ARTURO

Tra questi, c’è il programma Arturo (Advanced Radar Technology in eUROpe) che vede come coordinatrice il gruppo di piazza Monte Grappa.

Il progetto “Advanced Radar Technology in eUROpe” (Arturo) a guida Leonardo, fornirà soluzioni per soddisfare le future esigenze operative basate su un esteso uso delle tecnologie emergenti radar in Europa. Consoliderà lo stato dell’arte delle tecnologie, i concetti emergenti e le tendenze nel campo radaristico, l’analisi approfondita dei requisiti operativi e l’evoluzione attuale delle minacce e degli ambienti in vari paesi.

A LAVORO CON AIRBUS, THALES, INDRA E HENSOLDT

Leonardo coordinerà un gruppo di 22 realtà a livello europeo, tra cui Airbus Defence and Space Gmbh, Thales, Indra, Hensoldt, Saab e realtà italiane come l’università di Pavia.

IL VALORE DEL PROGETTO

Il valore complessivo del progetto è di circa 20 milioni euro per una durata di 36 mesi.

INSIEME AD AIRBUS A LAVORO SULL’ENGRT

Tra i programmi strategicamente più significativi — indica il Gruppo guidato da Alessandro Profumo —, Leonardo si è affermata assieme ad Airbus (coordinatore) nell’ENGRT (EU Next Generation Rotorcraft Technologies). Si tratta di un consorzio di 24 partner europei con l’obiettivo di studiare i nuovi requisiti, le caratteristiche e le capacità chiave delle future tecnologie elicotteristiche in campo militare.

Il programma NGRT “riguarda la ricerca sull’ambiente operativo futuro (Foe) e sui concetti operativi futuri (Foc) dei sistemi Vtol militari nell’orizzonte 2035/2040”.

Questi includono operabilità e flessibilità operativa; accessibilità sia in termini di approvvigionamento che di costo del ciclo di vita; sostenibilità e prontezza operativa; interoperabilità per operazioni congiunte e combinate e combattimento collaborativo e resilienza.

Il progetto, con un finanziamento previsto di circa 40 milioni di euro e della durata di 42 mesi, riguarderà inoltre la valutazione delle alternative in termini di piattaforme e architetture e una serie di attività dimostrative in ambiente simulato mediante l’impiego di “gemelli virtuali”. A ciò bisogna aggiungere una roadmap di sviluppo sia per le tecnologie che per le attività di supporto e manutenzione.

PRESENTI ANCHE MBDA ITALIA, ELETTRONICA, AVIO AERO, POLIMI E CIRA

Tra le altre realtà italiane parte del consorzio sono presenti Mbda Italia, Elettronica, AvioAero, il Politecnico di Milano e il Cira.

IL PROGETTO INDY

Infine, come ha illustrato l’ad di Leonardo al Secolo XIX; c’è anche “il progetto Indy (Energy Independent and Efficient Deployable Military Camps) che mira a sviluppare una roadmap strategica verso future basi militari energeticamente indipendenti basata su un cambio di paradigma per la produzione, conversione, stoccaggio, trasporto, distribuzione e utilizzo finale dell’energia”. In Indy, aggiunge Profumo, “Leonardo lavora alla definizione degli scenari di utilizzo di una microgrid elettrica cyber-sicura; l’Università è coinvolta nella modellazione e simulazione del comportamento della rete elettrica”.

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