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Debutto moscio per la turbo-Ipo di SoftBank

Debutto sotto tono alla borsa di Tokyo per la divisione di telefonia mobile di SoftBank, una delle più grandi ipo a livello mondiale

Sarà colpa delle aspettative che pesano troppo e trascinano giù? Questa mattina alla Borsa di Tokyo sono iniziate le contrattazioni per le nuove azioni dell’unità di telefonia mobile della conglomerata giapponese Softbank. Il fondatore Masayoshi Son ha prezzato le azioni a 1.500 yen nella più grande Ipo giapponese e la seconda al mondo. Ma il titolo ha chiuso a 1.282 yen, in calo del 14% rispetto al prezzo di collocamento. Ecco i dettagli.

IL TITOLO VA GIÙ

Dopo l’avvio delle contrattazioni, il titolo si è attestato a 1.463 yen (13,02 dollari), il 2,5% in meno rispetto al prezzo di collocamento di 1.500 yen per poi perdere ancora terreno con un -8%.

LA SUPER IPO GIAPPONESE

Ipo da record per il business del cellulare di SoftBank. La raccolta in fase di collocamento è ammontata a 2.650 miliardi di yen, pari a circa 23,5 miliardi di dollari. Si tratta della quotazione di maggior valore in Giappone e della seconda al mondo dopo quello di Alibaba che ha raccolto 25 miliardi di dollari quando è stata quotata a New York nel 2014. L’esordio sul listino per SoftBank Corp non è stato felice.

TUTTO SULLA TERZA COMPAGNIA TELEFONICA DEL GIAPPONE

La compagnia è l’unità mobile del conglomerato SoftBank che comprende anche Sprint, la compagnia di telecomunicazioni statunitense. Il gruppo detiene inoltre quote significative in Yahoo Japan e nel gigante dell’e-commerce cinese Alibaba Group.

SoftBank è la terza società di telefonia mobile del Giappone piazzandosi dopo NTT Docomo (il più grande operatore) e KDDI. Ma il mercato nipponico sta diventando sempre più saturo: il rivenditore online Rakuten ha anche ottenuto una licenza mobile e inizierà a offrire servizi nell’ottobre del prossimo anno.

LA CAUSA DEL FLOP

Come rileva la Cnn, l’inasprimento della concorrenza avrebbe fatto vacillare il titolo di SoftBank. Secondo gli analisti, gli investitori giapponesi che hanno acquistato la maggior parte delle azioni dell’Ipo, hanno scaricato lo stock il primo giorno per timore di una guerra dei prezzi della telefonia dannosa.
Non a caso NTT Docomo ha in programma una riduzione dei prezzi fino al 40% dei suoi piani di telefonia mobile l’anno prossimo dopo le pressioni del governo giapponese. Si prevede che anche SoftBank faccia lo stesso.

SON BATTE CASSA

Oltre alle preoccupazioni sulla concorrenza nel mercato giapponese, SoftBank ha dovuto affrontare venti contrari in vista dell’Ipo su vari fronti: da una parte i 18 trilioni di yen (160 miliardi di dollari) di debito del gruppo a fine settembre, dall’altra disservizi di più di quattro ore il 6 dicembre sulla rete nazionale, per il quale l’azienda si è scusata pubblicamente.

Oltre ad arginare il debito di SoftBank, l’obiettivo della quotazione per il numero uno Son è destinare ulteriori investimenti al Vision Fund, il fondo tecnologico da circa 100 miliardi di dollari costituito insieme al Governo dell’Arabia Saudita.

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