skip to Main Content

Uber

Chi è Dara Khosrowshahi, nuovo ceo di Uber

Il 27 Agosto 2017, il consiglio di amministrazione di Uber ha scelto Dara Khosrowshahi come nuovo Ceo del gruppo     Dara Khosrowshahi è il nuovo ceo di Uber. Nato a Teheran, dal 2005 ha guidato Expedia ed è famoso per le sue nette prese di posizioni contro il presidente Trump. Grandi sfide lo attendono: il nuovo…

Il 27 Agosto 2017, il consiglio di amministrazione di Uber ha scelto Dara Khosrowshahi come nuovo Ceo del gruppo

 

 

Dara Khosrowshahi è il nuovo ceo di Uber. Nato a Teheran, dal 2005 ha guidato Expedia ed è famoso per le sue nette prese di posizioni contro il presidente Trump.

Grandi sfide lo attendono: il nuovo ceo dovrà far dimenticare gli scandali di Travis Kalanick, dimessosi qualche settimana fa su pressione di alcuni azionisti, e, sopratutto, dovrà anche far tornare profittevole la compagnia, che nell’ultimo trimestre ha migliorato i conti, ma tanta ancora è la strada per portarla in piena salute. Andiamo per gradi.

Una scelta difficile

UberNon è stato semplice scegliere il successore di Kalanick. La riunione decisiva è stata lunghissima, Dara Khosrowshahi è stato scelto tra una terna di finalisti che comprendeva Jeffrey R. Immelt, ex presidente di General Electric, e Meg Whitman, presidente di Hewlett Packard Enterprise.

Immelt, a dirla tutta, si era ritirato, quando ha capito che non aveva sufficiente sostegno, mentre Whitman sembrava la favorita, ma non sarebbe riuscita a concordare le condizioni.

Chi è il nuovo ceo di Uber

Dara Khosrowshahi, è un uomo d’affari di origini iraniane (nato a Teheran). Ha conseguito una laurea in ingegneria elettrica presso la Brown University nel 1991 e ha avuto una brillante carriera, fino a diventare,nell’agosto 2005, il ceo di Expedia, società di viaggi. Grazie al suo lavoro, Expedia ha esteso la sua presenza in oltre 60 paesi in tutto il mondo.

Nel 2015 ha firmato un nuovo contratto con la società di viaggi: 90 milioni di dollari l’anno e permanenza fino al 2020. Ma, il 27 agosto 2017, il consiglio di amministrazione di Uber lo ha scelto come nuovo amministratore delegato della società di San Francisco.

Prima di entrare in Expedia, Khosrowshahi è stato Ceo di IAC Travel, ha lavorato presso Allen & Company dal 1991 al 1998, rivestendo anche il ruolo di vice presidente dal 1995 al 1998. E’ anche un manager di BET.com, Hotels.com e molte altre società, è nel consiglio di amministrazione della New York Times Company.

Nel giugno 2013 Ernst & Young ha eletto Dara Khosrowshahi vincitore del premio dell’imprenditore dell’anno per l’area del Pacifico nord-occidentale.

Il dossier principale: far diventare profittevole Uber

Il ruolo principale di Dara Khosrowshahi sarà quello di rendere profittevole Uber.

La società di San Francisco, comunque, sembra essere già fortemente impegnata su questo fronte. Nell’ultimo trimestre, infatti, il rosso è sceso a 645 milioni dai 708 milioni del trimestre precedente. Bene anche le vendite, che sono giunte a quota 1,75 miliardi di dollari, registrando un +17%, mentre le corse sono salite del 150% annuo grazie in particolare ai mercati emergenti e alla Russia, dove c’è stato un +250%.

L’altro obiettivo: far dimenticare Travis Kalanick

L’altro duro compito di Dara Khosrowshahi sarà quello di far dimenticare Travis Kalanick, vecchio Ceo, dimessosi a causa delle forti pressioni da parte degli azionisti.

Da molti mesi l’azienda era finita nell’occhio del ciclone per diversi scandali.

Susan Fowler è una donna ingegnere assunta, nel 2015, da Uber. Fin dai primi giorni di lavoro (dal racconto di Susan), la ragazza ha dovuto subire pressioni e molestie sessuali dall’amministratore delegato (e cofondatore) Travis Kalanick.

Vista l’insistenza del suo capo, la neoassunta ha informato il capo del personale della situazione, che trattandosi di high performing manager’ (ovvero di un manager che fa molto bene il suo lavoro), ha preferito non intervenire.

Susan Fowler ha deciso di lasciare l’azienda di San Francisco. Ora lavora per un’altra startup, il gigante dei pagamenti Stripe.

Kalanick ha respinto le accuse e ha avviato un’indagine ad ampio raggio sulla questione. L’indagine interna, come ha scritto il The Guardian, si è conclusa in questi giorni con il licenziamento di 20 persone con l’accusa di molestie sessuali. 

uberAll’indagine sarebbe seguita anche una lettera  di Kalanick ai manager in cui dà loro istruzioni su come relazionarsi ai dipendenti. E ancora. Il 1 marzo 2017, infatti, un dipendente ha pubblicato, su Youtube di Bloomberg, un video in cui discuteva della situazione difficile degli autisti dell’azienda proprio con il Ceo.

Il cambio di regole continuo e la riduzione dei prezzi faceva guadagnare sempre meno agli autisti. ‘Ho perso 97 mila dollari finora per colpa tua’ gli dice l’autista. Cabiate tutto ogni giorno!’. La risposta è brutale e colpevolizza l’autista della sua situazione.

E se proprio per colpa di questi scandali, la scorsa settimana Kalanick aveva annunciato di volersi prendere un periodo di aspettativa, ora date le crescenti pressioni da parte degli azionisti, viene costretto a dimettersi.

 

 

Back To Top