skip to Main Content

Amazon-spark

Dalla chat al social di proprietà: ecco le nuove ambizioni di Amazon

Amazon lancia la un social per aumentare le vendite sul sito di e-commerce e lavora ad un’app di messaggistica per sfidare Whatsapp   Non solo e-commerce. Che Amazon avesse grandi ambizioni sembrava già chiaro a tutti: l’azienda americana non accontentandosi solo dello shopping online si è lanciata nel mondo dei negozi fisici, inaugurando supermercati, librerie…

Amazon lancia la un social per aumentare le vendite sul sito di e-commerce e lavora ad un’app di messaggistica per sfidare Whatsapp

 

Non solo e-commerce. Che Amazon avesse grandi ambizioni sembrava già chiaro a tutti: l’azienda americana non accontentandosi solo dello shopping online si è lanciata nel mondo dei negozi fisici, inaugurando supermercati, librerie e acquistando una catena di negozi alimentari.

La fama di successo di Jeff Bezos, però, non è stata ancora soddisfatta. Ed è per questp che il colosso dell’e-commerce ha inaugurato oggi, 19 luglio, un social tutto suo (Amazon Spark) e sarebbe pronto a lanciare anche una chat che faccia concorrenza ad Whastapp. Approfondiamo insieme.

Amazon Spark, un nuovo social network

26Amazon-superJumboSi chiama Amazon Spark ed è il social network lanciato da Jeff Bezos per condividere foto, storie, idee, immagini dei prodotti di interesse. Gli utenti potranno nteragire con commenti e smile. Una piattaforma ispirata, dunque, a Instagram, con l’obiettivo (nemmeno tanto velato) di indirizzare gli utenti social sul proprio store oline. Aumentando le vendite e confermando la posizione di leader nel settore dello shopping online.

Al momento l’applicazione, che ha superato una serie di beta testing, è disponibile solo sul mercato americano. L’obiettivo, con il nuovo programma, è quello di spostare parte dell’attività social che ruota intorno ai prodotti proprio all’interno dello store.

Come funzione Spark

E’ tutto molto semplice. Una volta effettuato l’accesso a Spark (disponibile tramite l’opzione di menu “Programmi e funzionalità” dell’applicazione di Amazon), verrà chiesto di selezionare almeno cinque interessi che si desidera seguire. È così che Amazon Spark creerà un feed personalizzato di prodotti, immagini e idee che riguarderanno il tipo di cose che si potrebbero acquistare o di cui si vuole conoscere di più.

Come mostra Techcrunch, le categorie di interesse sono davvero numerose e passano dai Libri alla Moda, dalla tecnologia ai giochi e ai film. Dalla musica all’home decor.

Si acquista dall’App

Obiettivo di Amazon è, appunto, vendere più prodotti. Ed è per questo che è possibile acquistare direttamente dal social. Quando una foto contiene un prodotto venduto sul sito di e-commerce Amazon, nell’angolo inferiore destro verrà visualizzata un’icona di borsa per la spesa, con un numero che indica quanti elementi della foto possono essere acquistati sul sito.

Un feed per gli utenti

Se è vero che l’idea intende portare denaro alle casse di Amazon, è anche vero che potrebbe risultare non poco vantaggiosa per gli utenti. Su Amazon Spark, infatti, i clienti potranno fare affidamento su recensioni e commenti prima dell’acquisto. Facciamo attenzione, però: solo i clienti di Amazon Prime potranno accedere al feed di notizie, foto e immagini.
Non solo aumento di vendite. Amazon Spark potrebbe fruttare soldi anche come attività social a sé stante, proprio come fa Facebook.

Una chat di Amazon?

Amazon non si ferma al social. Jeff Bezos sembra voler sfidare anche hatsApp, oltre che Facebook. In base a quanto scritto dal sito AFTVnews, il colosso dell’e-commerce starebbe al lavoro su Anytime, un’applicazione di messaggistica, incentrata soprattutto sulle conversazioni di gruppo.

L’applicazione dovrebbe avere tutte le funzionalità che garantisce questo tipo di servizio di questo tipo. Dovrebbe avere la crittografia, che rende più sicuri i messaggi, ma anche le chiamate audio e video, agli adesivi e forse anche la condivisione di musica.

A differenza di WhatsApp, però, l’applicazione di Amazon non dovrebbe fare uso dei numeri telefonici per identificare gli utenti, ma dovrebbe bastare il nome che li identifica, lo ‘username’.

Anytime poi potrebbe essere un servizio integrabile con l’assistente virtuale Echo. La chat non è stata ancora ufficializzata, se sarà sul mercato toglierà ulteriore spazio agli operatori telefonici già assediati da servizi come WhatsApp, Facebook Messenger e Telegram.

L’acquisto della catena dei supermercati Whole Food

Solo poche settimane fa, Amazon ha acquistato la catena di supermercati Whole Food, per 42 dollari in azione. L’accordo, in contanti, è valutato 13,7 miliardi di dollari.

Dobbiamo precisare, però. che  Whole Food continuerà a operare come marchio separato da Amazon. ”Whole Foods piace a milioni di persone perche’ offre i migliori alimenti organici e naturali, rendendo divertente il mangiare salutare” afferma Jeff Bezos, amminitratore delegato di Amazon.

”Questa partnership presenta un’opportunita’ per massimizzare il valore per gli azionisti di Whole Foods, ampliando la nostra missione e offrendo la più alta qualità, esperienza e innovazione ai nostri clienti” ha invece commentato John Mackey, il fondatore e amministratore delegato di Whole Foods, che resterà alla guida della società una volta che l’operazione sarà completata. La transazione da 13,7 miliardi di dollari, incluso il debito, sarà completata nella seconda meta’ del 2017.

Qualche mese fa, invece, Amazon ha inaugurato un primo store alimentare a Seattle. Si tratta di un negozio da mille metri quadri, dove gli acquirenti possono trovare tutti i tipi prodotti che sono soliti acquistare all’interno di supermercati tradizionali. Dagli snack, al latte e ai prodotti preconfezionati.

In Amazon Go, questo il nome del punto vendita, i clienti possono entrare, passare il proprio smartphone su un lettore, prendere tutto quello che desiderano ed uscire. Tutti gli acquisti vengono addebitati direttamente all’interno del proprio account su Amazon. Niente casse, niente fila. Un sogno, che tale (forse) resterà.

Lo store, infatti, dopo un primo periodo di prova con i soli dipendenti Amazon, sarebbe dovuto aprire al pubblico nei primi mesi del 2017. L‘apertura, però, non c’è stata. È stata rimandata a data da destinarsi, perchè il sistema, secondo indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, presenta dei problemi tecnici nel monitoraggio di più di 20 persone nel negozio e di prodotti che non si trovano nel loro preciso scaffale, magari perché inizialmente presi e poi poggiati dove capita se il cliente ha deciso di non metterli più nel carrello della spesa. Per ora il sistema funziona bene solo con poche persone all’interno che si muovono lentamente.

I problemi tecnici, però, non fermano le ambizioni di Amazon ed è per questo che il colosso dell’e-commerce ha inaugurato, sempre a Seattle, due negozi di alimentari, dove però non è previsto che i clienti entrino. Ci spieghiamo: la spesa la si fa online, e in seguito si ritira nel parcheggio del negozio, dove un commesso la porta fino all’auto del cliente.

 

Back To Top