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Poste Plurima

Cosa farà Poste Italiane con Plurima nella logistica della sanità

Tramite Poste Welfare Servizi, Poste Italiane acquista 70% Plurima nella logistica ospedaliera, valutata 130 milioni di euro. Tutti i dettagli sulla società comprata

 

Continua lo shopping di Poste Italiane che stavolta punta alla logistica sanitaria e gestione documentale per la Sanità e per le Pa.

Dopo l’acquisizione Lis (ex Lottomatica Italia servizi) da Igt, Poste Italiane ha acquisito per 130 milioni la maggioranza di Plurima, società di logistica ospedaliera e di gestione dei dati medici delle Pa.

Il gruppo guidato da Matteo del Fante ha siglato quindi l’accordo con Opus, società interamente posseduta dalla famiglia Marconi, e con l’operatore di private equity Siparex per aggiudicarsi la quota del 70% di Plurima.

Plurima — spiega una nota — “è una società leader di mercato in Italia nella logistica ospedaliera e nei servizi di custodia e gestione documentale per le strutture ospedaliere pubbliche e private. Operando attraverso 41 strutture logistiche e una flotta di circa 300 veicoli, ha generato circa 57 milioni di ricavi e circa 10 milioni di Ebitda nel 2021”.

Inoltre nel corso dell’emergenza Covid la società ha avuto un ruolo centrale per la distribuzione di tamponi e Dpi prima e nella distribuzione dei vaccini dopo non solo in Umbria. In Toscana, come in Vento ed Emilia Romagna Plurima è stata la prima azienda a consegnare le dosi di vaccino.

Il closing dell’operazione è soggetto all’approvazione da parte dell’autorità Antitrust, atteso entro la fine del primo semestre 2022.

Tutti i dettagli.

L’OPERAZIONE

L’acquisizione è tramite Poste Welfare Servizi (Pws), società interamente controllata da Poste Italiane, e sarà finanziata interamente con le risorse di cassa disponibili.

Nel contesto dell’operazione, i fondi Siparex usciranno dalla compagine azionaria, mentre Opus, holding della famiglia Marconi, reinvestirà in Plurima.

L’AZIONARIATO

Dunque, al termine dell’operazione, Pws deterrà il 70% del capitale sociale di Plurima, mentre la famiglia Marconi deterrà il restante 30%.

LA GOVERNANCE

Pertanto Luca Marconi sarà confermato presidente esecutivo della società e Fabio Luppino quella di amministratore delegato, in continuità con il progetto attuale.

LA STRATEGIA DI POSTE ITALIANE

“La nostra strategia ’24SI’ prevede un focus sul business della contract logistics con l’obiettivo di completare la transizione verso un modello di logistica ad ampio raggio. Plurima accelererà questo percorso, garantendo l’accesso a nuove opportunità di business legate ad una maggiore tendenza all’outsourcing della logistica e della micro-logistica ospedaliera – commenta l’a.d. di Poste Italiane, Matteo Del Fante – Noi faremo leva sull’esperienza che abbiamo maturato con la piattaforma di consegna e prenotazione dei vaccini Covid-19, nonché sulle relazioni consolidate con le pubbliche amministrazioni.”

“L’obiettivo dell’intesa – ha spiegato – è mettere in campo le rispettive competenze per continuare lo sviluppo di un progetto che ha l’obiettivo di creare un’infrastruttura per la logistica sanitaria a servizio del sistema Italia e in ultima istanza del cittadino”.

COSA FA PLURIMA

Fondata nel 1988, Plurima ha sede operativa a Corciano, in Umbria. Conta oltre 700 dipendenti e opera attraverso 41 strutture logistiche in tutto il territorio nazionale e una flotta di circa 300 veicoli.

I MERCATI DI RIFERIMENTO

Le attività di Plurima si suddividono in: gestione documentale (accreditata presso Agid), logistica sanitaria integrata e servizi tecnologici e business process outsorcing.

I SOCI

Con un capitale sociale pari a 8,5 milioni di euro, la società è controllata al 68,6% da Opus srl (controllato dalla famiglia Marconi), al 17,9% Siparex Investimenti 2 e al 13,5% da SipareX MidCap 3.

Come spiega Bebeez, “Siparex aveva acquisito dalla famiglia Marconi il 31% del capitale di Plurima nel gennaio 2019, conducendo l’operazione tramite i fondi Siparex Investimenti 2 e Siparex MidCap 3 ed era prevista inoltre la sottoscrizione di un aumento di capitale in una o più tranche, fino ad arrivare a un massimo del 41% (si veda altro articolo di BeBeez). A oggi, però, la quota posseduta dal fondo risulta ancora del 31%. In occasione dell’acquisizione si era anche parlato di una possibile futura quotazione di Plurima all’allora Aim Italia o, in caso di ulteriori acquisizioni, sul listino principale”.

I VERTICI

Oltre all’ad Fabio Luppino, compongono il cda: Brunella Piccini, Tomaso Barbini, Andrea Gianola e Luca Marconi (presidente).

TUTTI I NUMERI

Come ha ricordato il presidente Marconi nella nota, la società ha generato 57 milioni di ricavi e circa 10 milioni di Ebitda nel 2021.

La società ha chiuso il bilancio 2020 (l’ultimo che risulta depositato) in positivo. L’utile è pari a 2,2 milioni euro, in crescita rispetto a 675mila euro del 2019. Nel 2020 i ricavi si sono attestati a 39,8 milioni di euro, in crescita rispetto ai 29 milioni dell’esercizio precedente. I costi si attestano a 36 milioni nel 2020, in aumento rispetto ai 27,8 milioni del 2019.

Il totale debiti ammonta a 14,8 milioni nel 2020, in aumento rispetto a 14,5 milioni del 2019.

LE ACQUISIZIONI

Negli ultimi anni Plurima è cresciuta sia per acquisizioni sia per via organica. Nel 2017 la società ha rilavato la totalità delle quote della società milanese Blukappa Srl che si occupa di logistica e archiviazione. Nel 2018 Plurima ha acquisito la maggioranza (51%) della società Bridge Technologies srl, con sede in Rho (Milano), attiva in ambito della gestione documentale massiva multicanale.

Infine, nel 2019 è la società umbra ha rilevato Log-Os, società specializzata in logistica sanitaria, che faceva parte del gruppo Zanardo Servizi Logistici.

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