Skip to content

Poste Nexive

Cosa farà Poste con Nexive (secondo l’Antitrust)

L'Antitrust benedice l'acquisizione di Nexive da parte di Poste a patto che si rispettino alcune regole. Ecco quali

 

Il grande riassetto nel settore recapiti può avere inizio, a patto che Poste e Nevixe rispettino le raccomandazioni arrivate dall’Antitrust.

Dopo due anni di trattative sotto traccia, Poste italiane ha annunciato nelle scorse settimane l’acquisizione del suo concorrente diretto, privato, Nexive, controllato da società estere. E ora arrivano auspici e paletti del Garante del mercato e della concorrenza.

Tutti i dettagli.

POSTE-NEXIVE

Poste Italiane, a novembre 2020, ha sottoscritto un accordo con la società olandese PostNl European Mail Holdings e la tedesca Mutares Holding per l’acquisto dell’intero capitale sociale di Nexive Group.

Un acquisto, scrive l’Antitrust, che “sottrarrà dal confronto concorrenziale il secondo operatore postale dotato di una rete end-to-end e che attualmente rappresenta l’unico vincolo concorrenzila e effettivo per l’operatore incumbent”.

LA DECISIONE DELL’ANTITRUST

E allora la fusione tra Poste e Nexive si può fare, ma l’Autorità ritiene “necessario prescrivere” a Poste Italiane, ai sensi del decreto rilancio, “le misure comportamentali proposte da Poste Italiane, comprensive delle modificazioni e integrazioni ad esse apportate in data 4 e 21 dicembre 2020”.

OBIETTIVO: TUTELARE UTENTI

Le misure dell’Autorità sono, spiega lo stesso Garante, “idonee a prevenire il rischio di imposizione di prezzi o altre condizioni contrattuali gravose per gli utenti in conseguenza dell’operazione, con le modificazioni e integrazioni ritenute necessarie a tutela della concorrenza e dell’utenza”.

LE MISURE

In particolare, l’Antitrust chiede l’adeguamento del programma di antitrust compliance del gruppo capeggiato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante; la disponibilità di Poste Italiane, a fronte di richiesta del cliente, a prorogare i contratti sia di Poste Italiane che di Target che dovessero scadere nel corso dei sei mesi decorrenti dal perfezionamento dell’operazione, alle medesime condizioni in essi previste non oltre il termine dei sei mesi dal perfezionamento dell’operazione; il mantenimento dell’attuale portafoglio di offerta di servizi Poste Italiane business e dei livelli di servizio ora garantiti, per 24 mesi dal perfezionamento dell’operazione.

L’Antitrust impone anche la rimodulazione della soglia di accesso all’attuale offerta wholesale di posta indescritta, con riduzione della soglia a 8 milioni.

GIACENZA E CASETTE MODULARI

E ancora. L’Antitrust prevede l’accesso ai punti di giacenza di Poste Italiane per gli invii inesitati del servizio di posta, con l’accesso che sarà regolato secondo precise modalità, come ad esempio un numero di punti pari a 2.000, distribuiti in modo tale da garantire la copertura di tutto il territorio nazionale (almeno 1 punto in ogni provincia) in modo omogeneo (mix di copertura di aree metropolitane, capoluoghi di provincia, aree extraurbane). Poste Italiane, da parte sua, dovrà impegnarsi a fissare il prezzo dell’accesso, definito per singolo pezzo, in base ad un criterio di cost-plus (costi calcolati secondo il criterio di tempi e metodi).

L’Antitrust interviene anche sulle ‘cassette modulari’ presenti sul territorio, il cui accesso dovrà essere regolato con precise modalità. Le cassette modulari consentono di effettuare il recapito della corrispondenza e degli avvisi di giacenza della posta a firma indirizzati presso strade disagiate (per il portalettere dell’operatore postale) o a bassa densità di popolazione.

AUTORITA’ MONITORERA’

L’autorità promette di monitorare “con estrema attenzione l’ottemperanza da parte di Poste Italiane alle misure comportamentali prescritte e la possibile esistenza di comportamenti abusivi”.

NEXIVE

Nexive, controllato dalla società olandese PostNl European Mail Holdings e la tedesca Mutares Holding, era un operatore postale attivo in Italia. Con l’acquisizione, si legge in questo articolo di Start Magazine, Poste Italiane potrà sfruttare potenziali economie di scala derivanti dal consolidamento delle attività di Nexive, migliorando il livello di servizio per i clienti di entrambe le aziende.

I NUMERI DI NEXIVE

La società, che nel 2019 ha registrato un fatturato proforma di circa 200 milioni di euro (con perdite però che arrivano a 14 milioni) vanta una quota di mercato di circa il 12% nella corrispondenza, pari a circa 350 milioni di volumi annui (di cui circa il 5% posta c.d. descritta), e una quota di mercato dell’1% circa nei pacchi, pari a circa 8 milioni di pezzi consegnati nel 2019.

Torna su