Ci sono anche due italo-americani nella corsa all’IA più… intelligente che vede sgambettarsi OpenAi di Sam Altman (con Microsoft a foraggiare), Bard di Google, le varie proposte cinesi e ovviamente la risposta “filosofica” di Elon Musk. Sono Dario e Daniela Amodei, che in OpenAi hanno passato buona parte della loro carriera prima di decidere di mettersi in proprio con Anthropic.
QUANDO E COME NASCE ANTHROPIC
La regata in solitaria nel mare magnum dell’intelligenza artificiale per i due Amodei ha inizio nel dicembre 2020 quando Dario e Daniela lasciano OpenAI, azienda che di lì a due anni tutti noi conosceremo per ChatGpt e per i forti investimenti di Microsoft, per fondare la loro startup, Anthropic.
IL CV DEI DUE AMODEI
In OpenAi Dario rivestiva il ruolo di vicepresidente della ricerca mentre Daniela di vicepresidente della sicurezza. Per alcuni mettersi in proprio nel medesimo periodo in cui la software house guidata da Sam Altman “esplode” come rivelazione dell’anno non denota un gran tempismo.
Anche perché i fratelli Amodei certo sapevano, viste le loro posizioni, cosa stesse bollendo in pentola. Non lo avessero comunque saputo erano lo stesso all’occorrenza, visto che la notizia era pubblica, che un anno prima Microsoft aveva investito 1 miliardo nella società.
CHI CI HA GIA’ SCOMMESSO
Non è dato sapere se i due si siano mangiati le mani o siano ancora convinti della scelta fatta. Quel che è certo è che nel maggio 2023 il loro CV convince Spark Capital con la partecipazione di Google, Salesforce Ventures, Sound Ventures, Zoom Ventures e altri investitori a immettere nel capitale della giovane 450 milioni di dollari in un round di finanziamenti di serie C. Che non sono nulla rispetto agli altri 10 miliardi che Microsoft è tornata a mettere nel piatto di ChatGpt all’inizio di quest’anno, ma è comunque un gruzzolo significativo.
ECCO CLAUDE, ANZI, CLAUDE 2
Il capitale servirà infatti per sostenere principalmente lo sviluppo di Claude, la chat di intelligenza artificiale che non a caso è destinata a sfidare ChatGpt. Già a febbraio sempre Google, decisa quindi a non lasciare in campo solo Bard, aveva investito in Anthropic altri 300 milioni di dollari.
Sempre a maggio Zoom Video Communication di Eric Yuan ha dichiarato di aver investito una somma ingente ma top secret e che integrerà la tecnologia della startup nella sua piattaforma di videoconferenze rivale a quella di Microsoft.
Fondi che hanno permesso alla giovane software house di lanciare nelle ultime ore Claude 2, la seconda versione del chatbot alimentato dall’intelligenza artificiale generativa. A detta di Anthropic questo nuovo interlocutore virtuale promette prestazioni maggiori e possibilità più limitate di generare contenuti falsi o dannosi.
La partita per l’IA più performante, insomma, non solo è appena iniziata, ma continua a raccogliere un numero sempre maggiore di sfidanti, come del resto dimostra la recente discesa in campo di Elon Musk che in passato finanziò la stessa OpenAI, salvo disinnamorarsi del progetto poco prima del botto…