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Germania

Coronavirus, Sars Cov-2 e il laboratorio cinese. Fatti e polemiche dopo un video di Tgr Leonardo

Subbugli mediatici e politici su una trasmissione tv del 2015 in cui si parlava di un laboratorio cinese e di Coronavirus. Ecco tutti i dettagli e le polemiche tra fatti e rischio-bufale.

Subbugli medici, mediatici e politici su una trasmissione tv del 2015 in cui si parlava di un laboratorio cinese e di Coronavirus. Ecco tutti i dettagli e le polemiche tra fatti e bufale.

IL CASO DEL SERVIZIO DI TGR LEONARDO

Ieri pomeriggio sui social è diventato virale un video estratto dalla trasmissione del Tg3 Leonardo del 16 novembre 2015: “I cinesi creano il supervirus”. “Scienziati cinesi creano un supervirus polmonare da pipistrelli e topi. Serve solo per motivi di studio ma sono tante le proteste”, raccontava il servizio della rubrica scientifica della Tgr, che si concludeva con una domanda: “Vale la pena rischiare?”.

LE PAROLE DEL DIRETTORE DEL TGR

Un video che fa il giro del mondo in pochi minuti e che scatena un bailamme, tanto che il direttore della testata regionale Rai, Alessandro Casarin – considerato vicino alla Lega, ricorda oggi il Corriere della Sera – spiegando che quel servizio fu tratto da una pubblicazione della rivista Nature Medicine.

LA RIVISTA NATURE

La stessa rivista che proprio tre giorni ha chiarito che il virus di cui parla il servizio, creato in laboratorio, non ha alcuna relazione con il Covid-19, di origine naturale.

LA POLEMICA DI SALVINI E MELONI

Divampa la polemica politica, in prima fila Matteo Salvini (leader della Lega) e Giorgia Meloni (presidente di Fratelli d’Italia), che chiamano in causa direttamente Conte e Di Maio.

https://twitter.com/matteosalvinimi/status/1242866887932948481

Proprio dalla Lega parte poco dopo un’interrogazione urgente al presidente del Consiglio e al ministro degli Esteri. Anche la leader di Fratelli d’Italia incalza: “Vogliamo la verità. La Cina ha mentito sul virus”. A cui segue, anche qui, un’interrogazione parlamentare del partito che chiede al Governo di accertare tutto urgentemente.

IL GRUPPO DI RICERCA

In uno studio pubblicato su Nature Medicine un gruppo internazionale di ricerca guidato dal californiano Scripps Research Institute spiega che “il virus SarsCoV2 è nato in natura e non in laboratorio attraverso la manipolazione di coronavirus simili a quello della Sars. Alla luce delle caratteristiche genetiche del virus SarsCoV2 – scrivono – non crediamo che sia plausibile qualsiasi scenario che riconduca la sua nascita al laboratorio”, ricorda l’Ansa.

LA SPIEGAZIONE DELLA RIVISTA NATURE

La stessa rivista Nature si è affrettata mercoledì scorso ad aggiungere a quello studio un commento: “Ci risulta che questa storia viene usata per far circolare teorie infondate che il nuovo coronavirus che causa Covid-19 sia stato ingegnerizzato. Non esiste evidenza che questo sia vero”.

COME NASCE IL CASO

A generare il caso (bufala, secondo i virologi) è stata, lo scorso gennaio, un’intervista di un ex ufficiale israeliano al Washington Times, un sito noto per aver rilanciato altre teorie cospirazioniste, come quella che l’ex presidente Usa Obama fosse musulmano. Pochi giorni dopo lo stesso autore, Danny Shoam, ha smentito parzialmente, dicendo di non avere prove.

IL LABORATORIO DI WUHAN

A rafforzare le ipotesi complottistiche c’era poi il fatto che a Wuhan esiste l’unico laboratorio di alta sicurezza della Cina, che però ha avuto l’ok ad operare solo nel 2018, tre anni dopo lo studio citato dal servizio di Tg3 Leonardo. In realtà tutte le ricerche condotte sul Sars-Cov-2 finora non hanno trovato prove di una presunta origine ‘sintetica’.

IL GENE

Gli esperti hanno in particolare confrontato il gene per una proteina chiave nel processo infettivo, una proteina dell’involucro esterno del virus (chiamata ‘spike’, da punta o spina) che gli serve per attaccarsi, entrare e infettare le cellule umane. Questa e altre “caratteristiche del virus, la sequenza genetica di RBD e la spina dorsale del virus – hanno concluso gli autori dello Scripps Research Institute di La Jolla – ci portano a scartare l’ipotesi della manipolazione di laboratorio come possibile origine del SARS-CoV-2”.

COSA PENSA RICCIARDI (OMS)

Al coro degli scienziati intervenuti per spegnere le preoccupazioni si è unito Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, Roberto Speranza, e membro italiano del board di Oms, sottolineando come l’ipotesi sia destituita di ogni fondamento.

IL TWEET DI BURIONI

Interviene nelle polemiche in maniera tranchant anche il virologo Roberto Burioni: “Questa è una scemenza. Tranquilli, il coronavirus è naturale al 100%, purtroppo”.

IL COMMENTO DI ILARIA CAPUA

“Assolutamente no. Il Covid-19 è un virus che deriva dal serbatoio selvatico. Non sappiamo ancora quante specie animali abbia colpito prima di arrivare all’uomo. Vorrei dire ai complottisti che il codice a barre, la sequenza, di quel virus di cui si parla nel TgrLeonardo, è parte integrante della pubblicazione”, ha detto ieri al Tg1 delle 20.00 la virologa Ilaria Capua che dirige l’One Health Center of Excellence, all’Università della Florida, in merito alle polemiche nate da un servizio del Tg Leonardo del 2015.

L’ANALISI DI LOCATELLI (CONSIGLIO SUPERIORE DELLA SANITA’)

“Fin dal primo rapporto sulla nuova polmonite, Covid-19, in Wuhan, ci sono state diverse discussioni sull’origine del virus responsabile, il Sars-CoV-2. La nostra analisi mostra chiaramente che non è stato creato in laboratorio e non è un virus manipolato artificialmente”. E’ quello che ha detto – prendendo come riferimento le conclusioni di uno studio pubblicato il 17 marzo su «Nature Medicine» (qui l’articolo di Start sullo studio) – Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, tecnico del Comitato di supporto al governo nella strategia anti pandemia. Locatelli al Corriere della Sera di oggi è tornato a smentire “una fake news che di tanto in tanto rispunta fuori”, diffusa fin dall’inizio di questa lunga battaglia mondiale contro la pandemia: “Non c’è alcuna evidenza scientifica che sia stato un meccanismo di questo tipo a generare l’agente patogeno. Non è stata la mano dell’uomo. È solo fanta-bioterrorismo pensare il contrario. Tutti i gruppi di ricerca internazionali hanno condiviso le sequenze genetiche dei ceppi isolati e non è mai stato neppure ipotizzato uno scenario del genere”.

IL COMMENTO DI IPPOLITO (SPALLANZANI)

Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto di ricerca sulle malattie infettive Lazzaro Spallanzani, non si sorprende: “La teoria romanzata sulla manipolazione genetica del virus non dovrebbe fare più notizia. C’è già abbastanza spavento nella gente . La verità va cercata esclusivamente nel mondo degli animali”.

COSA DICE IL TGR LEONARDO

Scrive il Corriere della Sera: “Si profonde in spiegazioni anche la curatrice del TgR Leonardo, Silvia Rosa Brusin: «Il pezzo del 2015 si riferiva a un esperimento fatto con fondi americani e cinesi che avrebbe dovuto essere un avvertimento per il mondo. Tra i due virus non c’è parentela»”.

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