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Come procede la sfida tra Cina e Stati Uniti a colpi di intelligenza artificiale

Baidu ha annunciato che il suo chatbot Ernie Bot ha raggiunto il livello di ChatGpt e la Cina prova a dare gas nella corsa all’intelligenza artificiale con gli Stati Uniti, ma un sorpasso sembra difficile… Fatti e numeri

 

A marzo lo aveva svelato a pochi, a luglio aveva rilasciato la versione pubblica e ora il gruppo cinese Baidu ha annunciato che Ernie Bot ha raggiunto il livello di ChatGpt. In precedenza, aveva affermato che il loro chatbot “è superiore agli altri grazie alla sua comprensione avanzata delle query cinesi e alla capacità di generare diversi tipi di risposte, come testo, immagini, audio e video”.

Ecco quindi come procede la competizione sull’intelligenza artificiale (IA) tra la Cina e gli Stati Uniti.

COSA SA FARE ERNIE BOT

Durante la conferenza Baidu World 2023 a Pechino, Robin Li, il co-fondatore e Ceo del principale motore di ricerca in lingua cinese, ha presentato il chatbot Ernie Bot 4 sottoponendolo a una sessione di domande per dimostrare la sua capacità di fornire rapidamente risposte e risolvere enigmi complicati.

Gli argomenti spaziavano dall’acquisto di immobili a problemi di matematica, fino alla richiesta di scrivere un romanzo ambientato nel mondo delle antiche arti marziali. Ernie, dietro a cui ci sono 54mila sviluppatori, ha inoltre generato immagini e svolto esercizi di aritmetica.

A seguito della dimostrazione Li ha poi dichiarato che il modello linguistico di grandi dimensioni “ha finalmente raggiunto l’avanzato GPT-4 di OpenAI” in termini di sofisticazione e capacità generali, rivendicando il primato nella corsa del suo Paese allo sviluppo di un’intelligenza artificiale in grado di competere con gli Stati Uniti. Il tutto in un tempo abbastanza rapido.

“Ernie Bot ha completato una serie di aggiornamenti significativi nelle sue capacità di comprensione, suggerimento, ragionamento e memorizzazione. Le sue capacità generalizzate non sono affatto inferiori a quelle del GPT-4”, ha affermato il Ceo di Baidu.

Inoltre, aggiunge il South China Morning Post, l’azienda ha anche annunciato un nuovo strumento di intelligenza artificiale di livello enterprise per aiutare le aziende a redigere rapporti di analisi di mercato.

IN COSA PERÒ ERNIE BOT NON HA RAGGIUNTO CHATGPT

Tuttavia, come ricorda Bloomberg, c’è un aspetto che per ora fa rimanere indietro Ernie Bot rispetto a ChatGpt: il numero di utenti. Ernie ha superato i 45 milioni, ma quelli stimati del chatbot di OpenAI sono ben 180 milioni.

Oltre a essere stata lanciata dopo, la nuova versione di Ernie per il momento è disponibile in modalità beta solo per gli sviluppatori.

Inoltre, sebbene la versione precedente del chatbot abbia raggiunto la vetta della classifica dei download sull’app store cinese per iPhone, superando il milione di utenti nel giorno del lancio, è stata presto superata da app come WeChat di Tencent.

LA COMPETIZIONE TRA CINA E STATI UNITI SULL’IA

In casa, Baidu vuole tenere testa ai suoi principalmente competitor Alibaba e Tencent, ma la Cina in generale vuole superare gli Stati Uniti nella corsa all’IA. Le big tech cinesi infatti godono dell’approvazione del governo che vi vede del potenziale non solo per migliorare intere industrie, ma un’economia in difficoltà.

Tuttavia, nonostante gli ingenti investimenti è difficile competere con giganti come Microsoft e Google sia per le sanzioni Usa – sempre più stringenti – sui chip più avanzati per addestrare ed eseguire i modelli di intelligenza artificiale sia a causa della censura di Pechino. Problemi che per Bloomberg, “potrebbero offuscare le loro prospettive”.

FATTI E NUMERI A CONFRONTO

A fine giugno un altro articolo di Bloomberg scriveva che, secondo la società di consulenza Preqin, gli Stati Uniti sono in testa agli investimenti in IA, con 26,6 miliardi di dollari nell’anno fino a metà giugno, contro i 4 miliardi della Cina. Il divario però si stava gradualmente riducendo, almeno in termini di flusso di transazioni.

Nello stesso periodo, negli Stati Uniti si sono registrate circa 447 operazioni di venture IA, mentre il numero di operazioni della Cina è stato pari a più di due terzi del totale degli Stati Uniti, che è comunque circa il doppio rispetto ai due anni precedenti.

Dal punto di vista della ricerca, invece, la Cina è leader nelle citazioni di riviste sull’IA dal 2010 e nel 2021 ha raggiunto una quota di citazioni nelle pubblicazioni sull’IA pari a quasi il 30%, quasi il doppio rispetto agli Stati Uniti.

Mentre in termini di trasformazione delle idee in imprenditorialità reale, conclude Bloomberg, la Cina è storicamente in ritardo. Dal 2013 al 2022 gli Stati Uniti sono stati infatti in testa a tutte le regioni con il maggior numero (oltre 4.600) di imprese di IA appena finanziate: 3,5 volte il numero di imprese cinesi nello stesso periodo.

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