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Come Pinterest si lancia verso l’Ipo

Il social network di foto, disegni e immagini, Pinterest, si sta avvicinando a 1 miliardo di dollari di entrate pubblicitarie. Il debutto in Borsa è sempre più vicino….

Toccata quota di 1 miliardo di dollari di entrate pubblicitarie, Pinterest è lanciata verso l’Ipo secondo il Wall Street Journal. Per il social network fotografico la quotazione potrebbe avvenire nella prima parte del 2019, forse già ad aprile.

I NUMERI POSITIVI

Dopo aver incassato 500 milioni di dollari di vendite nel 2017, Pinterest è in grado di raddoppiare la cifra quest’anno, secondo una fonte anonima dal momento che i dati finanziari dell’azienda sono privati.

Sempre nel 2018 Pinterest ha anche aumentato i suoi utenti quasi il 15 per cento. Rispetto ad altre piattaforme più mature, come Twitter i cui utenti attivi mensili sono cresciuti del 3%, il social delle foto e delle immagini è più veloce.

QUESTIONE DI PIN

Come ha sottolineato Reuters, Pinterest potrebbe non avere “l’adrenalina” di Twitter e Facebook, o il magnetismo giovanile di Snapchat. Ma si è dimostrato utile nel concreto, aspetto che fa gola gli inserzionisti. Gli utenti del social network sono in vena di fare acquisti e la piattaforma li spinge in questa direzione.

Gli utenti di Pinterest “appuntano” gli articoli che preferiscono tramite un “pin” sulla foto, affinché amici e follower possano visualizzare elenchi dettagliati di immagini come ricette, articoli di abbigliamento, articoli per la casa e mete di viaggio. Tutto ciò fornisce dati preziosi e mirati sugli interessi dei consumatori e sulla loro intenzione di acquistare.

MERITO DELL’ADVERTISING

Il miliardo di dollari arriva proprio da qui. Pinterest sta riscuotendo un successo particolare con gli annunci per dispositivi mobili, in quanto il sito è diventato il luogo privilegiato dai grandi marchi di moda e di bellezza per mettersi in contatto con i 200 milioni di utenti attivi mensili della società.

PINTEREST CI PIACE

Gli investitori si mostrano sempre più ottimisti riguardo Pinterest, secondo Cnbc. In base agli scambi nel mercato secondario, il social network delle immagini è valutato tra 13 miliardi e 15 miliardi di dollari, un netto miglioramento rispetto alla valutazione di 12,3 miliardi di dollari al momento del suo ultimo round finanziario a giugno 2017.

DEBUTTO IN COMPAGNIA

Se Pinterest sta guardando davvero al lancio di un’offerta pubblica iniziale nel 2019, non si troverà da sola al debutto in Borsa. Cnbc ricorda infatti che la società di Silbermann potrebbe entrare a far parte di un’élite di start-up consumer di alto profilo che puntano a raggiungere il mercato pubblico nello stesso periodo. Come la società di taxi-sharing di San Francisco più chiacchierata di sempre Uber e la compagnia di homestay Airbnb.

LA CORSA DI UBER

A inizio dicembre la società di taxi-sharing di San Francisco ha presentato segretamente la documentazione per l’Ipo alla Sec, la Commissione americana di vigilanza sulla Borsa, e alla richiesta di conferma del Journal non ha risposto. Il riserbo della società intorno all’operazione era stato anticipato già dal suo numero uno. “Posso garantirvi che saremo pronti e speriamo che i mercati siano pronti per noi”, non si era dunque sbilanciato più di tanto Dara Khosrowshahi, ceo di Uber durante un’intervista a settembre.

Il fatto che Lyft, la concorrente di Uber, abbia già avviato il  procedimento per la quotazione – presumibilmente nel tentativo di battere Uber almeno sui mercati azioniari – sembra non preoccupare Khosrowshahi, che ha affermato che il mercato è “pieno di aziende” e gli investitori si divideranno equamente tra Uber e Lyft.

E QUELLA DI AIRBNB

Quest’estate sempre Cnbc ha anche riferito che il numero uno di Airbnb, Brian Chesky, ha dichiarato che la società di home-sharing sarà pronta per un’ipo nel 2019, ma non è sicuro se Airbnb percorrerà effettivamente quella strada.
Circola voce tra gli addetti ai lavori che Chesky sia interessato a rendere l’offerta pubblica di Airbnb più un evento mediatico che una semplice operazione finanziaria e starebbe valutando qualsiasi approccio che renda la sua Ipo meno tradizionale (come forse la quotazione diretta già sperimentata da Spotify).

Ormai dobbiamo attendere il nuovo anno per sapere chi tra Pinterest, Uber e Airbnb sbarcherà per prima a Wall Street.

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