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Volo STARSHIP

Com’è andato il secondo test di volo di Starship

Il razzo Starship di SpaceX non ha superato il secondo test di volo: la navicella si è separata dal booster e ha raggiunto un’altezza di circa 150 chilometri nello spazio, poi è stata fatta esplodere prima di entrare in orbita

Successo a metà per SpaceX: Starship è esplosa (di nuovo) dopo aver raggiunto lo spazio nel secondo test di prova.

Si è svolto il 18 novembre alle 14:00 (ora italiana) il secondo test di volo integrato del sistema che comprende il razzo Super Heavy e la navetta Starship di SpaceX, l’azienda aerospaziale di Elon Musk, dopo che il primo si è concluso con l’esplosione del velivolo a pochi minuti dal decollo lo scorso 20 aprile.

Entrambi gli stadi dell’enorme razzo Starship, il più potente mai costruito, sono esplosi poco dopo la loro riuscita separazione nel test di sabato. “Con un test come questo, il successo deriva da ciò che impariamo, e il test di oggi ci aiuterà a migliorare l’affidabilità di Starship mentre SpaceX cerca di rendere la vita multiplanetaria”, ha dichiarato la società in un post su X.

L’obiettivo della missione era far decollare la Starship in Texas e nello spazio appena prima di raggiungere l’orbita, quindi immergersi nell’atmosfera terrestre per un ammaraggio al largo delle coste delle Hawaii. Dunque il super razzo di Musk non ha superato il secondo test in volo, anche se ha rappresentato un importante avanzamento rispetto al precedente tentativo di aprile, sottolinea Reuters.

Il volo programmato è uno dei tanti test cruciali nella campagna di sviluppo di SpaceX per costruire un razzo completamente riutilizzabile in grado di inviare circa 150 tonnellate di satelliti nello spazio, così come esseri umani sulla Luna e infine su Marte. Anche la Nasa ha seguito con attenzione questo secondo volo di prova, dal momento che conta su questo sistema per le sue missioni di ritorno sulla Luna. come parte della missione Artemis 3 prevista per il 2025.

L’amministratore della Nasa Bill Nelson si è comunque congratulato con la compagnia per aver fatto “progressi nel test di volo di oggi”.

Tutti i dettagli.

FALLITO IL SECONDO TEST DI VOLO DI STARSHIP

Il lancio dell’astronave SpaceX è fallito pochi minuti dopo aver raggiunto lo spazio. Tre minuti dopo il lancio Starship si era separata con successo dal booster Super Heavy. Quindi il booster è esploso; il secondo stadio ha proseguito il volo ma è esploso al raggiungimento di circa 150 kilometri di altezza.

BATTUTA D’ARRESTO IN VISTA?

L’incapacità di Starship di raggiungere tutti i suoi obiettivi di test potrebbe rappresentare una battuta d’arresto per SpaceX, sottolinea Reuters.

L’INDAGINE APERTA DALLA FAA

E anche questa volta la Federal Aviation Administration (Faa), l’Amministrazione federale per l’aviazione degli Stati Uniti, ha aperto un’indagine sull’“incidente” del volo, una procedura normativa standard, prima che SpaceX possa lanciare un altro razzo Starship.

“È avvenuto un incidente durante il secondo test in volo della Starship della SpaceX, lanciato oggi dalla base di Boca Chica, in Texas. L’anomalia ha portato alla perdita del veicolo. Non si sono registrati danni a persone e cose”, ha spiegato in una nota l’Agenzia governativa che dovrà rivedere la richiesta per una nuova licenza di lancio da parte di SpaceX.

LA POSIZIONE DELLA NASA

“Il test di oggi è un’opportunità per imparare e poi volare di nuovo”: ha commentato così su X il secondo test in volo della Starship, l’amministratore della Nasa, Bill Nelson.

“Il volo spaziale è un’avventura audace, che richiede spirito positivo e innovazione”, ha scritto Nelson. “Congratulazioni ai team che hanno fatto progressi nella prova di volo di oggi”, ha concluso aggiungendo che “insieme, Nasa e SpaceX riporteranno l’umanità sulla Luna, su Marte e oltre”.

L’IMPORTANZA DEL SISTEMA DI LANCIO

Il sistema Starship è progettato per essere completamente riutilizzabile e mira a diventare un nuovo metodo per far volare merci e persone oltre la Terra. Il razzo è anche fondamentale per la Nasa che ha sborsato circa 4 miliardi di dollari, ricorda ancora Bloomberg. Nel 2021 l’agenzia spaziale americana ha selezionato SpaceX per il suo programma Human Landing System (HLS) per sviluppare versioni di Starship in grado di far atterrare gli astronauti sulla luna con la missione Artemis 3 al momento prevista nel 2025, il primo atterraggio con equipaggio sulla luna dal 1972.

IL COMMENTO DEGLI ANALISTI

Anche se lo sviluppo di Starship non sembra essere abbastanza rapido da corrispondere ai piani dell’agenzia spaziale americana, il programma risulta in linea con la cultura di tolleranza al rischio di SpaceX che abbraccia test e ri-test rapidi dei prototipi per accelerare i miglioramenti di progettazione e ingegneria.

Per l’analista del settore spaziale Laura Seward Forczyk, “è stato un fantastico successo parziale”. Questo lancio “ha superato le mie aspettative”, ha spiegato all’AFP.

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