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Thales Google Cloud

Cloud, quanto spende Apple per la nuvola di Google

Apple memorizza 8 exabyte di dati su Google Cloud Platform, noto come "Bigfoot" dallo staff di BigG

 

Apple è diventato il principale cliente corporate di Google Cloud, che gli fa uno sconto.

A partire da maggio, il colosso di Cupertino spenderà circa 300 milioni di dollari in servizi di cloud storage di Google nel 2021, con un aumento di circa il 50% anno su anno, secondo quanto riferito da The Information.

Apple ha notevolmente aumentato la quantità di dati che archivia sui servizi cloud di Google.

Solo nel novembre 2020, Apple ha aumentato la quantità di dati utente archiviati sui servizi Google di circa 470 petabyte, portando la quantità totale di dati che aveva sul cloud di Google a oltre 8 exabyte (8 milioni di terabyte).

Una buona notizia per la nuvola del colosso di Mountain View. (Qui l’approfondimento di Start).

Al momento il leader di mercato resta la business unit di Amazon, AWS, che ha circa il 33% di quota di mercato dell’infrastruttura cloud, mentre la quota di Microsoft è superiore al 18%.  Google Cloud Platform è circa al 9%.

Tutti i dettagli.

APPLE CLIENTE DI GOOGLE CLOUD DAL 2016

Come ricorda The Information, Apple è cliente di Google Cloud fin dal 2016. Nel 2018 la società guidata da Tim Cook ha confermato tramite una guida alla sicurezza iOS che era un cliente di Google, affermando di aver archiviato parti di informazioni iCloud crittografate utilizzando servizi di archiviazione di terze parti come S3 e Google Cloud Platform.

ORA IL MAGGIORE CLIENTE CORPORATE DELLA NUVOLA DI BIG G

Ma da quest’anno Apple diventa il più grande cliente aziendale dei servizi cloud di Google.

Tanto che tra lo staff di Google il produttore degli iPhone ha persino un nome indicativo per le sue dimensioni: Bigfoot. Nel 2018, Apple ha confermato di aver utilizzato Google per le esigenze di archiviazione dei dati degli utenti.

Le esigenze di dati di Apple eclissano di gran lunga qualsiasi altro cliente di Google. L’aumento di 470 petabyte di Apple a novembre è stato circa lo stesso della quantità totale di spazio di archiviazione utilizzata dal secondo cliente di Google, ByteDance, la società cinese proprietaria di TikTok.

Non è chiaro il motivo per cui lo spazio di archiviazione di Apple sui servizi cloud di Google sia aumentato così drasticamente. Tuttavia, l’acquisto suggerisce che o è più conveniente per Apple acquistare spazio di archiviazione piuttosto che creare nuova capacità, oppure Apple è cresciuta così tanto rapidamente da non poter reperire, costruire e mantenere la prima parte. server in modo tempestivo necessario per archiviare i dati.

MA SI AFFIDA ANCHE AD AWS

Apple archivia i dati iCloud dell’utente sia su Amazon Web Services che sul cloud di Google. Tali dati sono crittografati da Apple, il che significa che né Amazon né Google possono ottenere le informazioni iCloud del cliente.

Sebbene AWS rappresenti ancora la parte del leone del mercato totale del cloud storage, Google si sta ritagliando una sua nicchia.

QUANTO SPENDE IL COLOSSO DI CUPERTINO

Ma per Apple la spesa per il 50% in più di archiviazione cloud con Google conviene. Come sottolinea The Information, secondo i calcolatori dei costi sul sito Web di Google, l’archiviazione di 8 exabyte di dati costa circa  218 milioni dollari al mese. “Tra l’altro li usa per vendere agli utenti iCloud”, nota Vincenzo Cosenza, sul suo blog Vincos.

Apple, ancora una volta, paga a Google circa 300 milioni di dollari all’anno. Un prezzo quindi decisamente scontato.

DOPO APPLE, BYTEDANCE E SPOTIFY

Se l’americana Apple è al primo posto nella classifica dei principali clienti della nuvola di Big G, seguito dalla cinese ByteDance, al terzo posto si piazza una società europea.

Stiamo parlando di Spotify, terzo più grande cliente di Google con circa 460 petabyte di dati. Seguito da Twitter  con 315 petabyte e Snapchat con circa 275 petabyte.

EPPURE IL PRODUTTORE DI IPHONE HA TANTI DATA CENTER

Nonostante sia un cliente cloud così grande, Apple ha a disposizione numerosi data center. Come ricorda datacenterdynamics, ne ha sia negli Stati Uniti, tra cui Nevada, Oregon e North Carolina, nonché un campus a Viborg, in Danimarca, oltre a strutture in Cina gestite dal partner nazionale Guizhou Cloud.

Infine, la società guidata da Tim Cook sta pianificando un’altra struttura in Iowa, ma la sua apertura è stata posticipata dal 2020 al 2027.

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