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Cisco Babblelabs Webex

Cisco con BabbleLabs punterà su Webex contro Zoom, Teams e Google Meet

Grazie all'acquisizione di BabbleLabs, società che opera nel campo dell'intelligenza artificiale applicata alle comunicazioni, Cisco potrà aggiornare Webex, la sua piattaforma di videoconferenza

Cisco punta sempre più a fare concorrenza a Zoom & co migliorando la qualità audio della sua piattaforma di videoconferenza Webex.

L’azienda californiana leader nella produzione di tecnologie per il settore tlc ha annunciato l’intenzione di acquisire la statunitense BabbleLabs. Quest’ultima opera nel campo dell’intelligenza artificiale applicata alle comunicazioni e alle applicazioni di videoconferenza.

Grazie a BabbleLabs, Cisco mira alla rimozione del rumore al 100% alla fonte in cui si verifica.

I servizi di videoconferenza crescono con l’adozione sempre maggiore del lavoro a distanza. L’impatto della crisi globale Covid-19 ha portato infatti a un mercato dei servizi di videocomunicazione in rapida crescita.

Tutti i dettagli.

CISCO COMPRERÀ BABBLELABS

L’acquisizione di BabbleLabs rientra in una strategia che prevede l’integrazione di tecnologie e talenti per continuare ad integrare intelligenza all’interno della piattaforma Collaboration di Cisco, ha spiegato la società.

Un meeting a distanza di qualità non può “prescindere da un audio di qualità”, afferma Jeetu Patel, senior vice president and general manager, Cisco Security and Applications Business Unit.

I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE

Si prevede il completamento dell’acquisizione nel primo trimestre dell’anno fiscale 2021 di Cisco, soggetto alle consuete condizioni di chiusura e all’ottenimento delle approvazioni di legge.

Al termine dell’operazione, il team di BabbleLabs entrerà a far parte del Cisco Collaboration Group, che fa parte della Cisco Security and Applications Business Unit, ed è guidato da Javed Khan, senior VP e GM.

COSA FA BABBLELABS

Fondata alla fine del 2017, BabbleLabs utilizza tecniche avanzate di intelligenza artificiale per distinguere il linguaggio umano dal rumore indesiderato, migliorando la qualità delle comunicazioni e delle applicazioni di conferenza.

La startup afferma che le sue offerte vanno oltre le soluzioni tecnologiche di soppressione del rumore esistenti. Rimuove infatti anche il rumore di fondo in tempo reale e migliora la voce per elevare la comunicazione, indipendentemente dalla lingua.

BabbleLabs è “felice di entrare a far parte di Cisco e del Collaboration Group della società”, ha affermato Chris Rowen, ceo e co-fondatore di BabbleLabs. “Condividiamo la stessa passione per la qualità della voce come elemento fondamentale per la collaborazione a distanza e la comunicazione”, ha aggiunto.

LA PIATTAFORMA WEBEX

Webex è la piattaforma di collaborazione basata su cloud che consente agli utenti di ospitare riunioni online con video HD, audio e condivisione dello schermo, acquisita da Cisco nel 2007 per 3,2 miliardi di dollari.

Secondo Business Insider, Webex ha registrato un aumento nell’adozione di sette volte dall’inizio della pandemia e ha raggiunto picchi di 324 milioni di utenti a marzo e 500 milioni di partecipanti alla riunione ad aprile.

MIGLIORARE IL SUONO… E LA PRIVACY

Attraverso le soluzioni di BabbleLabs, la piattaforma Webex migliorerà la voce parlante, filtrando i rumori di sottofondo indesiderati che possono insorgere durante una riunione virtuale.

Come sottolinea Techcrunch, “è interessante notare che Cisco vede anche questo come una sorta di gioco sulla privacy rimuovendo la conversazione in background”.

RIVALE DI ZOOM, MICROSOFT TEAMS &CO

Secondo i resoconti dei media, la piattaforma Webex di Cisco si contende il dominio del mercato con i suoi 324 milioni di utenti registrati a marzo 2020 con Zoom. Gli utenti attivi giornalieri di Zoom sono aumentati infatti a oltre 200 milioni a marzo, in crescita del 21% dalla fine del 2019. Tuttavia, la piattaforma sta affrontando problemi di sicurezza e privacy negli ultimi tempi. Senza dimenticare Microsoft Teams, la piattaforma del colosso di Redmond, che conta invece 44 milioni di utenti.

Ma anche Google sprinta: il servizio di videoconferenza Meet, ha raggiunto tre milioni di utenti al giorno ad aprile.

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