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Microchip, tutti gli spionaggi della Cina verso Applied Materials e non solo

Applied Materials ha accusato un'azienda rivale (ma controllata dal governo di Pechino) di aver cercato di sottrarle competenze e segreti industriali. Anche Asml e Samsung sono state vittime dello spionaggio cinese.

L’azienda statunitense di semiconduttori Applied Materials, la maggiore fornitrice di macchinari per la manifattura di microchip del paese, sta facendo causa a una società rivale che avrebbe cercato di sottrarle segreti industriali di grande valore.

L’azienda accusata è Mattson, che ha sede in California ma che nel 2016 è stata acquisita da un ente cinese, il Beijing E-Town Dragon Semiconductor Industry Investment Center.

Sui microchip si sta giocando una grossa partita geopolitica perché gli Stati Uniti di Joe Biden stanno cercando di impedire alla Cina di accedere alle tecnologie più avanzate per lo sviluppo di questi dispositivi, in modo da bloccare lo sviluppo industriale-militare della rivale.

L’ACCUSA DI APPLIED MATERIALS

Secondo Applied Materials, Mattson – e dunque Beijing E-Town – avrebbe adottato una strategia di employee-poaching (“bracconaggio di dipendenti”, in gergo) nei suoi confronti: in sostanza, avrebbe convinto i lavoratori di Applied Materials a licenziarsi per poi assumerli e ottenere così il loro know-how. In aggiunta a questo, Mattson avrebbe messo in pratica delle manovre surrettizie per il trasferimento dei design dei macchinari per i semiconduttori.

Nel giro di poco più di un anno Mattson ha assunto diciassette ingegneri di alto livello di Applied Materials, alcuni dei quali erano a conoscenza di informazioni sensibili come i processi chipmaking e la strategia tecnologica dell’azienda.

IL RUOLO DEL PARTITO COMUNISTA CINESE

“Molti di questi documenti sono altamente sensibili, tecnici e contengono segreti commerciali e know-how di Applied che darebbero a Mattson anni di vantaggio competitivo nella sua traiettoria tecnologica e nello sviluppo”, ha dichiarato Applied Materials. Mattson fa capo a Beijing E-Town, che a sua volta è gestito dalle autorità della città di Pechino, dunque dal Partito comunista cinese.

Mattson – come riportato da Bloomberg, che ieri ha rivelato la causa legale tra le due aziende, iniziata nel 2022 – ha negato le accuse.

LO SPIONAGGIO CINESE VERSO ASML E SAMSUNG

Quest’anno ASML, una delle società di macchinari per il chipmaking più avanzate al mondo (ha sede nei Paesi Bassi), ha accusato un’ex-dipendente situato in Cina di aver partecipato al furto di informazioni tecnologiche confidenziali. E solo pochi giorni fa le autorità sudcoreane hanno accusato un’ex-dirigente di Samsung Electronics di aver cercato di realizzare una fabbrica di semiconduttori in Cina sulla base dei progetti e dei design rubati.

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