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Ue Covid-19

Chi sono e cosa faranno gli esperti della Commissione Ue per combattere Covid-19

L'Ue ha nominato un comitato di consulenti per affrontare l'emergenza Covid-19. C'è anche l'italiana Maria Rosaria Capobianchi dello Spallanzani. Tutti i nomi e i curricula

La Commissione Europea ha nominato un panel di consulenti per affrontare l’emergenza Covid-19. Tra i membri, che dovranno dare vita a delle linee guida per contrastare la diffusione del virus, anche la direttrice della virologia dell’ospedale Spallanzani di Roma, Maria Rosaria Capobianchi.

Tutti i dettagli.

IL PANEL

Il panel consultivo su Covid-19, creato su mandato degli Stati membri dell’Ue, è composto da epidemiologi e virologi di diverse nazionalità e ha il compito di formulare delle linee guida dell’Ue, con misure scientifiche e coordinate di gestione del rischio della pandemia. A presiedere il panel sarà la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, e copresieduto da Stella Kyriakides, commissaria per la salute e la sicurezza alimentare. Il centro di controllo delle malattie (ECDC), l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) e l’Emergency Response Coordination Center (ERCC) parteciperanno in qualità di osservatori.

COSA FARANNO GLI ESPERTI

Il comitato si riunirà almeno due volte alla settimana in videoconferenza e dovrà formulare misure di risposta a Covid-19 per gli Stati membri in linea con le diverse fasi dell’epidemia nell’Ue; individuare e mitigare le lacune e le incongruenze nelle misure adottate o da adottare per contenere e gestire la diffusione di COVID-19; individuare delle priorità di assistenza sanitaria, protezione civile e altre risorse, nonché misure di sostegno da organizzare o coordinare a livello dell’UE.

Agli esperti anche il compito di proporre delle misure politiche per affrontare e mitigare le conseguenze a lungo termine di COVID-19.

I MEMBRI

Ma chi sono gli esperti chiamati ad aiutare l’Ue ad affrontare la Covid-19? I membri sono sette, e tra questi spicca la direttrice della virologia dell’ospedale Spallanzani di Roma, Maria Rosaria Capobianchi, coordinatrice del team che ha isolato il coronavirus in Italia.

Gli altri membri sono: il francese Arnaud Fontanet, direttore dell’Istituto Pasteur; i tedeschi Christian Drosten, virologo berlinese specializzato nei virus emergenti, e Lothar Wieler, direttore dell’Istituto Robert Koch; l’infettivologo danese Kare Molbak; la virologa olandese Marion Koopmans e il microbiologo belga Peter Piot, tra gli scopritori del virus Ebola nel 1976 (ha poi lavorato a lungo sull’Aids).

MARIA ROSARIA CAPOBIANCHI

Maria Rosaria Capobianchi, che ha conseguito la specializzazione in Microbiologia presso l’Università La Sapienza di Roma, è direttore della UOC Laboratorio di Virologia e Laboratori di Biosicurezza e direttore del Dipartimento di Epidemiologia, Ricerca Preclinica e Diagnostica Avanzata presso l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive (INMI) “L. Spallanzani”. Ha prestato, fino al 1999, Servizio Speciale di Virologia del Policlinico Umberto I.

ARNAUD FONTANET

Nominato nel 2014 direttore dell’Istituto Pasteur, dove lavorava già dal 2002, Fontanet è stato ricercatore del Programma globale sull’AIDS dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dal 1993 al 1994. Dal 1995 al 2001, ha trascorso cinque anni in Etiopia e due anni nei Paesi Bassi in qualità di Program Manager del progetto di ricerca AIDS Etio-Paesi Bassi.

CHRISTIAN DROSTEN

Medico, è esperto di virologia diagnostica ed evoluzione virale. E’ uno degli scopritori del coronavirus SARS ed è specializzato nei virus dell’RNA nei mammiferi e negli insetti, con particolare attenzione ai coronavirus emergenti. Dirige l’Istituto di virologia presso il centro medico dell’Università di Bonn.

ROBERT KOCH

Presidente del Robert Koch Institute di Berlino, l’istituto nazionale di sanità pubblica in Germania, Koch ha focalizzato la sua ricerca sulle malattie zoonotiche, cioè sulle infezioni che vengono trasmesse tra animali e umani. E’ vice portavoce del consorzio di ricerca InfectControl 2020, che persegue approcci intersettoriali per la prevenzione e il trattamento delle infezioni da una prospettiva “One Health” ed è anche membro del comitato consultivo scientifico del Global Research Collaboration for Infectious Disease Preparedness (GloPID-R) e EACHR. Dal 2010 è anche membro eletto dell’Accademia Nazionale delle Scienze tedesca. Nel 2018 è entrato a far parte della EACHR.

KARE MOLBAK

Vicepresidente esecutivo e direttore della Divisione di preparazione alle malattie infettive presso Statens Serum Institut, Molbak è specializzato nell’epidemiologia delle malattie infettive e della salute pubblica. Autore di diversi saggi e studi, nel 2001 è stato insignito del premio Kauffmann.

MARION KOOPMANS

Capo del dipartimento Viroscience dell’Erasmus MC Rotterdam, la virologa olandese Marion Koopmans è specializzata sull’impatto sulla popolazione globale della rapida diffusione delle infezioni da virus zoonotico (con particolare riferimento a quelle di tipo alimentari). Promotrice della rete globale Noronet, la virologa ha portato alla scoperta di una vasta gamma di genotipi di norovirus che differiscono nella loro capacità di diffondersi e causare malattie.

PETER PIOT

Ha conseguito una laurea in medicina presso l’Università di Gand (1974) e un dottorato in microbiologia presso l’Università di Anversa (1980), è direttore della London School of Hygiene e Tropical Medicine.  Nel 1976 ha scoperto il virus Ebola nello Zaire mentre lavorava presso l’Istituto di medicina tropicale di Anversa, in Belgio, e ha condotto ricerche sull’HIV / AIDS, sulle malattie a trasmissione sessuale e sulla salute delle donne. È stato direttore dell’Istituto per la salute globale dell’Imperial College di Londra. Direttore esecutivo e fondatore di UNAIDS, è stato sottosegretario generale delle Nazioni Unite dal 1995 al 2008 e direttore associato del Programma globale sull’AIDS dell’OMS.

LE PAROLE DELLA VON DER LEYEN

“Il coronavirus sta cambiando rapidamente la nostra vita e le nostre società. Tutti i governi devono prendere ogni giorno decisioni ben informate e appropriate per il popolo europeo. Ecco perché la competenza scientifica e la buona consulenza sono ora più preziosi che mai. Sono molto grata a tutti gli esperti di alto profilo del panel per aver messo le loro conoscenze al servizio della comunità”, ha detto la Presidente von der Leyen annunciando la nascita del panel.

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