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Chi incasserà i soldi di Google in Italia sulla cybersicurezza

Ad aggiudicarsi finanziamenti per 4 milioni di euro sulla cybersicurezza di Google i progetti del Politecnico di Milano, dell'Università Campus Bio-Medico di Roma e di Biblioteche Senza Frontiere. Tutti i dettagli e alcune stranezze

 

Google.org insieme all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn) ha selezionato alcuni progetti italiani incentrati sulla cybersicurezza che verranno finanziati con quattro milioni di euro nell’ambito della Impact Challenge: Tech for Social Good promossa dal colosso di Mountain View.

QUALCHE DETTAGLIO SULLA CHALLENGE DI GOOGLE

La Google.org Impact Challenge: Tech for Social Good – si legge sul sito dell’iniziativa – prevede finanziamenti e assistenza tecnica a favore di organizzazioni europee con progetti focalizzati su problematiche locali di stampo sociale. In Italia, “ci concentriamo sulla cybersicurezza e sul contrasto agli attacchi informatici e alla disinformazione online”. Del ruolo giocato da Google in merito alle cosiddette fake news, Start Magazine ne già parlato qui.

CHI HA SELEZIONATO I PROGETTI

Il panel di esperti include: Alberto Barachini, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Informazione e all’Editoria, Maria Chiara Carrozza, presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Nunzia Ciardi, vice direttore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, e Nathalie Tocci, direttrice dell’Istituto Affari Internazionali.

I PROGETTI SELEZIONATI, L’OSSERVATORIO DEL POLITECNICO E IL CAMPUS BIOMEDICO

I progetti scelti sono del Politecnico di Milano, molto attivo nel settore avendo un Osservatorio Cybersecurity & Data Protection diretto da Alessandro Piva (già direttore di svariati Osservatori della School of Management del Politecnico di Milano, quali l’Osservatorio Information Security & Privacy, l’Osservatorio Cloud Transformation, l’Osservatorio Artificial Intelligence e Responsabile della Ricerca dell’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence) e dell’Università Campus Bio-Medico di Roma promossa, come dice il sito dell’ateneo, “da persone dell’Opus Dei e da persone che non sono cristiane ma che condividono l’aspirazione a realizzare una scienza umana”. E ancora: “Alcuni fedeli della Prelatura e cooperatori dell’Opus Dei, che sono dipendenti, docenti,  studenti, ecc., cercano di vivere in maniera coerente con il suo spirito. Anche tante altre persone, pur non essendo fedeli delal Prelatura, si riconoscono in questo stile cristiano e nei suoi ideali”.

LA COLLABORAZIONE TRA GOOGLE E POLIMI SULL’AI

Dato il rapido accenno alla School of Management, per dovere di completezza si segnala quest’Ansa del 20 settembre scorso (“Google, strumento di intelligenza artificiale per il Made in Italy”) in cui si riporta che proprio la School of Management del Politecnico di Milano ha collaborato con Google nella realizzazione dello AI Smart Report sull’intelligenza artificiale.

Matt Brittin, President EMEA di Google, ne parla in questi termini: “Stiamo già lavorando per portare l’IA nelle aziende grandi e piccole. ll recente lancio in Italia di AI Smart Report – uno strumento senza costi realizzato da Google in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano – va proprio in questa direzione: permettere alle aziende del Made in Italy di scoprire quali sono le soluzioni di intelligenza artificiale più adatte alla propria attività, scoprendo possibili applicazioni e benefici”.

IL PROGETTO POLIMI – UCBM

Coi soldi della challenge di Google, il Politecnico di Milano e l’Università Campus Bio-Medico di Roma intendono sviluppare un’app basata sull’Intelligenza artificiale in grado di identificare le vulnerabilità informatiche delle Pmi, fornire riscontri su eventuali lacune e suggerire strategie di mitigazione in tempo reale per consentire loro di difendersi dalle continue minacce digitali. Il progetto mira a supportare oltre 300.000 Pmi, contribuendo a ridurre del 30% gli attacchi informatici e a migliorare del 20% la consapevolezza di tali minacce da parte dei dipendenti.

L’altro progetto selezionato è quello di Biblioteche Senza Frontiere, “l’antenna italiana dell’ONG francese Bibliothèques Sans Frontières, fondata nel 2007 da Patrick Weil“. BSF Italia è un’associazione di promozione sociale giovanissima, creata solamente nel 2021. Sul loro sito, tra i partner della Organizzazione non governativa, alla voce “lavoriamo con”, non solo i ministeri dell’Istruzione e della Cultura o l’Arci, ma anche proprio Google.org.

In questo caso il progetto è supportato da Dataninja e Seedble e intende colmare il divario in materia di sicurezza informatica e fornire strumenti dedicati alle generazioni più anziane, sviluppando un sistema di avvisi sulle minacce informatiche. A questo scopo verrà creata un’applicazione con un assistente basato sull’IA generativa.

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