Elon Musk è a caccia di 1 miliardo di dollari in finanziamenti azionari per la sua società di intelligenza artificiale xAI, che ha recentemente realizzato il chatbot Grok. È quanto si apprende da un documento depositato ieri presso la Securities and Exchange Commission (Sec), l’ente federale incaricato della supervisione e dell’ispezione dei mercati dei titoli negli Stati Uniti.
Secondo quanto dichiarato dal miliardario, gli investitori di Twitter, ormai X, avranno il 25% di xAI.
CHI C’È NEL BOARD DI XAI
Nel documento depositato alla Sec si legge che Musk è amministratore delegato e direttore di xAI. Inoltre, tra i dirigenti figura anche Jared Birchall, ex di Goldman Sachs, Merrill Lynch e Morgan Stanley, che sarebbe il gestore del family office di Elon Musk.
CHI FINANZIERÀ XAI?
Fondata in aprile, in gran segreto nello Stato Usa del Nevada, xAI è la società di intelligenza artificiale di Musk il cui scopo è “comprendere la vera natura dell’universo”. Grok, al momento è disponibile solo in accesso anticipato per gli abbonati a X Premium Plus, dovrebbe servire proprio a questo. In precedenza, il patron di Tesla non ha detto molto su come verrà finanziata xAI, se non con un telegrafico post del 19 novembre in cui affermava che gli attuali azionisti di X avrebbero ottenuto il 25% della società.
LE AZIENDE CHE NON SI SBOTTONANO SU EVENTUALI FINANZIAMENTI
Alla domanda di Axios, in occasione dell’evento AI+ tenutosi a novembre a San Francisco, se le loro società stiano investendo in xAI, dato il loro sostegno a X, Sonya Huang di Sequoia Capital e Anjney Midha di a16z hanno rifiutato di commentare.
Sebbene tra Grok e X il legame sia stretto – dato che il chatbot attinge informazioni in tempo reale da X per alimentare le sue risposte -, xAI è separata da X Corp. “Siamo una società separata da X Corp, ma lavoreremo a stretto contatto con X, Tesla e altre aziende per compiere progressi verso la nostra missione”, si legge sul sito della società di IA.
MUSK IN CERCA DI 1 MILIARDO DI EURO
Ora, stando a CoinDesk, xAI sta cercando di raccogliere 1 miliardo di dollari. Finora ha messo insieme 134,7 milioni ma non si conoscono i nome i degli investitori. Nel documento viene inoltre dichiarato che xAI accetterà solo un minimo di 2 milioni di dollari da investitori esterni.
Tuttavia, considerando che il documento afferma che “l’emittente ha stipulato un accordo vincolante ed esecutivo per l’acquisto e la vendita del totale rimanente da vendere sopra elencato”, per Axios questo “suggerisce che l’emittente potrebbe in effetti aver raccolto l’intera somma richiesta”.
COME L’ANNUNCIO HA INFLUENZATO ANCHE LE CRIPTOVALUTE
CoinDesk riferisce poi che la notizia ha spinto alcuni utenti di criptovalute a creare decine di token “X” su più blockchain e il prezzo del dogecoin – il token raffigurato con il famoso cane di razza Shiba Inu, più volte tirato in ballo da Musk, che lo per un periodo lo ha anche adottato come immagine del social al posto dell’uccellino blu – è balzato subito dopo, arrivando a salire del 7,4%.
Già in passato, la passione del miliardario per il dogecoin ha suscitato speculazioni sul fatto che l’asset digitale potrebbe in qualche modo essere adottato o promosso da Musk come forma di pagamento.