Il colosso asiatico ByteDance esce dal mercato videoludico. O almeno questa pare la direzione intrapresa dal Gruppo fondato da Zhang Yiming nel 2012 attualmente alle prese con la querelle con gli Usa che gli vogliono imporre di vedere TikTok a una software house non allineata con Pechino, pena l’essere bandita dall’etere americano). La Big Tech asiatica ha naturalmente una pluralità di investimenti che esulano dal campo social, com’è normale che sia per una società dal valore di 225 miliardi di dollari. E aveva iniziato anche a interessarsi al comparto dei videogame, nel tentativo probabilmente di mettersi in scia ad altri due colossi cinesi: Tencent e Netease.
GAME OVER PER BYTEDANCE?
Le ultime mosse lasciano però supporre che quel mercato non sia più interessante per l’etichetta di TikTok. Nelle ultime settimane, infatti, ByteDance, ha venduto lo studio di sviluppo C4 Games, cui dobbiamo Red Alert Online, alla connazionale China Ruyi (il cui 21,97% è nelle mani di Tencent), che si occupa di produzioni cinematografiche. La transazione ammonta a 259 milioni di yuan, ossia circa 36 milioni di euro al cambio attuale.
Una vendita inattesa, se si considera che ByteDance aveva acquistato la software house attiva nel settore dei videogame appena tre anni fa, nell’aprile del 2021 (purtroppo non è mai stata rivelata la cifra dunque impossibile dire se il team sia stato svenduto). E soprattutto considerando gli incassi di Red Alert Online: stando alle stime di AppMagic, il titolo dal debutto a oggi ha prodotto 385,9 milioni di dollari dall’App Store cinese di Apple. Nel solo 2023 ha incassato 32,4 milioni di dollari.
BYTEDANCE SI LIBERA DEI VIDEOGIOCHI
Secondo i media locali, nelle ultime settimane ByteDance ha venduto altri due studi di sviluppo a Tencent: uno con con sede a Shenzhen che starebbe lavorando a un gioco d’azione e l’altro localizzato nella Cina orientale, al lavoro a “un videogame stile anime”.
Di entrambi non si sa ancora nulla, nemmeno se usciranno mai dal mercato locale. Le notizie sono rarefatte ma, data la concomitanza con questa operazione della quale si conosce un maggior numero di dettagli, permettono di intuire che ByteDance si stia disimpegnando dal settore dei videogiochi.