Autogol per TikTok: la società madre cinese BydeDance ha ammesso che alcuni dipendenti hanno avuto accesso ai dati degli utenti sulla popolare piattaforma social.
A seguito di un’indagine interna ByteDance ha scoperto infatti che quattro dipendenti — due negli Stati Uniti e due in Cina — hanno ottenuto in modo inappropriato l’accesso ai dati di alcuni utenti americani, inclusi due giornalisti. Immediate le conseguenze: la società cinese ha licenziato i dipendenti responsabili. Lo ha confermato il portavoce di TikTok Brooke Oberwetter alla Cnn giovedì.
TikTok è l’app più popolare al mondo, usata da due terzi dei teenager negli Stati Uniti. La notizia del tracciamento arriva mentre TikTok sta già affrontando un crescente contraccolpo politico negli Stati Uniti. Già l’amministrazione Trump, e ora l’amministrazione Biden teme infatti i problemi di sicurezza per i dati degli utenti statunitensi sul social network visti i suoi legami con la Cina.
TikTok, da parte sua, aveva già confermato che alcuni dipendenti in Cina possono accedere ai dati degli utenti statunitensi. Tuttavia, la società ha anche precisato che un team di sicurezza con sede negli Stati Uniti decide chi può accedere ai dati degli utenti statunitensi dalla Cina.
Ma basterà questo a placare politica e stampa?
Tutti i dettagli.
L’INDAGINE INTERNA DI BYTEDANCE SU TIKTOK
ByteDance ha annunciato il licenziamento di quattro dipendenti per aver esaminato i dati di due giornalisti nel tentativo di trovare la fonte della fuga di notizie.
L’accesso ai dati derivava da un’indagine interna di ByteDance avviata durante l’estate per scoprire la fonte delle fughe di notizie dei dipendenti alla stampa. In questo modo però i membri del team di audit interno di ByteDance responsabili dell’indagine hanno avuto accesso ai dati personali dagli account di alcuni giornalisti, inclusi gli indirizzi IP.
A rivelare per la prima volta l’indagine della società cinese, condotta dal suo team di conformità legale globale insieme a uno studio legale esterno, ci ha pensato il New York Times.
I DATI TRAFUGATI
Dunque, due membri del personale negli Stati Uniti e due in Cina hanno avuto accesso agli indirizzi IP e ad altri dati personali della giornalista del Financial Times Cristina Criddle, per capire se fosse in prossimità di dipendenti di ByteDance, ha affermato la società. I dati personali a cui si accede dagli account dei giornalisti includevano gli indirizzi IP, secondo il portavoce. Gli indirizzi IP possono fornire informazioni sulla posizione di un utente.
LE CONSEGUENZE IN BYTEDANCE
ByteDance non ha perso tempo: la società ha licenziato i dipendenti coinvolti, due con sede negli Stati Uniti e due in Cina.
“Le persone coinvolte hanno abusato della loro autorità per ottenere l’accesso ai dati degli utenti di TikTok”, ha detto ai dipendenti Shou Chew, amministratore delegato della popolare app di condivisione video mobile, in un promemoria visualizzato da Bloomberg. “Voglio aggiungere che questa cattiva condotta non è affatto rappresentativa di ciò che so essere i principi della nostra azienda”, ha aggiunto Chew nella sua nota. “Sono deluso nel sentire che chiunque, anche un ristretto sottogruppo di persone, l’avrebbe considerato accettabile”.
In risposta all’incidente, TikTok ha affermato di aver ristrutturato i suoi team di controllo interno e di rischio. Inoltre la società ha anche rimosso l’accesso ai dati degli utenti statunitensi per tali team, secondo il portavoce.
Ma queste azioni saranno sufficienti a tranquillizzare i politici americani?
IL GIRO DI VITE A STELLE E STRISCE
Da tempo i legislatori statunitensi hanno sollevato preoccupazioni sulla sicurezza dei dati degli utenti e sulla possibilità per i dipendenti cinesi dell’azienda di accedere alle informazioni sugli utenti. E ora ne hanno avuto la prova.
Proprio la scorsa settimana, il Senato americano ha approvato all’unanimità una legge che proibisce ai dipendenti federali di scaricare o usare la app cinese TikTok su apparecchiature governative, sullo sfondo delle crescenti preoccupazioni di sicurezza nazionale.
Ora il provvedimento deve essere approvato dalla Camera e firmato dal presidente Usa. Una legge simile era passata al Senato nella legislatura precedente, ma poi si era arenata.
Senza dimenticare che più di una dozzina di governatori degli Stati americani hanno vietato ai dipendenti statali di utilizzare TikTok su dispositivi di proprietà statale.
LA SFIDA PER BYTEDANCE
Infine, la società cinese è pronta a rimboccarsi le maniche.
“La fiducia pubblica che abbiamo speso enormi sforzi per costruire sarà significativamente minata dalla cattiva condotta di alcune persone”, ha scritto il ceo di ByteDance Rubo Liang ai dipendenti in un’e-mail separata visionato da Bloomberg. “Lavoreremo sodo per ripristinare il danno e continueremo a impegnarci per diventare un’azienda di fiducia del pubblico”.
E Il numero uno di Tik Tok Chew ha affermato che negli ultimi 15 mesi la società ha lavorato per creare TikTok US Data Security (USDS) per garantire che i dati protetti degli utenti di TikTok US rimangano negli Stati Uniti. “Stiamo completando la migrazione della gestione protetta dei dati degli utenti statunitensi al dipartimento USDS e abbiamo sistematicamente interrotto i punti di accesso”, ha scritto.
LE REAZIONI DELLA STAMPA
Ma la stampa anglosassone è indignata e pronta a vederci chiaro.
“Spiare i giornalisti, interferire con il loro lavoro o intimidire le loro fonti è del tutto inaccettabile” ha dichiarato in una nota il Financial Times. “Indagheremo su questa storia in modo più approfondito prima di decidere la nostra risposta formale”.
Ieri Forbes ha riferito che ByteDance ha rintracciato diversi giornalisti di Forbes, inclusi alcuni che in precedenza lavoravano a BuzzFeed “come parte di una campagna di sorveglianza segreta” volta a scoprire la fonte delle fughe di notizie. Randall Lane, chief content officer di Forbes, lo ha definito “un attacco diretto all’idea di una stampa libera e al suo ruolo fondamentale in una democrazia funzionante”.
La portavoce di BuzzFeed News, Lizzie Grams, ha affermato che la società è profondamente turbata dal rapporto. Il fatto dimostra “un palese disprezzo per la privacy e i diritti dei giornalisti e degli utenti di TikTok”.