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Braccio di ferro in America tra SpaceX e la Faa sui detriti spaziali

La Faa, l’autorità di regolamentazione dell’aviazione civile degli Stati Uniti, ha proposto regole più severe per lo smaltimento dei razzi per affrontare i detriti spaziali. Ma SpaceX, la società aerospaziale di Elon Musk, ha da ridire...

SpaceX sbuffa contro il rapporto della Federal Aviation Administration (Faa), l’autorità di regolamentazione dell’aviazione civile degli Stati Uniti, sulla spazzatura spaziale.

Le attività umane lasciano troppi satelliti morti e frammenti di macchinari scartati nell’orbita terrestre. La spazzatura spaziale ingombra le orbite e rappresenta una minaccia urgente per il tempo, la sicurezza, le comunicazioni e altri satelliti (Per saperne di più la puntata del podcast Spaziale!: La spazzatura spaziale rischia di intasare l’orbita terrestre).

Secondo quanto rivelato da SpaceNews, la società aerospaziale di Elon Musk ha invitato la Faa a correggere il suo rapporto al Congresso americano datato 20 settembre. La Faa ha proposto una nuova regola che richiederebbe alle compagnie spaziali private di smaltire gli stadi superiori dopo il lancio per mitigare il crescente problema dei detriti orbitali.

Inoltre, nel suo rapporto, l’autorità di regolamentazione afferma che entro il 2035 almeno 28.000 frammenti pericolosi provenienti dai satelliti in deorbita e dai razzi che li lanciano potrebbero sopravvivere al rientro ogni anno, soprattutto se i piani di rapida espansione Starlink, rete di connessione internet satellitare di SpaceX, rimangono sulla buona strada.

Dal 2019 a oggi SpaceX ha lanciato 5.000 satelliti Starlink e ha il permesso della Federal Communications Commission (Fcc) degli Stati Uniti di espandere la costellazione fino a 12.000 satelliti in orbita bassa.

Secondo il rapporto della Faa, Starlink rappresenta oltre l’85% del rischio previsto per le persone a terra e per l’aviazione derivante dalla caduta di detriti nell’arco di tempo. Ma la società di Elon Musk non ci sta con queste stime.

Tutti i dettagli.

IL RAPPORTO DELLA FAA

Come spiega Spacenews, nel 2020 il Congresso degli Usa ha incaricato la Faa di pubblicare un rapporto sui rischi associati allo smaltimento al rientro dei satelliti dalle megacostellazioni LEO. Nel 2021, la Faa ha incaricato l’Aerospace Corp., un’organizzazione no-profit finanziata dal governo federale focalizzata sullo spazio, di fornire una valutazione tecnica dell’aumento delle costellazioni LEO. Insieme ai rischi posti all’aviazione e alle persone a terra dai rientri non pianificati e controllati di questi satelliti e gli stadi superiori che li lanciano.

La Faa ha detto ad Aerospace Corp. di concentrarsi sui satelliti non geostazionari lanciati dagli Stati Uniti con licenze Fcc. Quindi l’analisi ha escluso costellazioni come la rete Guowang da 13.000 satelliti proposta dalla Cina.

IL RISCHIO INDIVIDUATO PER LE PERSONE A TERRA…

“Entro il 2035, se si realizzasse la prevista crescita della grande costellazione e i detriti dei satelliti Starlink sopravvivessero al rientro, si prevede che il numero totale di frammenti pericolosi che sopravvivono ai rientri ogni anno raggiungerà i 28.000″ si legge nel rapporto della Faa. Nello specifico, “l’aspettativa di vittime, il numero di individui a terra previsti essere ferita o uccisa dai detriti sopravvissuti al rientro dei satelliti provenienti da queste costellazioni, sarebbe 0,6 all’anno, il che significa che ci si aspetterebbe che una persona sul pianeta sia ferita o uccisa ogni due anni”.

…E IN VOLO

Inoltre, prosegue il rapporto “Alcuni frammenti di detriti potrebbero rappresentare un pericolo anche per le persone a bordo degli aerei”.

“Proiettando il traffico aereo globale dal 2019 al 2035 e assumendo che un frammento che ferirebbe o ucciderebbe una persona a terra sarebbe anche in grado di danneggiare mortalmente un aereo, la probabilità di un incidente di abbattimento di un aereo (definito nel rapporto Aerospace come una collisione con un oggetto abbattuto da un aereo) nel 2035 sarebbe 0,0007 all’anno” ha concluso il rapporto.

ZERO DETRITI SPAZIALI DALLA COSTELLAZIONE SARLINK DI SPACEX?

Allo stesso tempo, la Faa ha ammesso che qualsiasi “aumento del rischio di rientro è minimo rispetto al rischio attuale” se SpaceX ha ragione nel segnalare zero detriti da Starlink sopravvissuti fino ad oggi. Inoltre, la Faa riporta che la società dichiara che i suoi componenti sono abbastanza fragili da bruciare completamente nell’atmosfera.

LA PROTESTA DI SPACEX SUL RAPPORTO DELLA FAA RIGUARDO I DETRITI SPAZIALI

Tuttavia, SpaceX ha contestato i numeri del rapporto.

In una lettera del 9 ottobre alla Faa e al Congresso visionata da SpaceNews, l’ingegnere principale di SpaceX David Goldstein ha affermato che il rapporto si basava su “analisi profondamente imperfette” basate su ipotesi, congetture e studi obsoleti.

Goldstein ha criticato la Aerospace Corp. e la Faa per non aver aggiornato i dati nell’analisi del 2021 sulla dimensione delle costellazioni prima di presentarla al Congresso. Mentre il rapporto presuppone che 54.902 satelliti con licenza Fcc siano nello spazio attraverso 12 richieste presentate da nove operatori, i documenti normativi aggiornati hanno ridotto questo numero di 7.518.

L’ESCLUSIONE DEI SATELLITI KUIPER DI AMAZON DAL RAPPORTO

Infine, nel conteggio di Aerospace ci sono delle lacune secondo SpaceX.

Oltre ad escludere le costellazioni autorizzate dalla Cina e da altri governi stranieri, Goldstein ha sottolineato come l’analisi non abbia preso in considerazione i piani del colosso statunitense Amazon per il Kuiper Project.

Proprio il 6 ottobre Amazon ha lanciato grazie a un razzo Atlas 5 della United Launch Alliance due prototipi della rete Kuiper. Il progetto Kuiper di Amazon ha l’autorizzazione di lanciare 3.236 satelliti da posizionare nella parte bassa dell’orbita terrestre. L’obiettivo è formare una costellazione di satelliti destinata a fornire accesso a Internet anche in luoghi remoti.

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