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Vega C

Avio, pezzo prodotto da società ucraina dietro il fallimento del primo volo di Vega C?

Secondo il quotidiano francese La Tribune, all'origine del fallimento del primo volo commerciale di Vega C ci sarebbe un problema con parte del motore prodotto dalla società ucraina Youjnoye. Il gruppo italiano Avio ha preferito un fornitore ucraino ad ArianeGroup per un pezzo considerato critico per il lanciatore

Un pezzo fornito dalla società ucraina Youjnoye all’origine del fallimento del primo volo commerciale di Vega C, la versione aggiornata del lanciatore europeo Vega realizzato da Avio negli stabilimenti italiani di Colleferro.

È quanto rivela oggi il sito francese La Tribune, secondo cui c’è un problema all’ugello del motore realizzato dalla società ucraina Youjnoye alla base del fallimento di Vega-C lo scorso 20 dicembre. Considerato critico, questo pezzo è nel motore del secondo stadio (Zefiro 40) del lanciatore.

Poco dopo il lancio, fu annunciato l’insuccesso del volo. Arianespace, società che commercializza i lanci dei lanciatori europei Ariane e Vega, e l’Agenzia spaziale europea (Esa) hanno immediatamente istituito una Commissione d’inchiesta indipendente per indagare sulle cause dell’insuccesso.

L’indiscrezione anticipa la presentazione delle evidenze raccolte dalla Commissione indipendente. Proprio domani il direttore generale dell’Esa Josef Aschbacher e il ceo di Arianespace Stéphane Israel presenteranno congiuntamente i risultati dell’indagine.

Infine, il fallimento ha inflitto un duro colpo agli sforzi europei per mantenere l’autonomia nel lancio. Il Vega C è stato uno dei capisaldi di quella strategia, insieme all’Ariane 6 ancora in fase di sviluppo.

Tutti i dettagli.

IL FALLIMENTO DEL PRIMO VOLO COMMERCIALE DI VEGA C

La missione Arianespace VV22 tramite il lanciatore Vega C che nella notte tra il 20 e il 21 dicembre 2022 stava portando due satelliti Pleiades Neo nei loro slot orbitali è fallita. A circa due minuti e 27 secondi dal decollo del lanciatore Vega C, spiega una nota di Avio, si è verificata un’anomalia poco dopo l’accensione del secondo stadio (Zefiro 40), che ha portato alla conclusione prematura della missione e la perdita del carico. Il fallimento del primo lancio commerciale arriva a sei mesi dal lancio di qualificazione di Vega C, operato dall’Esa, conclusosi con successo lo scorso 13 luglio.

ISTITUITA LA COMMISSIONE D’INCHIESTA INDIPENDENTE

Dopo il fallimento della missione di lancio Vega C, Arianspace ed Esa hanno deciso di nominare una commissione d’inchiesta indipendente per indagare sulle cause che hanno portato alla perdita di pressione nel secondo modulo, lo Zefiro 40. Alla commissione è chiesto – si legge in una nota dell’Agenzia Spaziale Europea – di accertare le cause del fallimento e definire le misure necessarie per ripristinare la capacità di volo del vettore Vega C.

Il presidente di Arianespace ha sottolineato l’”indipendenza” di quest’organo, che avrà “la responsabilità di mettere in evidenza la causa del fallimento e di proporre azioni correttive solide e durature”.

IL PROBLEMA CAUSATO DA COMPONENTE CRITICA PRODOTTA DALLA SOCIETÀ UCRAINA YOUJNOYE

“Questo fallimento pone diverse domande cruciali sulla sua origine” puntualizza La Tribune.

“Perché una parte così critica è stata prodotta dalla società Youjnoye per Vega-C, mentre il colosso franco-tedesco ArianeGroup ha finora consegnato questo tipo di parte al gruppo italiano Avio per lo Zefiro 23 di Vega?” si domanda la testata francese che aggiunge come finora “le parti fornite da ArianeGroup avevano dato soddisfazione su tutti i voli Vega, secondo una fonte vicina al file. Inoltre, perché l’Esa ha autorizzato questo fornitore extra-europeo del gruppo italiano al di fuori della regola del ritorno geografico?”.

SCELTA (DISCUTIBILE) DI AVIO SECONDO LA FRANCESE TRIBUNE

Dunque, secondo La Tribune, Avio avrebbe scelto di rivolgersi alla società ucraina Youjnoye piuttosto che ad ArianeGroup  per motivi di riduzione dei costi prima dell’inizio dell’invasione russa in Ucraina.

Tuttavia, “il processo di produzione molto complesso di un colletto degli ugelli dei motori non è stato completamente controllato. Con la guerra in Ucraina, la fabbrica sembra aver fermato la produzione” scrive il quotidiano francese.

LE CONSEGUENZE PER AVIO SECONDO GLI ANALISTI

Non resta dunque che attendere domani 3 marzo per conoscere i risultati della commissione d’inchiesta indipendente che ha analizzato i motivi della perdita della missione. Saranno presentate inoltre le misure da adottare per garantire tutte le condizioni di sicurezza e affidabilità necessarie per la ripresa dei voli di Vega-C.

“Le implicazioni negative per Avio saranno chiare solo quando l’indagine della commissione indipendente sarà finalizzata” commentavano gli esperti di Equita. Inoltre, il fallimento della missione, concordavano gli analisti della sim, comporta rischi legati a “ulteriori ritardi nella produzione e nei futuri lanci di Vega C, minor potere contrattuale in future negoziazioni, costi non ricorrenti se si renderanno necessarie modifiche a Zefiro 40 e un aumento dei premi assicurativi”.

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