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Avio Aero

Avio Aero, ecco problemi e sfide del nuovo piano industriale

Tutte le principali linee di azione del vertice di Avio Aero. L’intervento di Guglielmo Gambardella (Uilm) sul piano industriale della società del gruppo General Electric Aviation

 

Il 21 luglio si è tenuto, in remoto, l’incontro fra il comitato nazionale Avio Aero e la direzione aziendale per il primo confronto sul piano di gestione della fase di ripresa delle attività nel medio e lungo periodo.

L’amministratore delegato di Avio Aero, Riccardo Procacci, ha rappresentato nella sua illustrazione le criticità ancora presenti nel settore e le prospettive di ripresa dei mercati di riferimento: a fronte della riduzione del 40% del mercato civile, AvioAero si attesta mediamente su una riduzione delle attività pari al 20/25 %; il settore Difesa e Sicurezza conferma una sostanziale tenuta con qualche segnale di “vitalità”.

GE e Avio Aero hanno effettuato una analisi dettagliata dei volumi di attività attualmente contrattualizzati con i diversi clienti e la possibilità di ulteriori incrementi di volumi, in particolare di quelli assegnati dalla capogruppo statunitense alla realtà italiana e quelli previsti dagli accordi commerciali fra AvioAero e P&W.

Nella sintesi descritta dalla azienda nel corso della riunione sono state presentate le linee strategiche che Avio Aero intende adottare per affrontare la fase di transizione fino alla ripresa delle attività ai livelli preCovid:

  • Sviluppare, ulteriormente, la tecnologia (protetta) dei prodotti forniti a GE Aviation
  • Accrescere la qualità, competitività e l’affidabilità delle forniture per gli altri clienti
  • Diventare un fornitore “motorista” di riferimento per la Difesa Europea a partire dai programmi Euromale e Tempest
  • Incrementare gli investimenti nei sistemi per elicotteri e velivoli a decollo verticale e decollo/atterraggio a corto raggio
  • Crescere nel supporto avanzato alle flotte e nella gestione del ciclo vita

L’amministratore delegato di Avio Aero ha dichiarato di aver registrato il pieno sostegno delle istituzioni italiane sui programmi europei della Difesa sui quali è in atto una estrema competizione con gli altri produttori continentali, in particolare con quelli francesi.

Entro la metà del mese di agosto si avrà conferma della definitiva assegnazione della motorizzazione del Nees (AW249) ad Avio Aero; lo stesso amministratore delegato ha aggiunto che, a partire dal programma del nuovo Mangusta, si possa, in futuro, condividere con Leonardo altri programmi di sviluppo in una ritrovata sintonia nell’interesse del sistema Paese.

L’azienda ha dichiarato che, al momento, le stime dei carichi di lavoro prevedono un ritorno a livelli pre crisi nel 2021 per i siti di Pomigliano D’Arco e Brindisi con una graduale crescita dei volumi, con il riassorbimento delle momentanee eccedenze attualmente gestite con la CIGO, fino al raggiungimento di livelli produttivi che richiederanno l’inserimento di nuovo personale nell’arco del prossimo triennio.

Più complicata è invece la previsione per il sito di Rivalta, in ragione delle attuali stime di riduzione dei volumi produttivi: l’azienda ha quantificato in circa 130-150 FTE la dissaturazione nel triennio 2021-2023; per il sito di Borgaretto, nel 2021, è prevista ancora una eccedenza di circa 20 FTE che però vedranno ridursi a poche unità nel successivo biennio

A fronte di queste criticità la direzione aziendale ha dichiarato la disponibilità al confronto con le organizzazioni sindacali per individuare e condividere le soluzioni opportune da adottare per la gestione di questa fase a partire da:

  • Bilanciamento della forza lavoro rispetto ai fabbisogni effettivi a livello locale
  • Agevolare le uscite di personale
  • Utilizzo degli ammortizzatori sociali in considerazione dello scenario normativo

La Uilm ha dichiarato la disponibilità ad aprire, in tempi brevi, una discussione complessiva sul nuovo Piano di rilancio, senza impostazioni predeterminate da parte aziendale, che preveda anche la quantificazione degli investimenti ed un robusto piano di formazione per dare sostegno alle iniziative da mettere in campo.

Gli sforzi maggiori nel confronto fra azienda e sindacato andranno impiegati, in particolare, per individuare le soluzioni meno impattanti per il sito di Rivalta: i lavoratori del sito piemontese non dovranno pagare il costo di questa crisi.

Abbiamo chiesto all’azienda di approfondire, a livello territoriale, le difficoltà del sito di Borgaretto in merito al calo di efficienza registrato nel primo semestre dell’anno: va fatta chiarezza sulla gestione del sito.

Infine, pur considerando le difficoltà nell’applicazione dell’ammortizzatore sociale in funzione della diversità delle attività e dei carichi di lavoro nell’ambito degli stessi siti, abbiamo sollecitato il management aziendale di verificare l’adeguato utilizzo della CIGO che potrebbe essere in alcuni casi, come per Brindisi, ulteriormente ridotto, oppure gestito in modo più equo come nel caso del sito di Pomigliano D’Arco.

Da ultimo, nonostante le contestuali difficoltà, la Uilm ritiene che le verifiche professionali ed i riconoscimenti meritocratici vadano praticati previa verifica a livello territoriale: l’impegno e la qualità dei lavoratori AvioAero non è mai andata in “crisi”.

In conclusione, è chiaro che la discussione odierna è stata sviluppata sugli elementi di contesto attualmente in essere e considerando tutte le incertezze sulle prospettive generali; nel mese di settembre, con la ripresa del confronto fra azienda e sindacato sul piano di rilancio andranno considerati eventuali aggiornamenti sull’andamento della pandemia e della conseguente evoluzione del mercato del traffico aereo, civile e commerciale, da cui dipende il futuro di Avio Aero.

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