Come riferito dal periodico inglese The Guardian, l’esercito australiano dovrà necessariamente fare a meno della flotta di elicotteri Taipan progettati in Europa da Airbus sia per ragioni di ordine squisitamente tecnico sia soprattutto per migliorare la propria interoperabilità soprattutto con gli Stati Uniti.
Infatti in sostituzione di questi elicotteri, il governo australiano in accordo con il Ministero della Difesa intende acquistare Black Hawk e Seahawk statunitensi.
Due considerazioni si impongono a questo punto.
La prima: l’Australia si sta sempre più allontanando dall’Europa soprattutto nel settore dell’industria militare e si sta sempre più avvicinando agli Stati Uniti costituendo con essa un avere propria alleanza di ferro ma perdendo proprio per questo autonomia strategica.
La seconda considerazione: se è indubbia l’efficacia dei lobbisti militari americani nell’aver orientato il governo australiano nella giusta direzione — le industrie militari americane stanno facendo indubbiamente profitti molto alti grazie all’Australia e grazie alla minaccia cinese —
è altrettanto evidente che questo incremento da parte al governo australiano nel settore militare è in funzione di contenimento anticinese.
In particolare il governo australiano non ho mai nascosto che, nel caso di un’invasione da parte della Cina di Taiwan, si sentirebbe autorizzato a difenderne l’integrità e la sovranità territoriale lanciando una controffensiva contro la Cina.
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