Accordo tra AT&T e Time Warner: la società media cede le sue attività core per 85,4 miliardi di dollari. Nasce un nuovo gigante dei media
AT&T, compagnia telefonica statunitense con sede a San Antonio, in Texas, si lancia nel mondo della Televisione. La Telco ha acquisito il gruppo Time Warner per 85,4 miliardi di dollari (108,7 miliardi incluso il debito), con un premio di 107,50 dollari per azione (53,75 dollari cash e 53,75 in titoli AT&T). Time Warner ha una valore di capitalizzazione di 68 miliardi di dollari mentre quello di AT&T è di 233 miliardi.
L’acquisizione
Dicevamo, i consigli di amministrazione di entrambe le società sono d’accordo. L’aquisizione da parte di AT&T è cosa fatta (o quasi): negli ultimi giorni, l’azienda di telecomunicazioni ha accelerato gli accordi, sbaragliando la concorrenza. Anche Google ed Apple, secondo rumors, avevano intenzione di presentare un’offerta all’azienda media (in realtà l’accordo prevede una clausola con cui Time Warner si impegna a pagare 1,7 miliardi di dollari nel caso in cui ricevesse e accettasse un’offerta rivale).
AT&T per coprire la cifra da destinare all’acquisto della società, ha dovuto far ricorso ad una linea di credito da 40 miliardi di dollari: 25 miliardi di dollari arriverebbero da JPMorgan e 15 miliardi di dollari da Bank of America, secondo i rumors. L’azienda di telecomunicazioni spera in sinergie annuali per 1 miliardo di dollari nei tre anni successivi alla chiusura del’acquisizione.
AT&T e il mondo della televisione
Grazie alla fusione con Time Warner, l’amministratore delegato di AT&T, Randall Stephenson, potrà dar vita ad un gigante dei media a tutto tondo. Obiettivo del numero uno della casa di San Antonio è allargare il core business dell’azienda di telecomunicazioni, perchè possa offrire ai clienti non solo servizi (banda larga) e tv satellitare, ma anche contenuti esclusivi. Per AT&T, infatti, questa non è la prima acquisizione nel mondo dei media (lo scorso anno per quasi 50 miliardi di dollari ha comprato l’operatore di televisione satellitare DirecTV), ma è decisamente il salto di qualità che ogni azienda attende. Time Warner include nel suo catalogo canali come Cnn, Hbo, Cartoon Network, partite Nba e studios Warner Bros ed è produttore di alcune delle più apprezzate serie tv americane.
L’accordo può tradursi in un approccio nuovo su come l’industria dei media e delle comunicazioni funziona per i consumatori, i creatori di contenuti e gli inserzionisti” pubblicitari, ha commentato Randall Stephenson.
Niente acquisizione se sarà eletto Donald Trump
Anche se i consigli di amministrazione delle due società sembrano aver raggiunto un accordo, l’acquisizione dovrà ricevere l’ok dall’antitrust. “Ok”, che si spera, possa arrivare in tempo per far chiudere tutte le operazioni entro il 2017. Ed “Ok” che non arriverà mai se a vincere le elezioni presidenziali americane sarà Donald Trump, che si è espresso già sulla cosa: “accordi di questo genere minacciano la democrazia”. Se l’accordo dovesse essere bloccato, AT&T dovrà pagare 500 milioni di dollari.