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Guai in vista per Asml?

Asml, la più importante azienda di macchinari per i chip al mondo, ha fatto sapere che potrebbe non registrare una crescita nel 2026 a causa dei dazi di Trump sull'Ue. Il titolo crolla in borsa, nonostante gli ottimi risultati del secondo trimestre.

Asml, la più importante azienda al mondo di macchinari avanzati per la manifattura di semiconduttori, ha fatto sapere che potrebbe non registrare una crescita nel 2026 a causa dei dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Le tariffe, infatti, hanno creato un clima di incertezza che ha indotto le aziende produttrici di microchip – ossia i clienti di Asml – a rimandare gli investimenti nell’apertura di fabbriche negli Stati Uniti.

IL PROBLEMA DEI DAZI PER ASML

Nel caso in cui la Casa Bianca dovesse applicare un dazio del 30 per cento sulle merci importate dall’Unione europea, il prezzo di un macchinario avanzato di Asml passerebbe da 250 milioni di euro a 325 milioni. Non solo Asml ha sede nei Paesi Bassi, ma i singoli componenti dei suoi apparecchi attraversano diverse volte le frontiere olandese e americana prima dell’assemblaggio finale.

CROLLANO LE AZIONI IN BORSA

Dopo le comunicazioni sul rischio di mancata crescita nel 2026, le azioni di Asml hanno perso fino al 7,8 per cento in borsa. Se questa crescita non dovesse verificarsi per davvero, il 2026 sarebbe il primo anno piatto o negativo per l’azienda dal 2012.

I RISULTATI DEL SECONDO TRIMESTRE DEL 2025

I risultati del secondo trimestre del 2025, però, sono stati buoni. Gli ordini netti, un indicatore tenuto sotto particolare osservazione, sono ammontati a 5,5 miliardi di euro, il 25 per cento in più rispetto alla cifra stimata dagli analisti. I macchinari per la litografia ultravioletta estrema, o Euv –  un processo estremamente sofisticato per la creazione di circuiti su scale ridottissime di cui Asml ha il monopolio a livello globale -, hanno rappresentato il 42 per cento degli ordini, per un valore di 2,3 miliardi.

E LA CINA?

Anche la domanda della Cina, un mercato molto rilevante per via delle sue dimensioni, è rimasta robusta: negli ultimi tre trimestri il paese ha rappresentato il 27 per cento del totale dei macchinari venduti. In passato Asml aveva detto di prevedere che nel 2025 le vendite sul mercato cinese rappresenteranno all’incirca il 20 per cento del totale.

La società non è mai stata autorizzata a vendere in Cina i suoi macchinari Euv; dall’anno scorso il governo olandese ha sottoposto a restrizioni anche i sistemi per la litografia ultravioletta profonda, o Duv: gli apparecchi Duv sono i secondi più sofisticati, dopo quelli Euv. Le aziende cinesi stanno continuando a fare ordini di macchinari di chipmaking meno avanzati in previsione di possibili limitazioni future alle vendite.

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