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Perché Apple e Qualcomm si faranno la guerra in tribunale

Al via il processo sui costi delle licenze dei componenti di Qualcomm, avviato su esposto del colosso di Cupertino. Apple e Qualcomm si scontreranno in tribunale mentre prende il via una battaglia legale da miliardi di dollari su chip per smartphone

Verso l’atto finale. Inizia oggi presso la corte federale di San Diego il processo che vede uno dei più grandi venditori di smartphone del mondo, Apple, contro uno dei più grandi designer di chip modem per smartphone, Qualcomm. In gioco non ci sono solo risarcimenti da capogiro, ma un vero e proprio modello di business. Non è possibile creare uno smartphone moderno senza entrare in contatto con i brevetti di Qualcomm, quindi l’esito di queste azioni legali potrebbe avere un enorme impatto su tutte le società produttrici di telefoni e sul chipmaker stesso.

LA POSIZIONE DI APPLE

Il produttore di iPhone insieme a quattro società nella catena di approvvigionamento tra cui Foxconn e Pegatron hanno fatto causa alla società di chip di San Diego per il sovraccarico delle royalties sui chip. Apple sostiene infatti che Qualcomm stia caricando troppo sulle royalities richieste e che il suo controllo sulla tecnologia soffoca l’innovazione.

E QUELLA DI QUALCOMM

Di rimando Qualcomm sostiene che debba essere ricompensata in modo appropriato dal momento che ha sviluppato i chip modem con tutti gli investimenti tecnologici e le spese che comportano. Inoltre l’azienda di San Diego accusa Apple di sfruttare il campo di battaglia legale per pagare meno le sue tecnologie.

CIFRE DA RECORD

Stiamo parlando di somme da capogiro. Apple & co chiedono rimborsi sui diritti dei brevetti e le licenze per chip per un totale di 27 miliardi di dollari, per somme in eccesso pagate a partire dal 2013. Qualcomm ovviamente respinge le accuse e rilancia chiedendo 7 miliardi di dollari di arretrati da Apple e fornitori per pagamenti non corrisposti, oltre a miliardi di dollari per danni, per una somma non ancora precisata.

GUERRA INFINITA

La sentenza segnerà l’ultima battaglia nella sempre più agguerrita guerra tra Qualcomm e Apple, cominciata quasi due anni fa, quando nel 2017 la Mela di Cupertino ha accusato per la prima volta il produttore di chip di sfruttare la sua leadership nel settore esigendo tariffe spropositate. Dall’altra parte Qualcomm ha intentato una serie di cause legali contro il colosso di Tim Cook accusandolo di aver violato accordi di licenza con l’aggravante di aver utilizzato propri brevetti per migliorare i prodotti di Intel.

I COLPI ASSESTATI AI CHIP

L’azione legale tra i due ha dato il via ad indagini in altri Paesi: Qualcomm ha dovuto pagare multe in Cina (975 milioni di dollari), in Corea del Sud (853 milioni di dollari) e Taiwan (93 milioni di dollari). All’inizio del 2018, la Commissione europea ha sanzionato il chipmaker di San Diego con una multa di 997 milioni di euro per presunta violazione della legge sulla concorrenza. Qualcomm ha presentato ricorso contro la sanzione respingendo l’accusa di abuso di posizione dominante.

E QUELLI AGLI IPHONE

Anche Apple è stata colpita nel campo di battaglia legale. In Germania e in Cina sono state concesse ingiunzioni temporanee per bloccare la vendita di modelli iPhone 7 e 8. Nel marzo di quest’anno, un tribunale statunitense ha stabilito che Apple dovrà pagare 31 milioni di dollari di danni per la violazione dei brevetti di una tecnologia, di proprietà del produttore di chip Qualcomm, che aiuta gli iPhone a connettersi rapidamente a internet e prolungare la durata della batteria.

IN GIOCO ANCHE L’IPHONE 5G

L’esito del processo appena cominciato potrebbe influenzare la capacità di Apple di lanciare un telefono cellulare attrezzato per 5G, la prossima generazione di Internet mobile. Al momento infatti il colosso di Cupertino è dipendente da Intel, che deve ancora rilasciare un chip 5G.

IL FUTURO DI QUALCOMM

Qualcomm ha un ampio portafoglio di brevetti che copre molte delle tecnologie utilizzate negli smartphone e ricava una parte significativa delle sue entrate annuali attraverso i pagamenti delle licenze da parte dei produttori di telefoni. Il processo dovrebbe durare cinque settimane, durante le quali saranno ascoltati anche i due capi azienda Tim Cook e Steven Mollenkopf. In caso di sconfitta, per Qualcomm potrebbe saltare il suo intero modello di business, perché è probabile che altri produttori di telefoni mettano in discussione le tariffe che pagano per i suoi chip modem.

 

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