C’è stato un tempo, ormai qualche anno fa, in cui sembrava che Apple avrebbe dovuto coi suoi dispositivi pervadere ogni istante della nostra vita. Posteggiato una volta per tutte il sogno della Apple Car, Cupertino si è velocemente arroccata dietro i suoi device di maggior successo, smettendo di ‘sognarne’ di nuovi. E in effetti è dall’Apple Vision Pro (che peraltro è stato un flop) che la Mela morsicata non sforna più prodotti realmente innovativi, limitandosi annualmente ad aggiornare con nuove versioni i dispositivi già in commercio per i quali è certa il pubblico nutra interesse.
COSA BOLLE NELLA PENTOLA DI APPLE
La corsa per l’Intelligenza artificiale, del resto, sta assorbendo tempo e miliardi, le richieste che Donald Trump ha indirizzato a Tim Cook di aumentare esponenzialmente gli investimenti nei 50 Stati hanno fatto il resto (si parla ormai di 600 miliardi di dollari) erodendo il budget destinato ai reparti R&D. Si comprende insomma perché Apple abbia deciso di ritirarsi all’interno di confini sicuri.
Ma per Mark Gurman di Bloomberg, giornalista solitamente ben informato sulle mosse di Cupertino e dintorni, Apple starebbe per uscire dall’angolo con un’infilata di device del tutto inediti parzialmente già annunciati proprio da Tim Cook nei giorni scorsi (“la gamma di prodotti di cui ora non posso parlare – aveva dichiarato il Ceo – è incredibile, ragazzi! È incredibile”, aggiungendo: “alcuni li vedrete presto, altri arriveranno più avanti. Ma c’è molto da vedere”.
APPLE PUNTA TUTTO SULLA SMART HOME
Indizi che per più di un osservatore porterebbero Apple a presidiare il settore della smart home, il medesimo preso di mira da un altro colosso in forte affanno sul fronte dell’Intelligenza artificiale (Alexa+ non convince chi l’ha provata in anteprima): Amazon. Almeno tre i prodotti in sviluppo pensati per la casa e il grande pubblico: un Siri-robot – nome in codice J595 – previsto per il 2027, uno smart speaker con display di cui si parlava già con riferimento al 2025 e che sarebbe slittato al prossimo anno e una videocamera di sicurezza.
Del trittico ovviamente il device più atteso è quel Siri-robot tanto più che, come si ricordava poco sopra, Alexa+ non sta carburando come sperato dagli ingegneri di Amazon. “Robot” in realtà è una parola grossa: secondo le indiscrezioni il device non avrà le fattezze dell’umanoide ma sarebbe piuttosto una sorta di mini tablet (appena 7 pollici) appeso a un braccio automatizzato capace di consentire all’assistente virtuale potenziato con l’Intelligenza artificiale di seguire l’utente ‘con lo sguardo’, ampliando dunque il raggio d’azione della telecamera interna.
Prevista anche una versione – J490 – priva di parti robotizzate simile in tutto per tutto all’Echo di Amazon o al Pixel Tablet di Google (il device di Mountain View, in realtà, era un tablet vero e proprio, ma lo stand lo rendeva di fatto il terminale per gestire la smart home) che permetterà agli utenti una interazione sempre attraverso il sistema operativo che attualmente in Apple è noto come “Charismatic” e che consente agli utenti di navigare per schermate e opzioni sia via touch-screen sia attraverso comandi vocali, interagendo con la nuova Siri (nome in codice Linwood).
ROBOT APPLE NEI NEGOZI E NEI MAGAZZINI
Sempre al pari di Amazon, Apple starebbe allevando in gran silenzio schiere di piccoli robottini dotati di ruote e bracci meccanici per migliorare la logistica nei negozi e nei capannoni: in questo caso il nome in codice del progetto sarebbe T1333 e il funzionamento non si discosterebbe troppo da J595 pensato invece per la smart home, anche se qui anziché intrattenere gli umani con amene conversazioni i dispositivi dovrebbero offrire un aiuto più pratico, rintracciando le merci sugli scaffali, per esempio.
LA SICUREZZA DOMESTICA
Tornando infine al segmento smart home, Apple starebbe sviluppando una telecamera intelligente, nome in codice J450, in grado di rilevare persone e di automatizzare attività con l’ausilio della funzione di riconoscimento facciale e di sensori a infrarossi, come per esempio accendere o spegnere le luci all’ingresso e all’abbandono di persone dalla stanza. Il menu insomma è piuttosto ricco, ma il solito problema di Apple rischia di essere il tempismo: nessuno di questi prodotti è realmente dietro l’angolo e prima del debutto varianti asiatiche – soprattutto cinesi – potrebbero giungere nei negozi. Tutto ciò mentre Cupertino continua a essere in balia delle bizze di Trump.